ognora
ognóra (ant. ognióra, 'ógni óra', ogn’óra) avv., letter. – Sempre: il poeta non possiede che le sue ali ognora crescenti (Deledda). È frequente, soprattutto in poesia, la forma tronca ognór (ant. [...] ognior, ogni or): I0 povero Medor ricompensarvi D’altro non posso, che d’ognior lodarvi (Ariosto); anche preceduto dalla prep. a: un bel rio ch’ad ognor meco piange (Petrarca). Seguito da più (anche, raram., ...
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obbligato
(ant. obligato) agg. [part. pass. di obbligare]. – 1. Riferito a persona: a. Vincolato da un obbligo o indotto forzatamente da una costrizione: sono o. a tacere; mi vidi o. ad accettare l’offerta; [...] come misura di prevenzione (v. soggiorno, n. 1 b). In partic.: a. Nella versificazione, rime o., quelle che il poeta (spesso improvvisatore) deve adoperare senza cambiamenti né spostamenti in una sua composizione, perché sono state scelte da altri o ...
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cherileo
cherilèo agg. e s. m. [dal nome di Chèrilo di Atene (poeta tragico della fine del sec. 6° a. C.) che ricorre in un verso citato dal grammatico Plozio Sacerdote come esempio di cherileo]. – Verso [...] della metrica classica, detto anche difilio, costituito da un trimetro dattilico catalettico ...
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inalberare
(ant. innalberare) v. tr. [der. di albero2] (io inàlbero, ecc.). – 1. a. Alzare in cima all’albero della nave (o anche sull’alto di un castello, di una torre e sim.) una bandiera, un’insegna, [...] , inselvarsi (anche in senso fig.): veggendo il saracino, Che come il ghiro s’era inalberato (Pulci); ecco qua il nostro poeta che comincia a inalberarsi in questa maledetta selva, per non se ne distrigare, credo, mai più (Galilei). ◆ Part. pass ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche [...] si lascia rapir (Berchet); m. me e quando gli ho dato retta!; m. il giorno che l’incontrai! e. Poeti m., denominazione dei poeti decadenti, che fa riferimento a un’opera critica di P. Verlaine (Les poètes maudits, 1884), il quale riprese l’immagine ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, [...] imitatore, studioso della poesia del Carducci: un critico c.; come sost.: un fervente carducciano ...
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prefascista
agg. [comp. di pre- e fascista] (pl. m. -i). – Che precede cronologicamente l’avvento del fascismo al potere in Italia (1922): un illustre parlamentare del periodo p. (Sciascia); che anticipa [...] o precorre alcuni aspetti o comportamenti considerati tipici del fascismo: non sono del tutto d’accordo con gli intellettuali ... che hanno scisso il D’Annunzio poeta e combattente dal D’Annunzio legionario e p. (Pasolini). ...
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scribacchiare
v. tr. [der. di scrivere, raccostato a scriba o al lat. scribĕre] (io scribàcchio, ecc.). – 1. Scrivere svogliatamente, senza molto impegno: sta scribacchiando il solito articolo per il [...] giornale. 2. In senso spreg., scrivere cose di poco valore, dimostrando scarse capacità letterarie: di tanto in tanto, scribacchia qualche commediola; per essere un poeta, non basta avere scribacchiato qualche decina di versi. ...
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prefazio
prefàzio s. m. [dal nomin. lat. praefatio (v. prefazione), con cambio di genere]. – 1. Parte della messa, una delle più antiche, con la quale hanno inizio le preghiere eucaristiche; è generalm. [...] erbe Son di lor vero umbriferi prefazi (Par. XXX, 76-78), il fiume luminoso, le faville vive e i fiori, cioè gli angeli e le anime dei beati, che il poeta vede nell’Empireo sono soltanto prefigurazioni che anticipano in forma ancora velata la verità. ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] analogico: O fronda mia in che io compiacemmi Pur aspettando, io fui la tua r. (Dante), parole di Cacciaguida, trisavolo del poeta. 3. Locuz. più com., in senso proprio e fig.: mettere radice o radici, o le r., di piante, affondare nel terreno ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...