bucolica
bucòlica (ant. buccòlica) s. f. [dal lat. bucolĭca, femm. dell’agg. bucolĭcus (v. bucòlico), sostantivato nel lat. tardo]. – Genere di poesia caratterizzato da un’idealizzazione della vita dei [...] pastori e in genere della vita campestre, in componimenti per lo più brevi e in forma dialogica. Le bucoliche, titolo di un’opera del poeta latino Virgilio, comprendente dieci composizioni (ecloghe o egloghe) di carattere idillico-pastorale. ...
Leggi Tutto
virelai
‹virlè› o, con pron. ant., ‹virelài› s. m., fr. [ant. vireli, prob. dal luogo d’origine, Vire, in Normandia, accostato successivamente a lai «lai»]. – Specie di canzone narrativa francese medievale, [...] al rondeau (al punto che non è sempre facile distinguerla da questa forma di composizione a ritornello), fino al sec. 14° spesso danzata oltre che cantata; fu elevata a un alto grado di dignità artistica dal poeta e musicista Guillaume de Machaut. ...
Leggi Tutto
virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., [...] l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia v., caratteristica della poesia di Virgilio ...
Leggi Tutto
menzione
menzióne s. f. [dal lat. mentio -onis, affine a mens mentis «mente, memoria», e a meminisse «ricordare»]. – Ricordo, citazione esplicita di una persona, una cosa o un avvenimento, che si fa [...] e dell’ora; degno di menzione, meritevole di essere nominato, di essere ricordato: l’episodio non è degno di m.; artista, poeta, opera degni di menzione. In partic., m. onorevole o d’onore, attestato d’onore che talvolta viene concesso a chi, in ...
Leggi Tutto
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] anche dell’ignoranza è figlia), a cui talvolta s’aggiunge e madre del sapere. b. Con valore attivo, il far meravigliare: È del poeta il fin la meraviglia (Parlo de l’eccellente, non del goffo): Chi non sa far stupir, vada a la striglia, noti versi di ...
Leggi Tutto
inquadrare
v. tr. [der. di quadro2, col pref. in-1]. – 1. a. Mettere un dipinto, un disegno, una fotografia in una cornice; collocare un dipinto, un rilievo in un riquadro a ciò disposto; per estens., [...] generale; la proposta dell’opposizione va inquadrata nell’azione politica da essa svolta negli ultimi anni; i. nel suo tempo un poeta, uno scrittore, studiarne l’opera in relazione con le condizioni storiche e culturali del suo tempo. Nell’intr. pron ...
Leggi Tutto
vaglia1
vàglia1 s. f. [der. di valere]. – Valore, pregio, merito; anticam. usato con valore generico, oggi soltanto nella locuz. agg. di vaglia o di gran vaglia, riferito a persona: un uomo di v.; scrittore, [...] poeta, artista, pittore, avvocato di v.; è un uomo di v., vedete, il padre Zaccaria (Manzoni); riferito a cosa, solo ant.: Ciascun fa paramenti di gran vaglia Per sé ornare (Boccaccio). Come locuz. avv., ant., di vaglia, di gran vaglia, con forza, di ...
Leggi Tutto
ars s. f., lat. («arte»). – Parola lat. che, seguita da aggettivi o complementi, forma locuzioni varie e titoli di opere: A. amatoria («arte di amare»), titolo di un’opera del poeta latino Ovidio (43 a. [...] C
17 d. C.) sul modo di conquistare le persone amate; a. dictaminum o a. dictandi («arte di comporre»), titolo di numerosissimi libri di testo (sec. 11°-15°) che insegnavano per regole ed esempî a scrivere ...
Leggi Tutto
quotidianita
quotidianità s. f. [der. di quotidiano]. – Il fatto, la caratteristica di essere quotidiano, di determinarsi e ripetersi tutti i giorni: diradare la q. delle visite; la q. di gravi incidenti [...] , in quanto ritenuta collegata a senso di frustrazione e di noia: la concezione esistenzialistica della q. come fattore di spersonalizzazione dell’individuo; il poeta vede la continuità della sua vita che la trita q. gli aveva nascosto (Bacchelli). ...
Leggi Tutto
vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] calunnia! Aggiunto ad attributi riferiti a persona, esprime il possesso della qualità in alto grado: è un v. artista, un v. genio, un poeta v.; è stato un v. gentiluomo; si è comportato da v. amico; fu per lui un v. padre; anche di qualità cattive: è ...
Leggi Tutto
poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...