maledettomaledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche [...] ne conosco, peggio li trovo (Manzoni); Maledetto chi usurpa l’altrui, Chi ’l suo dono si lascia rapir (Berchet); m. me e quando gli ho dato retta!; m. il giorno che l’incontrai! e. Poeti m., denominazione dei poeti decadenti, che fa riferimento a un ...
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poetapoèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i [...] (v. maledetto); p. laureato (v. laureato); p. cesareo o aulico o di corte (v. cesareo1); p. dialettale, che scrive nel proprio dialetto; p. estemporaneo, chi ha grande facilità di comporre versi improvvisando; poeta-soldato, denominazione attribuita ...
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Poeta preromantico danese (Copenaghen 1743 - Humlebaek, Zelanda, 1781), formalmente ancora legato all'educazione classicistica settecentesca, ma, nelle confessioni autobiografiche, già assertore del predominio del sentimento e del ritorno alla...
Poeta (Fontenoy-le-Château, Épinal, 1750 - Parigi 1780). Di umili origini, studiò nel collegio di Dole; quindi partecipò a un concorso poetico a Parigi con Le poète malheureux (1772), in cui accusava la famiglia, la società, l'ambiente della...