poetapoèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i [...] fantasiosa, originale e bizzarra, che ha spesso la testa nelle nuvole: presso il volgo di Milano, e del contado ancora più, poeta non significa già, come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, ...; vuol dire un cervello bizzarro e un po’ balzano ...
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poetico
poètico agg. [dal lat. pŏētĭcus, gr. ποιητικός, der. di ποιητής «poeta»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la poesia intesa come creazione: l’arte, l’attività p.; che è proprio o esclusivo della [...] in quanto costituisce occasione di poesia: estro p.; ispirazione p.; la sua vena p. si è disseccata; prodotto dalla fantasia del poeta, e quindi non reale, non storico: finzione, creazione poetica. 3. estens. a. Che è ricco di suggestione, di fascino ...
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poetologo
s. m. (iron.) Studioso, esperto di poesia. ◆ Su Tuttolibri Giovanni Tesio dà conto di un’antologia di Giorgio Manacorda appena pubblicata da Castelvecchi con il titolo «La poesia italiana oggi». [...] e il responsabile dal 1994 di un «Annuario di poesia» […] molto militante, carta vetrata per i nervi di poeti e poetologi investiti dall’ardito piglio polemico del curatore e dei suoi collaboratori (anche giovanissimi). (Enzo Golino, Repubblica ...
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musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della [...] proprio): Musa, quell’uom di multiforme ingegno Dimmi (Pindemonte, traducendo Omero); la tradizione si continuò in età posteriore, presso poeti cristiani: O Muse, o alto ingegno, or m’aiutate (Dante); O Musa, tu che di caduchi allori Non circondi ...
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sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. – 1. letter. Altissimo, più elevato [...] Di persona che possegga altissime doti e abbia dato di sé opere, prove, manifestazioni fulgide, degne di grande ammirazione: artista, poeta, pittore, musicista s.; la s. Eleonora Duse; scherz. o iperb.: una donna sublime. c. In matematica, calcolo s ...
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scaldo
s. m. [dal norreno skāld]. – In origine, e ancor oggi nelle lingue nordiche, poeta, in senso generico. In partic., cultore di quella speciale poesia (poesia scaldica) fiorita tra il 9° e il 14° [...] secolo in Norvegia e nelle sue colonie occidentali: continuatore, in senso storico, del poeta di corte al tempo delle grandi invasioni barbariche, era un poeta occasionale, non professionale, un uomo libero (spesso addirittura un re) esperto nelle ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] n. gobbo, cieco, tisico, povero, fortunato (fam., con la camicia), sfortunato, ecc.; poeta si nasce, non si diventa (cfr. il detto lat. orator fit, poeta nascitur «oratore si diventa, poeta si nasce»); un nasce Solone e altro Serse (Dante); con altri ...
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casa-museo
(casa museo) loc. s.le f. Abitazione privata di particolare interesse storico e culturale, di solito perché abitata in passato da un personaggio illustre, trasformata in museo aperto al pubblico. [...] scritta tra il 1926 e il 1927 e finora non pubblicata, è stata donata ieri al direttore della Casa Museo intitolata al poeta spagnolo Juan de Loxa, da una persona che ha chiesto di restare anonima. (Corriere della sera, 24 luglio 1998, p. 29) • Ieri ...
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alcaico
alcàico agg. e s. m. [dal lat. alcaicus, gr. ἀλκαϊκός] (pl. m. -ci). – Del poeta greco Alceo (7°-6° sec. a. C.), rappresentante, insieme con la poetessa Saffo a lui contemporanea, della «lirica [...] metrica classica, strofe a., o metro a., la strofe, frequente nei frammenti a noi giunti del poeta, formata da 4 versi: 2 endecasillabi a. (schema ⌣̅–́⌣–́⌣̅–́⌣⌣–́⌣⌣̲), 1 enneasillabo (⌣̅–́⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅), 1 decasillabo a. (–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣–́⌣̅); ripresa e ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta [...] dalla sfortuna o dall’infelicità (essere in i. agli dèi, anche di persona malvagia); poeta in i. alle Muse, che dalle Muse non è ispirato, e quindi cattivo poeta. b. Odio come causa di discordia, nelle espressioni (letter.), usate sempre al plur ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...