podere² /po'dere/ s. m. [da podere¹, passato alsign. di "ciò che si possiede"]. - (agr.) [appezzamento di terreno destinato a coltura, lavorato da una o più famiglie in proprio o per contratto di affitto: [...] p. coltivato a grano] ≈ fondo, (lett.) predio, (fam.) (pezzo di) terra, terreno, [di grandi dimensioni] tenuta ...
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podometro /po'dɔmetro/ s. m. [comp. di podo- e -metro]. - (tecn.) [strumento simile a un orologio che segna il numero di passi compiuti da una persona] ≈ contapassi, odometro, pedometro. ...
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poema /po'ɛma/ s. m. [dal lat. pŏēma -ătis "composizione poetica", gr. póiēma -atos, der. di poiéō "fare, produrre"] (pl. -i, ant. poèmati). - 1. (crit.) [opera poetica di carattere narrativo o didascalico, [...] di notevole estensione e di vasto respiro, di tono e argomento vari: p. epico, cavalleresco]. 2. (fig., scherz.) [componimento, articolo, saggio, lettera, ecc., che abbiano una lunghezza notevolmente maggiore ...
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poeta /po'ɛta/ s. m. [dal lat. pŏēta, gr. poiētḗs, der. di poiéō "fare, produrre"] (f. -éssa; pl. m. -i, ant. -e). - 1. (crit.) [chi compone poesie: i p. dell'Ottocento] ≈ (non com.) poetante, rimatore, [...] (non com.) verseggiatore, versificatore. ‖ prosatore, narratore. ⇑ letterato, scrittore. 2. (fig.) [chi è dotato di una particolare sensibilità nei confronti della vita, che vive in un mondo di ideali ...
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poetica /po'ɛtika/ s. f. [dal lat. (ars) pŏētĭca, gr. poiētikḗ (tékhnē)]. - (crit.) [concezione della poesia cui il poeta si attiene nel comporre] ≈ ‖ poesia. ...
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poetico /po'ɛtiko/ [dal lat. pōĕticus, gr. poiētikós, der. di poiētḗs "poeta"] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. (lett.) a. [che riguarda il poeta e la poesia intesa come creazione e arte letteraria: vena p.] [...] ≈ lirico. b. [scritto in versi: componimento p.] ≈ in versi, lirico. ↔ in prosa, prosastico. 2. (estens.) a. [che ha i caratteri della poesia, che ha la capacità di suscitare sogni, fantasie, sentimenti ...
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Fabio Rossi
posto. Finestra di approfondimento
Luoghi in generale - P. indica una sezione circoscritta dello spazio, in modo ora più generico, ora più specifico rispetto a luogo, che è comunque termine [...] alterati di luogo. Mentre p. è il termine più com. anche per luoghi meno definiti (in qualche posto deve pur esserci un po’ d’olio), si preferisce punto per luoghi precisi di minima estensione: in questo punto della camera entra più luce. Parte e i ...
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poggiolo /po'dʒ:ɔlo/ (lett. poggiuolo) s. m. [lat. ✻podiŏlum, dim. di podium "podio"], region. - [struttura sporgente dalle mura esterne di un edificio contornata da una balaustra] ≈ balconcino, balcone, [...] (region.) loggia, (region.) terrazzino ...
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poi /'pɔi/ (ant. tronc. po', solo come avv.) [lat. post "dopo"]. - ■ avv. 1. [in un tempo successivo] ≈ appresso, (lett.) dipoi, dopo, in seguito, più tardi, (lett.) poscia, posteriormente, successivamente. [...] ↔ anteriormente, (lett.) dianzi, in precedenza, precedentemente, prima. ● Espressioni: prima o poi → □. 2. (estens.) [in secondo luogo: tieni conto p. che è ancora molto giovane] ≈ in aggiunta, inoltre, ...
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poiesi /po'jɛzi/ s. f. [dal gr. póiēsis "il fare, produzione", der. di poiéō "fare"]. - (filos.) [carattere creativo, spec. in riferimento a un artista] ≈ creatività, estro, genio. ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...