smorto
smòrto agg. [part. pass. di smorire]. – 1. Che ha perduto il normale colorito del viso, acquistando per malattia, malessere, meraviglia o paura un pallore di morte: farsi, diventare smorto; avere [...] più luminosità, vivacità e definitezza di tono: una tinta troppo s.; un rosso s.; questa stoffa, per un vestito primaverile, è un po’ troppo s.; un gran silenzio per la pianura s. e sassosa (Verga); la luna s. cala sul cielo velato (Deledda); un sole ...
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crosterello
crosterèllo (o crostèllo) s. m. [der. di crosta], tosc. – Pezzetto di pane secco o di crosta di pane: si dette ... a frugare per tutte le cassette e per tutti i ripostigli in cerca di un [...] po’ di pane, magari un po’ di pan secco, un crosterello (Collodi). ...
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smussare
v. tr. [dal fr. émousser, der. dell’agg. mousse «mozzato, troncato»]. – 1. a. Rendere meno acuto un angolo vivo, spec. di elementi architettonici e di strutture in metallo, in legno, ecc.: s. [...] intr. pron.: il filo di questo rasoio s’è smussato. b. Rendere meno appuntito: questo tagliacarte è pericoloso, bisogna s. un po’ la punta. 2. fig. Attenuare, rendere meno aspro, meno pungente: s. la spigolosità del proprio carattere; s. i motivi di ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] c. di aiutarmi; in genere, fare la c. di qualche cosa, donare per virtù o per sentimento di carità: fatemi la c. di un po’ di pane; un benefattore, mosso a compassione del povero cercatore, fece al convento la c. d’un asino (Manzoni); assol., fare ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] è talvolta sinon. di vacanza: il provveditore ci ha dato festa domani; quindi, fare festa, non andare al lavoro (e, un po’ scherz., smettere di lavorare: con un pretesto, ha fatto festa prima dell’orario). 2. a. La celebrazione del giorno solenne, le ...
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studicchiare
v. tr. [der. di studiare, con infisso riduttivo] (io studìcchio, ecc.). – Studiare un po’, o senza troppo impegno: è un ragazzo che studicchia; ha studicchiato un po’ di latino. ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] moglie, voi non dovavate pigliarla (Boccaccio); con riferimento all’apprendimento in corsi scolastici: è un ragazzo un po’ svogliato nello s.; con un po’ più di studio, vedrai che riuscirai a superare l’esame; in aggiunta alla scuola, deve dedicare ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] . b. Più com., sgridata, rimprovero solenne, punizione efficace: gli darò io la l. che si merita; è stata una l. un po’ dura, ma necessaria. c. Salutare ammaestramento che si trae dalle conseguenze di un atto o fatto spiacevole, da un errore commesso ...
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asolare
aṡolare v. intr. [etimo incerto] (io àṡolo, ecc.; aus. avere, ma i tempi comp. non sono in uso), letter. – 1. Soffiare leggermente, alitare: il vento asolava (D’Annunzio); non asola un filo di [...] l’aria libera: chi si allontanava per voglia di a. un po’ al largo, dopo tante ore di pressa (Manzoni, Pr. Sp., ediz. 1827, cap. XIV; nell’ediz. successiva mutato in: «chi s’allontanava, per respirare un po’ al largo, dopo tante ore di stretta»). ...
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viziato
agg. [part. pass. di viziare]. – 1. a. Che ha vizî o difetti acquisiti per colpa propria o altrui: ragazzo v.; cavallo, cane v.; di cose: acqua v., inquinata; aria v., per esalazioni maleodoranti, [...] abbia qualche difetto (v. vizio, n. 3 b). b. ant. Vizioso, pieno di vizî: la vita sua v. e lorda (Dante). 2. In medicina, alterato da viziatura: bacino viziato. ◆ Dim. viziatèllo, viziatino, un po’ viziato; in frasi di tono iron.: il signorino è un ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...