levante
s. m. [part. pres. di levare o levarsi «sorgere»]. – 1. In origine, con valore participiale, che sorge, che si alza, riferito al sole: si partìo della sua terra anzi il sole levante (G. Villani), [...] altra zona occidentale), o che proviene da terre orientali: Riviera di L., la Riviera Ligure a oriente di Genova; Po di L., uno dei rami del delta del Po; vento di l., o assol. levante, nome del vento che spira da oriente; in botanica, coccole di l ...
Leggi Tutto
smorto
smòrto agg. [part. pass. di smorire]. – 1. Che ha perduto il normale colorito del viso, acquistando per malattia, malessere, meraviglia o paura un pallore di morte: farsi, diventare smorto; avere [...] più luminosità, vivacità e definitezza di tono: una tinta troppo s.; un rosso s.; questa stoffa, per un vestito primaverile, è un po’ troppo s.; un gran silenzio per la pianura s. e sassosa (Verga); la luna s. cala sul cielo velato (Deledda); un sole ...
Leggi Tutto
crosterello
crosterèllo (o crostèllo) s. m. [der. di crosta], tosc. – Pezzetto di pane secco o di crosta di pane: si dette ... a frugare per tutte le cassette e per tutti i ripostigli in cerca di un [...] po’ di pane, magari un po’ di pan secco, un crosterello (Collodi). ...
Leggi Tutto
smussare
v. tr. [dal fr. émousser, der. dell’agg. mousse «mozzato, troncato»]. – 1. a. Rendere meno acuto un angolo vivo, spec. di elementi architettonici e di strutture in metallo, in legno, ecc.: s. [...] intr. pron.: il filo di questo rasoio s’è smussato. b. Rendere meno appuntito: questo tagliacarte è pericoloso, bisogna s. un po’ la punta. 2. fig. Attenuare, rendere meno aspro, meno pungente: s. la spigolosità del proprio carattere; s. i motivi di ...
Leggi Tutto
carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] c. di aiutarmi; in genere, fare la c. di qualche cosa, donare per virtù o per sentimento di carità: fatemi la c. di un po’ di pane; un benefattore, mosso a compassione del povero cercatore, fece al convento la c. d’un asino (Manzoni); assol., fare ...
Leggi Tutto
festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] è talvolta sinon. di vacanza: il provveditore ci ha dato festa domani; quindi, fare festa, non andare al lavoro (e, un po’ scherz., smettere di lavorare: con un pretesto, ha fatto festa prima dell’orario). 2. a. La celebrazione del giorno solenne, le ...
Leggi Tutto
studicchiare
v. tr. [der. di studiare, con infisso riduttivo] (io studìcchio, ecc.). – Studiare un po’, o senza troppo impegno: è un ragazzo che studicchia; ha studicchiato un po’ di latino. ...
Leggi Tutto
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] moglie, voi non dovavate pigliarla (Boccaccio); con riferimento all’apprendimento in corsi scolastici: è un ragazzo un po’ svogliato nello s.; con un po’ più di studio, vedrai che riuscirai a superare l’esame; in aggiunta alla scuola, deve dedicare ...
Leggi Tutto
lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] . b. Più com., sgridata, rimprovero solenne, punizione efficace: gli darò io la l. che si merita; è stata una l. un po’ dura, ma necessaria. c. Salutare ammaestramento che si trae dalle conseguenze di un atto o fatto spiacevole, da un errore commesso ...
Leggi Tutto
asolare
aṡolare v. intr. [etimo incerto] (io àṡolo, ecc.; aus. avere, ma i tempi comp. non sono in uso), letter. – 1. Soffiare leggermente, alitare: il vento asolava (D’Annunzio); non asola un filo di [...] l’aria libera: chi si allontanava per voglia di a. un po’ al largo, dopo tante ore di pressa (Manzoni, Pr. Sp., ediz. 1827, cap. XIV; nell’ediz. successiva mutato in: «chi s’allontanava, per respirare un po’ al largo, dopo tante ore di stretta»). ...
Leggi Tutto
Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...