snodare
v. tr. [der. di nodo, col pref. s- (nel sign. 3), in opposizione a annodare] (io snòdo, ecc.). – 1. Sciogliere, liberare dal nodo o dai nodi: s. una fune, una corda, un nastro; anche intr. pron.: [...] scarpe. 2. estens. a. Sciogliere, rendere più ampî e liberi i movimenti delle articolazioni: la ginnastica snoda le giunture; un po’ di movimento, appena svegliati, snoda le gambe e le braccia. b. Rendere articolabile per mezzo di uno o più snodi un ...
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tosse
tósse (ant. tóssa) s. f. [lat. tŭssis]. – In medicina, fenomeno riflesso di natura irritativa (ma anche controllabile e producibile volontariamente) che modifica il normale andamento degli atti [...] in insulto di tosse, più breve, e nodo di tosse, più lungo. Nell’uso corrente: avere la t.; mi è venuta la t., un po’ di t.; in partic., t. asinina o canina o convulsa e convulsiva, nomi comuni della pertosse (v.). ◆ Dim. tossétta e tossettina (una ...
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baldoria
baldòria s. f. [der. di baldo]. – Allegria rumorosa; festa, riunione chiassosa e spensierata tra amici: è giorno di b.; andarono a fare un po’ di b. tutti insieme. Fig., festa di fuochi e di [...] luci, luminaria, falò: musica e sbandierate per tutto il giorno, e gran b. di lumi e di fiammate la sera (Fucini) ...
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stupire
v. intr. e tr. [dal lat. stupēre, con mutamento di coniug.] (io stupisco, tu stupisci, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Essere preso da stupore, da grande meraviglia per qualche cosa. Con uso [...] la sua ostinazione; la risposta mi stupì; sono fatti che ormai non stupiscono più nessuno; il risultato del concorso ha stupito un po’ tutti. ◆ Part. pass. stupito, frequente anche come agg.: se ne stava lì tutto stupito; ne rimase stupito lui stesso ...
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conteggiare
v. intr. e tr. [der. di conto2] (io contéggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Fare i conti, far di conto: non sa ancora conteggiare. 2. tr. a. Mettere, annoverare nel conto: mi ha conteggiato [...] anche la carta e l’inchiostro. b. non com. Determinare il prezzo di una cosa o di una prestazione: mi pare che l’oste ci abbia conteggiata un po’ troppo cara la spigola. ...
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sbarellare
v. intr. [der. di barellare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sbarèllo, ecc.), region. – 1. Barcollare, vacillare: l’ubriaco avanzava sbarellando. 2. In senso fig., sragionare, non connettere, [...] comportarsi o parlare in modo privo di logica e di coerenza: oggi sono così stanco che mi accorgo di sbarellare; aveva bevuto un po’ troppo e sbarellava. ...
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mogio
mògio agg. [prob. dal ven. mògio «bagnato», a sua volta dal lat. mollior, compar. di mollis «molle»] (pl. f. -gie o -ge). – Che appare fiacco, svogliato, privo di vivacità, prostrato nel fisico, [...] sei così m.?; se ne stava tutto m. in un angolo; rientrò in casa m. come un cane bastonato; spesso ripetuto: venne avanti mogio mogio; ascoltò mogio mogio i miei rimproveri; anche di animali che non stanno troppo bene: oggi il cane è un po’ mogio. ...
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carneo
càrneo agg. [dal lat. tardo carneus]. – 1. Di carne: dieta carnea. 2. Corporeo: Iddio avea fatto l’uomo di due nature, cioè carnea e spirituale (Buti). 3. Del colore roseo di una delle possibili [...] sfumature della carne: nell’olezzo e nel c. pallore di talune corolle era un desiderio un po’ malinconico e strano (C. E. Gadda). ...
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vizioso
vizióso agg. [dal lat. vitiosus]. – 1. Pieno di vizî, dominato dal vizio: giovani v.; un vecchio v.; spesso come sost.: sta’ lontano da quell’uomo, è un v.; da persona viziosa: una vita v.; prov., [...] nel dare come prova ciò che è da provare (v. circolo, n. 3 a). ◆ Dim. viziosétto, con attenuazione solo scherzosa: un giovanotto un po’ viziosetto; pegg. viziosàccio, anche come sost.: è un viziosaccio. ◆ Avv. viziosaménte, in modo vizioso. ...
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vizzato
s. m. [der. del lat. vitis «vite1»], ant. – Vitigno: Guardava ognuno, per un po’, la vigna ... «Tutti vizzati buoni ...» (Pascoli). ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...