ribruscolare
v. tr. [der. di bruscolo1, col pref. ri-] (io ribrùscolo, ecc.), tosc. – Cogliere olive o altri frutti rimasti sull’albero dopo la bacchiatura o la raccolta. In senso fig., raggranellare, [...] racimolare, mettere insieme ricercando con cura e minuziosamente: chiedendo un po’ a tutti gli amici riuscì a r. poche decine di euro; passa il tempo a r. i pettegolezzi del paese. ...
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ha2
ha2 〈ha〉 interiez. – Suono, di solito ripetuto, che accompagna un riso ironico o sarcastico, per esprimere irrisione non grave ma in tono un po’ risentito: ha ha, te l’avevo detto, peggio per te. [...] ◆ In genere, la pronuncia aspirata dell’h è più o meno marcata a seconda dell’enfasi con cui si vuole sottolineare il riso ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] ha avuto t. a rispondergli in quel modo; talvolta al plur., soprattutto in frasi negative: non ha tutti i t. se è un po’ diffidente (che equivale pressappoco a dire «ha ragione, ha le sue buone ragioni»); con lo stesso sign.: essere dalla parte del t ...
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spigliare
v. tr. [der. di impigliare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a in-1] (io spìglio, ecc.), non com. – Rendere più disinvolto, più aperto e sicuro di sé: il vivere in città l’ha un [...] po’ spigliato; nell’intr. pron., spigliarsi, acquistare maggiore disinvoltura, sicurezza e prontezza: a contatto di un ambiente più aperto e stimolante si è molto spigliato. ◆ Part. pass. spigliato, frequente come agg. (v. la voce). ...
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modestia
modèstia s. f. [dal lat. modestia, der. di modestus «modesto»]. – 1. a. Qualità morale, opposta alla vanità e alla presunzione, consistente nel non sentire e non mostrare vanto dei proprî meriti: [...] di cosa che costituisca un vanto o torni a proprio onore. Ironicamente: quanta m.!, nel sentire qualcuno parlar troppo di sé; un po’ di m. non gli nuocerebbe; la m. non è certo il suo forte. b. Atteggiamento femminile ispirato a pudore e riserbo, che ...
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saccente
saccènte agg. e s. m. e f. [forma di origine merid.: lat. sapĭens -entis, part. pres. di sapĕre «essere saggio»]. – 1. Di persona che tende presuntuosamente a far mostra di ciò che sa o crede [...] ◆ Dim. saccentèllo, saccentino, saccentuzzo, accr. e spreg. saccentóne, tutti anche come s. m. (f. -a): una studentessa un po’ saccentuzza; quel saccentone deve sempre intromettersi e dire la sua. ◆ Avv. saccenteménte, con tono saccente, da saccente ...
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ricadere
v. intr. [comp. di ri- e cadere] (coniug. come cadere; aus. essere). – 1. Cadere di nuovo: Supin ricadde e più non parve fora (Dante); ho tentato di rialzarmi ma sono ricaduto. In varî usi fig.: [...] , nel vizio, nel rimorso; r. in letargo, nel sonno più profondo; r. malato, o nella malattia (con questo senso, anche assol.: un po’ di freddo è bastato a farlo r.); c’è ricaduto!, nell’errore, nella colpa, nell’inganno. 2. Di cose dirette o lanciate ...
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vivacchiare
v. intr. [der. di vivere] (io vivàcchio, ecc.; aus. avere). – Vivere alla meglio, mediocremente o anche stentatamente: di questi tempi bisogna accontentarsi di v.; una giovane moglie un po’ [...] bizzarra, stanca di v. chiusa coi vecchi suoceri in un paese di villa (Boine); riferito a imprese commerciali: diceva che la bottega vivacchiava ma non prosperava (Jovine). Con senso scherzosamente attenuato: ...
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stucchevole
stucchévole agg. [der. di stuccare2]. – 1. Che stucca, che dà subito sazietà e nausea: un intingolo un po’ s.; un dolce stucchevole. 2. In senso fig., che viene presto a noia, che produce [...] fastidio e stanchezza: discorsi s.; film noioso e s.; si comporta con s. affettazione; sono stanco di dar consigli non richiesti, non c’è niente di più stucchevole (Alberto Arbasino); anche con riferimento ...
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via1
via1 avv. [dal sost. lat. via «via», che ha preso sign. avverbiale in locuz. come ire viam o ire via «andare per la (propria) strada»; la connessione etimologica del n. 4 con gli altri sign. non [...] «Va via, figliuolo, che è ciò che tu di’?» Boccaccio); riferito a cose, dileguarsi, estinguersi, scomparire, finire: la macchia, con un po’ di benzina, andrà via; una merce che va via facilmente, si vende; se sapessi il denaro che va via giornalmente ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...