radio1
ràdio1 s. f., invar. – 1. Forma abbreviata, e molto più com. nell’uso corrente, di radiofonia e radiotelegrafia (talvolta anche di radiotecnica): l’invenzione della r.; la storia, i progressi [...] della r.; mediante la r. sono collegati rapidamente fra loro i paesi più lontani; intendersi, essere un po’ pratico di radio. 2. L’organizzazione che provvede a diffondere mediante trasmissioni radiofoniche notizie, musica, spettacoli di varietà, ...
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chi1
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»: chi entra per ultimo, chiuda la porta; prov. [...] . chissà). b. Col medesimo sign., in frasi esclamative: Chi m’ha negate le dolenti case! (Dante); a chi ho dato retta!; guarda un po’ chi si vede!; e nel linguaggio fam.: a chi lo dici!, quando altri ci dice cosa già nota o che si conosce troppo bene ...
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inappetente
inappetènte agg. [tratto da inappetenza]. – Che soffre d’inappetenza; che è svogliato nel mangiare, sia abitualmente sia per indisposizione passeggera: da qualche giorno è un po’ inappetente. ...
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rossiccio
rossìccio agg. [der. di rosso] (pl. f. -ce). – Che è un po’ rosso, che tende al rosso; indica in genere tonalità piuttosto chiare e non ben definite: una barba r.; capelli r.; un gatto r.; [...] il libro ha una copertina rossiccia. Anche sostantivato: portava un consunto abito nero, che ai gomiti mostrava il rossiccio ...
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rossignola
rossignòla s. f. [der. di rossigno]. – Vitigno del Veronese di uva da vino, che insieme alla corvina, alla rondinella e alla molinara concorre alla produzione dei vini valpolicella e bardolino: [...] matura verso metà ottobre, dà grappoli di media grandezza, un po’ tozzi e compatti, con acini quasi ellittici, non molto grossi, a buccia pruinosa, di colore rosso violaceo. ...
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acidulo
acìdulo agg. [dal lat. acidŭlus, dim. di acĭdus «acido1»]. – Leggermente acido: sapore a.; acque a., quelle contenenti, in varie quantità, acido carbonico; vino a., ricco di acidità, come sono [...] in genere i vini immaturi. Nell’uso fig., letter., pungente, un po’ aspro: gli rispose con tono acidulo. ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] , sciogliere per azione del calore: s. la cera, il ghiaccio; s. il burro nella padella; fare, lasciare s. al fuoco un po’ di lardo; frequente come intr. pron.: la neve si strugge al sole; il ghiaccio comincia già a struggersi. Con uso iperb., nell ...
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chiantigiano
agg. e s. m. (f. -a). – Del Chianti, regione storica della Toscana, che comprende la zona di alta e media collina fra il bacino dell’Arno, a sud di Firenze, e il bacino dell’Ombrone, a nord [...] , nome di una bottiglia a corpo largo, di forma tipica e del contenuto di circa 1 litro e ½, o un po’ superiore, adottata da taluni produttori di Chianti in sostituzione del tradizionale fiasco impagliato (forme simili hanno la genzianella, l’etrusca ...
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sbaldire
(o sbaudire) v. intr. [dal provenz. esbaudir, fr. ant. esbaldir, fr. mod. ébaudir «infondere allegria», der. di bald, baud «gioioso»] (io sbaldisco, tu sbaldisci, ecc.; aus. essere), letter. [...] ant. – Sentire grande allegrezza e gioia, rallegrarsi: Ma poi mi riconforta e fa isbaldire Vostro franco coraggio (Guittone); Imagine di neve si po dire Om che no ha sentore D’amoroso calore: Ancor sia vivo, non si sa sbaudire (Guido delle Colonne). ...
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principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo [...] ’ha rimproverato per il ritardo; anche in tono scherz., riferendosi a un superiore in genere: Chi sa che in fondo all’anima po’ poi Non mandi a quel paese il principale! (Giusti), cioè il sovrano. 4. s. f. In grammatica, lo stesso che proposizione (v ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...