pianto2
pianto2 s. m. [lat. planctus -us, der. di plangĕre (v. piangere), part. pass. planctus]. – 1. a. L’atto, il fatto di piangere, che si manifesta solitamente con la fuoriuscita delle lacrime, accompagnate [...] , fastidio: lo spettacolo di ieri sera è stato un p.; è un p. la tua camera: non potresti tenerla un po’ meglio?; talvolta anche riferito a persona: che p. quel professore! (o quell’oratore!), perché noioso, insopportabile. 2. estens. a. Il ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] . b. Di persona, incolto, grossolano, di mentalità rozza, oppure, con valore attenuato, ingenuamente semplice e istintivo: sono bravi ragazzi, ma un po’ p.; anche come sost.: l’uomo di queste montagne è ancora un p. (Deledda). 4. In usi tecnici: a ...
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savoir-faire
〈savu̯àar fèer〉 locuz. fr. (propr. «il saper fare»), usata in ital. come s. m. – Abilità, mista a tatto e furberia, che permette di condurre a buon fine ciò che si è cominciato e di comportarsi [...] nel modo più adeguato nelle varie circostanze: mancare di s.-f.; nella vita è indispensabile un po’ di s.-f.; con il suo s.-f. ottiene sempre ciò che vuole. ...
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tuttofare
locuz. usata come agg. o s. m. e f. [calco del fr. (bonne à) tout faire, dove peraltro bonne significa «domestica, governante», non «buona» o «capace»]. – Espressione degli avvisi economici [...] di solito a domestici stabili, a tutto servizio: donna, cameriere tuttofare offresi ...; in senso estens., detto di chi fa un po’ di tutto, svolge anche altri compiti oltre a quelli specifici del proprio lavoro: un segretario, un impiegato tuttofare. ...
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papovavirus
papovavìrus s. m. [comp. di pa(pilloma), po(lioma), va(cuolante) e virus]. – In microbiologia, gruppo di virus a DNA, di piccole dimensioni e di particolare interesse biologico per la loro [...] azione patogena (papilloma infettivo dell’uomo e di molti animali) e oncogena ...
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gettare
(ant. e poet. gittare) v. tr. [lat. *iectare, lat. class. iactare, intens. di iacĕre «gettare»] (io gètto, ecc.). – 1. a. Lanciare con la mano e con una certa forza nello spazio o verso un punto [...] un corso d’acqua, sboccare, mettere foce: il Tevere si getta nel Tirreno; confluire: il Mincio si getta nel Po. 3. Nell’arte, in metallurgia, nelle costruzioni, versare in apposite forme metallo fuso, gesso, materiale cementizio, per ricavarne opere ...
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male1
male1 avv. [lat. male, avv., der. di malus «cattivo»] (in posizione proclitica si tronca comunem. in mal). – 1. a. In modo non buono, non retto, non giusto; in modo non conveniente, non opportuno, [...] , di situazione che va peggiorando sempre più; finir m., avere esito cattivo, e riferito a persona, fare una brutta fine: E non pò mal finir chi l’ha parlato (Dante), chi ha parlato con lei non può morire in peccato; parlar m., esprimersi in modo ...
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mo
‹mò›, region. ‹mó› (o mo’) avv. [lat. mŏdo, con gli stessi sign.] (radd. sint.), ant. o region. – Ora, adesso, o poco fa: questi spirti che mo t’appariro (Dante). Anche preceduto da pure (pur mo, [...] da mo che glielo dico; «Sei già arrivato?»«Da mo!». Unito a un imperativo, e per lo più posposto, acquista valore interiettivo (simile a quello dell’espressione un po’), in frasi come: senti mo che pretese; guardate mo quel che mi succede!, e simili. ...
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piarda
s. f. [forse dal fr. ant. piarde «zappa»], region. – 1. Nome dato alle zone golenali del Po, spec. quando corrono orizzontali, sovrastando la ripa fortemente inclinata del letto di magra: aveva [...] fatto da tempo le opportune ricognizioni lungo le rive e il corso del fiume, per scegliere la p., ossia il luogo dove si fissava a lavorare un mulino (Bacchelli). 2. Punto, ai margini delle piantagioni, ...
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smilzo
(ant. milzo) agg. [voce di etimo incerto]. – Di corporatura asciutta, snello e sottile: un giovane, un ragazzetto s.; le smilze Ombre de’ padri (Parini). In usi fig., scarso, esile, inconsistente: [...] un tema, un articolo un po’ smilzo. ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...