musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] del Settecento. d. Con partic. riferimento all’esecuzione: eseguire, sentire, ascoltare la m.; questa sera si farà (ci sarà) un po’ di m., un trattenimento musicale (ma è frase del parlar familiare); ascoltare m. dal vivo, generalm. in locali di ...
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esternismo
s. m. Tendenza a mostrare sé stessi all’esterno. ◆ «Viviamo sotto il segno dell’extimità - sostiene l’autore [Willy Pasini] - il contrario dell’intimità, che si esprime attraverso un’ininterrotta [...] esternazione di sentimenti e sessualità, un po’ come indossare una sottoveste sopra gli abiti. Una forma di “outing” forzato, equivalente a ciò che - a livello corporeo - chiamiamo “esternismo” (farsi fotografare nude col pancione, stile Moore, ...
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jogging
〈ǧòġiṅ〉 s. ingl. [der. di (to) jog «procedere a sbalzi; avanzare lentamente»], usato in ital. al masch. – Forma di podismo, basata sulla corsa lenta, praticata prevalentemente all’interno di [...] , cioè mi metto la tuta olimpionica ed esco a correre perché sento il bisogno di muovermi, perché i medici me l’hanno ordinato per combattere l’obesità che mi opprime, e anche per sfogare un po’ i nervi (I. Calvino); fare j.; scarpe da jogging. ...
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quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] erano q. gatti, pochissime persone; questi q. giorni che dobbiamo stare in questo mondo, si può sperare che vogliano essere un po’ meglio (Manzoni). Sempre con senso generico, ma senza valore restrittivo: farsi in q. per qualcuno, darsi molto da fare ...
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eterocentrato
agg. Centrato su come la propria immagine appare agli occhi degli altri. ◆ i nostri disturbi alimentari sono causati, secondo [René] Girard: «Dal desiderio mimetico che punta alla magrezza [...] va in bagno a vomitare il gran piatto di spaghetti che ha appena finito di mangiare, dichiarandolo come se andasse a mettersi un po’ di rossetto, mangia per se stessa, questo è certo, ma vomita per gli altri, per tutte quelle donne che si osservano ...
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scompiglio
scompìglio s. m. [der. di scompigliare]. – Grande disordine e confusione; agitazione, trambusto: mettere un ambiente in s.; l’arrivo improvviso degli ospiti ha portato un po’ di s. in casa; [...] che s. in questa stanza!; la notizia dell’insurrezione ha provocato un grave s. nella capitale; lo s. di quella notte era stato tanto clamoroso (Manzoni); entrati in paese trovammo lo s. al colmo (I. Nievo). ...
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rivogare
v. intr. e tr. [comp. di ri- e vogare] (io rivògo, tu rivòghi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), non com. Vogare di nuovo, riprendere a vogare: dopo un po’ di riposo, cominciò a r. con più lena [...] (ma più com. ricominciò a vogare). 2. tr., fig. e fam. Appioppare, rifilare: mi hanno rivogato dieci euro falsi; gli rivogò un paio di calci nel sedere ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] . e nell’uso pop., anche il più minimo. ◆ Avv. minimaménte, in piccolissima parte; usato soprattutto come rafforzativo, un po’ enfatico, di una negazione, con senso affine a affatto, punto e sim.: non ne sono minimamente persuaso; senza minimamente ...
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trucia
trùcia s. f. [der. di trucio], tosc. – Miseria, che si rivela soprattutto negli abiti logori e nell’aspetto trasandato: avrebbe dovuto ... avere un po’ di cura della persona: così cascante di [...] noia e con tutta quella t. addosso, era inaccostabile (Pirandello); un uomo di mezza età con un’aria da disperato, una t. da fargli l’elemosina (Cicognani) ...
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stramazzo1
stramazzo1 s. m. [prob. der. di strame]. – 1. Materasso da letto, oppure saccone, grosso strapunto (che può essere anche messo per terra): Sì che ’l sangue spicciando d’ogni vena, La terra, [...] dimensioni e per la forma larga e depressa. 3. In alcuni giochi di carte, fare o dare stramazzo all’avversario, vincere una partita facendo tutte le prese meno una, infliggendo quindi all’avversario una sconfitta un po’ meno grave del cappotto. ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...