scemo1
scémo1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di scemare, propr. part. pass. senza suffisso; ma col sign. 1, semus è già presente nel lat. mediev. (sec. 13°)]. – 1. agg. a. Scemato, non pieno, non intero: [...] il fiasco è un po’ sc.; la luna è già sc.; m’accorsi che ’l monte era scemo (Dante), incavato a modo di valle; arco sc., arco a le ragazze ... apostrofavano «scemo di guerra!» qualche zerbinotto un po’ troppo ardito di mano (C. E. Gadda). Per estens ...
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scuro1
scuro1 agg. e s. m. [lat. obscūrus, con aferesi della sillaba iniziale]. – 1. agg. a. Oscuro, poco illuminato; che è privo, parzialmente o del tutto, di luce: un luogo s.; un antro s. e tenebroso; [...] ., di colore non chiaro: occhi s.; carnagione s.; birra s.; tabacco s.; questo vestito, per la mattina, è un po’ troppo s.; un quadro molto bello, ma un po’ s. e screpolato; Ma il vento sibila, Ma l’onda è scura, Ma tutta in tenebre È la natura ...
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rimpannucciare
v. tr. [der. di panno, col pref. rin-] (io rimpannùccio, ecc.). – 1. non com. Rivestire di nuovi panni, di abiti migliori. Più com. nell’intr. pron.: prima vestiva tanto male, ora s’è [...] le condizioni economiche, o anche fisiche (com. soprattutto nell’intr. pron.): quella vincita al lotto l’ha un po’ rimpannucciato; tutto questo contribuì a rimpannucciarmi un pochino, e cominciai allora a svilupparmi e a crescere (Alfieri); erano ...
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nientepopodimeno
nientepopodiméno (o 'niènte po’ po’ di méno') avv. – scherz. Forma rafforzata di nientedimeno (nel sign. 2): quell’albero ha n. che quattrocento anni! ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] riuscire; dovresti m. più impegno nel tuo lavoro; metti un po’ d’attenzione in ciò che fai; fatiche e spese che si trattasse di sollevar poverelli (Manzoni). Con senso affine: mettici un po’ più di sentimento quando suoni. e. Far agire, far funzionare ...
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-uccio
-ùccio [lat. -ūceus] (f. -ùccia; f. pl. -ucce). – 1. Suffisso che serve a formare sostantivi e aggettivi alterati con valore diminutivo, di tono ora vezzeggiativo ora, e più spesso, spregiativo: [...] tesoruccio, casuccia, guadagnuccio, gentuccia (gente meschina), robuccia (roba scadente), ecc. 2. Come agg., nel linguaggio fam., misero, scadente: un affaruccio uccio uccio; questo vestito si è fatto un po’ uccio, si è un po’ logorato. ...
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terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, [...] , in una polemica. g. fig. Argomento di studio o di discussione, modo di trattare o affrontare una questione: è un t. un po’ infido e bisogna andar cauti; non riesco a seguirti su questo t.; il contrasto può essere risolto soltanto su t. legale; t. d ...
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battuta
s. f. [da battuto, part. pass. di battere]. – 1. a. Atto del battere, colpo, percossa: ha dato una bella b. in terra; anche segno di un colpo ricevuto battendo contro qualche cosa: guarda che [...] descrive una traiettoria rettilinea); liftata (la palla è gettata in alto un po’ all’indietro ed è colpita dal basso in alto e da sinistra detta in inglese slice: la palla, gettata in aria un po’ in avanti, è colpita di striscio sul fianco e descrive ...
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botte
bótte s. f. [lat. tardo bŭttis]. – 1. a. Recipiente in forma pressoché di doppio tronco di cono, costituito da doghe di legno opportunamente incurvate e mantenute strettamente a sesto da cerchiature, [...] . Locuzioni fig. e proverbî: dare un colpo al cerchio e uno alla b., non prendere posizione fra due contendenti, dare ragione un po’ all’uno e un po’ all’altro; essere in una b. di ferro, al sicuro da ogni danno o sorpresa; volere la b. piena e la ...
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concedere
concèdere v. tr. e intr. [dal lat. concedĕre «ritirarsi dinanzi a qualcuno, cedere, concedere», comp. di con- e cedĕre «cedere»] (pass. rem. io concèssi o concedéi o concedètti, tu concedésti, [...] nella sala del circolo Verdi gentilmente concessa (anche abbr.: g. c.). Con si rifl., come compl. di termine: concedersi un po’ di riposo, qualche giorno di svago; come vero e proprio rifl., concedersi, darsi, consentire a un rapporto sessuale: si è ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed è di etimo incerto; tarda e senza fondamento...
PO (XXV, p. 572)
Giuseppe Morandini
Il problema del nostro maggiore fiume in questi ultimi anni è stato richiamato all'attenzione degli studiosi e dei tecnici per i disastri della piena del novembre 1951 e per i recenti movimenti di abbassamento...