varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, [...] lucus a non lucendo (v.), rimaste proverbiali per la loro arbitrarietà; sono inoltre dette varroniane le 21 commedie di Plauto giunte a noi, perché considerate sicuramente plautine da Varrone nella sua divisione in 3 gruppi delle 130 commedie che ...
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teatro
1. MAPPA Il TEATRO è un edificio costruito e attrezzato per ospitare la rappresentazione di opere drammatiche o anche spettacoli di altro genere (il t. greco, romano; il t. di Taormina, di Fiesole; [...] tra cinema e t.; t. di prosa, tragico, drammatico, comico; t. d’opera, lirico; il t. di Eschilo, di Plauto; il t. italiano del Rinascimento; il t. elisabettiano; il t. d’avanguardia, sperimentale). 5. Con significato più ampio, si definiscono ...
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arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa [...] con la voce prec.; già in Plauto, infatti, harpăgo ha il senso fig. di «arraffatore». ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] paesi o aree culturali, epoche, autori o correnti e gruppi: il t. classico (il t. greco, romano; il t. di Eschilo, di Plauto); il t. moderno, e il t. italiano del Rinascimento, il t. elisabettiano (il t. di Shakespeare, di Marlowe); il t. orientale ...
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homo homini lupus
〈òmo òmini ...〉 (lat. «l’uomo è lupo per l’uomo»). – Proverbio pessimistico, derivato dall’Asinaria di Plauto, II, 4, 88 (lupus est homo homini, non homo), che vuole alludere all’egoismo [...] umano, e assunto dal filosofo T. Hobbes, nella sua opera De cive, per designare lo stato di natura in cui gli uomini, soggiogati dall’egoismo, si combattono l’un l’altro per sopravvivere ...
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palliato2
palliato2 agg. [dal lat. palliatus, der. di pallium «pallio»]. – Commedia p., o palliata s. f. (in lat. fabula palliata), presso gli antichi Romani, tipo di commedia che rielaborava, spesso [...] con la contaminazione, argomenti della commedia «nuova» greca, adattandoli all’ambiente romano (così chiamata dal pallio, l’indumento portato dai suoi attori): le p. di Plauto e Terenzio. ...
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vilipendere
vilipèndere v tr. [da un lat. *vilipendere, erronea lettura per ni(hi)li pendĕre «non valutare per nulla» (Plauto, Truculentus, v. 539), influenzato dal lat. vilifacĕre] (pres. io vilipèndo, [...] ecc.; pass. rem. io vilipési, tu vilipendésti, ecc.; part. pass. vilipéso). – Colpire col proprio disprezzo espresso, in forma aperta e gravemente offensiva, con parole, scritti o atti; disistimare, disprezzare ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio [...] è riferita sia alla produzione classica, spec. del mondo greco e latino (le c. di Aristofane, di Menandro; le c. di Plauto, di Terenzio), sia alla produzione moderna (le c. di Goldoni, le c. di Molière). Con particolare riferimento alla storia della ...
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spurio
spùrio agg. [dal lat. spurius, di origine etrusca]. – 1. Non legittimo, nato da una relazione adulterina: prole s.; figli spurî. 2. Non autentico, quindi falso o falsificato, detto per es. di [...] opere o documenti: le commedie s. di Plauto; un’iscrizione s. in latino arcaico. Con accezioni più determinate in usi scient.: a. In anatomia, costole s. (o false), denominazione ormai disusata delle due costole inferiori di ciascun lato dello ...
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obtorto collo
locuz. avv., lat. (propr. «a collo torto»). – Espressione presente in alcuni autori latini (per es., in Plauto e, nella forma obtorta gula, in Cicerone), usata anche in contesti italiani [...] con il sign. di malvolentieri, contro voglia, sotto l’azione di costrizione: ha dovuto obtorto collo rimettersi alle decisioni della direzione ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente si chiamò Titus Maccius (la tradizione...
PLAUTO (T. Maccius Plautus)
G. Sena Chiesa
Poeta comico latino (251-184 a. C.).
Non sono conosciuti ritratti sicuramente identificati di Plauto. Si presume però che il commediografo latino sia raffigurato in una statua di personaggio seduto...