fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] fratelli, come fratello e sorella (con l’ultima espressione si indica non solo concordia ma anche amore casto, platonico); vivere come fratelli, di buon accordo; sembrano fratelli, sembrano fratello e sorella, di persone somigliantissime (all’opposto ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] ma non ha idee; il lavoro è modesto ma ha qualche i. originale. d. Dal sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui si guarda come termine di paragone nel giudizio sulla qualità delle cose reali ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] la quale si divide un concetto generale in quelli più particolari che ne costituiscono l’estensione; in partic., nel sistema platonico, la divisione di ogni idea nelle due idee inferiori che la compongono, fino a giungere all’idea da definire. 4 ...
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filosofo
filòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività [...] : questi fu sommo poeta e f. (G. Villani, con allusione a Dante); i grandi f. dell’antichità; f. platonico; f. positivista, esistenzialista; scuole, sètte di filosofi; assol., il filosofo, Aristotele, così chiamato per antonomasia nel Medioevo e ...
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terminismo
s. m. [der. di termine, nel sign. 5 a]. – In filosofia, una delle forme del nominalismo della tarda scolastica, in partic. quello di Guglielmo d’Occam (1a metà del sec. 14°), secondo cui gli [...] universali non esistono nella realtà (a differenza di ciò che asseriva la concezione platonico-realistica), ma neppure sono semplici parole (flatus vocis), essendo invece più propriam. «termini», cioè parole significanti concetti, i quali sono ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, [...] .) e quindi tutta pienamente intelligibile: in questo senso, e in contrapp. a irrazionalismo o a misticismo, si può parlare di r. platonico, di r. hegeliano, ecc. In senso più ristretto e proprio, corrente di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° con l ...
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amore
amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore [...] sensi); a. romantico, che si esprime in forme di tenerezza sognante; a. platonico, casto, che si appaga dell’unione spirituale con la persona amata, secondo la dottrina platonica per cui l’amore è contemplazione della bellezza e impulso di elevazione ...
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realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali [...] (contrapp. a nominalismo e concettualismo): il r. platonico o trascendente, il r. aristotelico o immanente; il r. di Tommaso d’Aquino. Nella filosofia moderna, dottrina e corrente che riconosce come esistente in sé l’oggetto della conoscenza, ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, [...] al monismo, ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principî (per es., il dualismo platonico dei mondi sensibile e intelligibile, il dualismo cartesiano delle sostanze pensante ed estesa, il dualismo kantiano di noumenico ...
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martinismo
s. m. [dal nome di due dei fondatori, Martinez Pasqualis (1727-1774) e Louis-Claude de St. Martin (1743-1803)]. – Setta massonica francese sorta nella seconda metà del Settecento, caratterizzata [...] dalla reazione al razionalismo illuministico e da una forte accentuazione dei caratteri platonico-magici della massoneria, inseriti in un’ideale religione universale che mantiene molti motivi del cristianesmo tradizionale. ...
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platonico
platònico [agg. (pl.m. -ci) Relativo al filosofo gr. Platone (428-348 a.C.)] [ASF] Anno p.: il periodo del moto di precessione terrestre, pari a 25 725 anni: → precessione: P. degli equinozi. ◆ [ALG] Poliedri p.: i cinque poliedri...
solido platonico
solido platonico o poliedro regolare, poliedro convesso le cui facce sono poligoni regolari tra loro congruenti e i cui angoloidi ai vertici sono tutti della stessa ampiezza. Mentre esistono infiniti poligoni regolari, i poliedri...