spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente [...] che affermi, in vario modo, il primato e l’autonomia dello spirito rispetto alla realtà materiale: lo s. di Platone, dei neoplatonici; lo s. cartesiano. 2. Concezione e prassi di vita caratterizzata dall’esaltazione dei valori e degli interessi ...
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secondo2
secóndo2 prep. [lat. secŭndum, dall’agg. secundus «secondo1»]. – 1. a. In modo conforme a, nel modo richiesto o voluto da: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge; vivere s. natura; decidere [...] stato scritto da qualcuno: il Vangelo s. Giovanni, s. Matteo, ecc.; s. Galileo, s. Kant, s. Croce; S. la sentenza di Platone (Dante). Può reggere anche una proposizione: s. ciò che comunemente si dice; s. quanto mi hanno detto; meno com., con ellissi ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è [...] Bene) attraverso intermediarî, una visione vitalistica e organicistica della realtà, una teoria della conoscenza legata alla dottrina platonica delle idee e dell’illuminazione, e più in generale una filosofia concepita come liberazione dell’anima e ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] oggetto di studio, presentando una sua organicità e un suo sviluppo storico: il p. degli antichi Greci; il p. filosofico di Platone; il p. del Vico; il p. politico di Mazzini; il p. degli illuministi, dei fisiocratici; la teoria dell’accumulazione ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] possibili; la macchina del m., letter., l’universo considerato nella sua organizzazione e struttura. Anima del m., nel Timeo di Platone, principio di vita e di ordine nell’universo fisico, mediatrice fra l’identico e il diverso; la dottrina ebbe varî ...
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interlocutore
interlocutóre s. m. (f. -trice) [der. del lat. interlŏqui «interloquire», part. pass. interlocutus]. – La persona con cui si parla: rivolgersi al proprio i.; interrompere il proprio interlocutore. [...] conversazione, a una discussione: questa scena si svolge tra due soli i.; Alcibiade è uno degli i. del «Simposio» di Platone; o chi costituisce la controparte di una trattativa di carattere politico, sindacale e sim.; o, con sign. meno definito, chi ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] ; aderire, conformarsi a un’idea, a una dottrina, ecc.: s. un maestro (o le idee, le dottrine di un maestro); s. Platone, Cartesio, Marx; s. l’esistenzialismo; s. i movimenti ecologisti. Più genericam., ascoltare e accettare come vero: sono molti a s ...
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antiveggente
antiveggènte agg. [propr. part. pres. di antivedere, foggiato su veggente], letter. – Che ha capacità di antivedere: l’a. Platone (Panzini). ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] ma non ha idee; il lavoro è modesto ma ha qualche i. originale. d. Dal sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui si guarda come termine di paragone nel giudizio sulla qualità delle cose reali ...
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prometeico
prometèico agg. (pl. m. -ci), letter. – Di Promèteo, personaggio della mitologia greca, simbolo dello spirito d’iniziativa dell’uomo e della sua tendenza a sfidare le forze divine: il mito [...] ribellione fu incatenato a una colonna o (secondo la ripresa del mito nella trilogia di Eschilo) a una rupe, straziato da un avvoltoio che gli rodeva il fegato. Secondo Platone (nel dialogo Protagora), Prometeo sarebbe stato il creatore degli uomini. ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων gli fu dato più tardi con scherzosa allusione...
Poeta comico greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Aristofane; di lui abbiamo pochi frammenti e i titoli di una trentina di commedie, che erano di sfondo e intenti politici (Iperbolo, Cleofonte), e in parte, le più tarde, di tipo parodistico...