corale1
corale1 agg. [dal provenz. ant. coral, der. del lat. cor «cuore»], ant. – Cordiale, che viene dal cuore, quindi sincero e profondo: Lo mio c. affetto A voi medesma per vergogna celo (Cino da [...] Pistoia); Un più coral servigio (Manzoni). ◆ Avv. coral(e)ménte: v. coralmente1. ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia [...] f. (Cino da Pistoia). ...
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fiorire
v. intr. [lat. tardo florire, class. florēre, der. di flos floris «fiore»] (io fiorisco, tu fiorisci, ecc.; aus. essere). – 1. Fare fiori, mettere i fiori, essere in fiore (detto di piante): [...] e godere fama, essere nel fiore dell’attività: fiorì per dottrina, per santità; fiorì a Venezia nel Cinquecento; poeta fiorito nella Pistoia del sec. 13°. 4. tr., non com. a. Far fiorire: il sole fiorisce i mandorli. b. Spargere, ornare di fiori: la ...
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appetto
appètto (o a pètto) avv. – Di fronte, dirimpetto; solo nella locuz. prep. appetto a: ha la casa a. alla mia; a. a lei smarrisco e tremo (Cino da Pistoia). Fig., in confronto, al paragone: a. [...] a te tutti gli altri valgono poco ...
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affettare1
affettare1 v. tr. [dal lat. affectare «desiderare con ansia», der. di afficĕre, part. pass. affectus] (io affètto, ecc.). – 1. Mostrare con ostentazione di possedere qualità, sentimenti, [...] gusto; a. modestia; a. noncuranza, disinvoltura; a. di sapere. 2. ant. a. Desiderare, bramare: altro già non affetto Che veder lei (Cino da Pistoia). b. Impressionare: il vero ... appaga, o se non altro, affetta in qualche modo l’anima (Leopardi). ...
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micidiale
agg. [der. di micidio, aferesi ant. di omicidio; cfr. l’ant. omicidiale]. – Che dà la morte. Anticam. riferito a persona (anche come sost., sinon. quindi di omicida, uccisore, assassino): i [...] , sanza paglia e sanza materasse, come uomini m. (Compagni); Amor, ad esser micidial piatoso T’invita il mio tormento (Cino da Pistoia); non volere divenire m. di chi mai non t’offese (Boccaccio). Oggi solo riferito a cosa, che reca o è capace di ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, [...] emanati dai Comuni a reggimento popolare per limitare i diritti dei grandi o magnati: gli o. del popolo, promulgati a Pistoia nel 1284; gli o. di giustizia, emanati a Firenze nel 1293. 4. Istituzione, in quanto ha una sua organizzazione stabile ...
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perso2
pèrso2 agg. e s. m. [lat. mediev. persus «scuro», forse alteraz. di un precedente pressus (pressior è testimoniato nel sec. 1° d. C. nel senso di «più scuro»)], ant. e letter. – 1. agg. a. Che [...] : lo p. è un colore misto di purpureo e di nero, ma vince lo nero, e da lui si dinomina (Dante). b. Stoffa o abito di colore perso: Ch’ella mi par sì bella in que’ suo’ persi (Cino da Pistoia, dove però altri interpretano «in quei suoi occhi neri»). ...
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agenzare
v. tr. e intr. [dal provenz. agensar «abbellire», fr. ant. agencier (fr. mod. agencer), che è il lat. *agentiare, der. di genĭtus «nobile»] (io agènzo, ecc.), ant. – 1. tr. Adornare, abbellire. [...] . intr. a. Piacere, esser gradito: Già non m’agenza, Chiaro, il dimandare Ma’ che m’agenza amare e non cherere (Dante, Rime dubbie). b. Come intr. pron., agenzarsi, compiacersi, onorarsi: Di quel signore [Amore] cui servir m’agenzo (Cino da Pistoia). ...
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agghiadare
v. tr. e intr. [der. di ghiado], ant. o poet. – 1. tr. Trafiggere, in senso proprio e fig.: Quando l’un l’altro spessamente agghiada (Cino da Pistoia); duol, che piú v’agghiada Di sei sconfitte [...] (Sacchetti). 2. intr. (aus. essere) Divenir ghiaccio, raffreddarsi: il metallo non viene alla sua fusione, anzi agghiada (Cellini); più com. fig., inorridire: per lo grande stupore agghiadò (Cavalca); ...
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Città della Toscana (236,1 km2 con 90.908 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si trova al limite settentrionale della pianura dell’Ombrone pistoiese, compresa fra l’Arno a S, il Monte Albano a O e le pendici dell’Appennino a N e a E. L’abitato...
PISTOIA (XXVII, p. 426)
La città è dotata anche di una scuola industriale.
Nell'illustrazione a p. 426 riproducente la Piazza del Duomo, le trifore del palazzo comunale risultano chiuse, mentre in realtà esse sono state da gran tempo riaperte.
Il...