Fabio Rossi
Il succedersi degli eventi - F. e destino designano il succedersi ineluttabile degli eventi, ora casuale ora regolato da forze occulte o divine, secondo le diverse credenze. Dei due termini, [...] ha accezione per lo più positiva: mio fratello ebbe la ventura di contrarre a tempo un matrimonio vantaggioso (L. Pirandello). Se si crede in un ordine superiore nel succedersi degli accadimenti il sinon. più adatto, caro alla terminologia cristiana ...
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rompere /'rompere/ [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualche cosa in due o più parti: r. un ramo] ≈ spaccare, spezzare. b. [...] , cioè a scomporre e a disgregare in me con assidue e spesso opposte riflessioni ogni formazione mentale e sentimentale (L. Pirandello); smembrare un gruppo, una nazione. Smontare, d’uso assai com., indica un fare in più pezzi, talora per il puro ...
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Fabio Rossi
felice. Finestra di approfondimento
Gradi di felicità - L’essere in uno stato di contentezza, di allegria e sim. ha diverse sfumature e gradazioni, espresse da vari aggettivi. F. designa uno [...] riferiscono a eventi, stati d’animo, ma anche oggetti, elementi della natura e sim.: rompeva in una gaia risata (L. Pirandello); quel viaggio non fu lieto (A. Manzoni); anche in sintagmi cristallizzati: lieto evento,lieto fine. Lieto è abituale sinon ...
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parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] complicità, confabulare: cosa avete da parlottare, voi due?; confabulano un pezzo, con quelle loro lingue torpide (L. Pirandello). Mormorare può essere usato anche nell’accezione di «parlare male di qualcuno»: hanno ragione, se mormorano di mia ...
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parte [lat. pars partis]. - ■ s. f. 1. a. [ciascuna delle cose in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che esse siano materialmente staccate l'una dall'altro, sia che possano essere considerate [...] casalinghe [A. Oriani]), frantume (raro al sing.: s’udì il tonfo e quindi il rumore di qualcosa andata in frantumi [L. Pirandello]), rottame (per pezzi di oggetti vecchi o ormai inutilizzabili: sonvi in un canto o vi erano i rottami di una chiesa [A ...
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tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] e fastidiosa, perché riferita anche a spese minime: fammi il piacere: non essere ipocrita, oltre che spilorcio! (L. Pirandello); i genitori taccagni gli davano il minimo indispensabile. Meschino può essere un sinon. ricercato di tirchio. Anche avaro ...
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toccare [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [avvicinare la mano a qualcuno o a qualcosa stabilendo un contatto: t. l'acqua con un dito] ≈ (lett., scherz.) tangere, [...] è stato toccato almeno per un breve tratto: le abbiamo rotto la giara, strusciandola così con la sottana (L. Pirandello). Analogam., anche per lievi incidenti d’auto, strisciare (o strusciare) un veicolo significa graffiarlo. Si può sfiorare anche ...
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Fabio Rossi
parte. Finestra di approfondimento
Parti astratte e concrete - Ciò che è compreso in un tutto è detto p., termine generico (per insiemi sia astratti sia concreti, per parti integranti o secondarie, [...] casalinghe [A. Oriani]), frantume (raro al sing.: s’udì il tonfo e quindi il rumore di qualcosa andata in frantumi [L. Pirandello]), rottame (per pezzi di oggetti vecchi o ormai inutilizzabili: sonvi in un canto o vi erano i rottami di una chiesa [A ...
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Fabio Rossi
parlare. Finestra di approfondimento
Volume e tipi di voce - P. è il verbo più generico per indicare l’atto dell’emettere parole. I vari sinon. sono tutti più specifici, circoscritti ora al [...] complicità, confabulare: cosa avete da parlottare, voi due?; confabulano un pezzo, con quelle loro lingue torpide (L. Pirandello). Mormorare può essere usato anche nell’accezione di «parlare male di qualcuno»: hanno ragione, se mormorano di mia ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...