scompagno
agg. [der. di compagno1 col pref. s- (nel sign. 1)], non com. – Non uguale, non uniforme a uno o ad altri oggetti con cui dovrebbe formare un complesso funzionale: calze, scarpe s.; i piatti [...] e i bicchieri per dodici li ho, ma scompagni; quelle seggiole imbottite, spesso scompagne (Pirandello). ...
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truccatura
s. f. [der. di truccare2]. – 1. a. L’operazione o il complesso di operazioni con cui ci si trucca o si viene truccati per le necessità della rappresentazione scenica o della ripresa cinematografica [...] bella e formosa, per quanto con troppa evidenza ripari gl’inevitabili guasti dell’età con una violenta ma sapiente t. (Pirandello). b. L’operazione di modificare le caratteristiche funzionali e strutturali di apparati e altri oggetti: t. di un motore ...
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scompigliato
agg. [part. pass. di scompigliare]. – Lasciato in gran disordine, messo sottosopra: ho trovato i cassetti tutti s.; anche riferito a persona, disordinata nell’aspetto, con gli abiti in disordine, [...] s. notte, tornavano i bravi al palazzotto di don Rodrigo (Manzoni). In senso fig., confuso, turbato, sconvolto: la tragedia di un’anima s., che non sa più come raccapezzarsi! (Pirandello). ◆ Avv. scompigliataménte, in modo disordinato, confuso. ...
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trucia
trùcia s. f. [der. di trucio], tosc. – Miseria, che si rivela soprattutto negli abiti logori e nell’aspetto trasandato: avrebbe dovuto ... avere un po’ di cura della persona: così cascante di [...] noia e con tutta quella t. addosso, era inaccostabile (Pirandello); un uomo di mezza età con un’aria da disperato, una t. da fargli l’elemosina (Cicognani). ...
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cerinaio
cerinàio s. m. (f. -a) [der. di cerino]. – 1. Operaio addetto alla fabbricazione dei cerini. 2. non com. Chi vende cerini per le strade: sotto un fanale scorsi un vecchio c. (Pirandello). ...
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pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, [...] quello femminile, in quanto siano morbidamente tondeggianti: una ragazza di diciassett’anni, p. e vermiglia come una pesca (Pirandello). Nel linguaggio medico, che ha consistenza molle, riferito a tumefazioni, edemi, e sim. (e anche per definire un ...
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strambello
strambèllo s. m. [alteraz. di brandello], ant. o raro. – Brandello, sbrindello: li rimetteva in sesto amorosamente [i giornali], ci passava sopra le mani più volte per appianarne le brancicature [...] e gli s. (Pirandello). ...
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stramberia
stramberìa s. f. [der. di strambo]. – 1. Qualità, carattere di chi è strambo; stravaganza: è noto per la sua stramberia. 2. Atto, discorso, comportamento stravagante in sé o proprio di una [...] persona stramba: è una delle sue solite s.; nessuno ormai si stupisce più delle s. che fa (o dice); ti sembra una s., e me ne domandi subito il perché (Pirandello). ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...