notorio
notòrio agg. [dal lat. tardo notorius «che rende noto», der. di notus, part. pass. di noscĕre «conoscere» e agg. (v. noto1)]. – Riferito a fatto, situazione o condizione, pubblicamente noto, [...] neutro: è n. che la ditta è ormai in situazione fallimentare; le donne tedesche sono le migliori del mondo, è notorio! (Pirandello). Con accezioni partic.: atto n., lo stesso che atto di notorietà (v. la voce prec.); fatto n., nel diritto intermedio ...
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stolzare
v. intr. [voce aretina e senese, di origine incerta, forse onomatopeica] (io stólzo, ecc.; aus. avere), tosc. – Sussultare violentemente, fare un balzo improvviso: come se un brivido gli passasse [...] per le carni, stolzò e subito si mise a piangere (Pirandello); nell’uso pop. tosc., detto anche di animale, o di oggetto materiale che si stacchi dal terreno o da altra superficie con un improvviso balzo. ...
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precoce
precòce agg. [dal lat. praecox -ocis, der. di praecoquĕre «maturare precocemente», comp. di prae- «pre-» e coquĕre «cuocere, maturare»]. – Che si sviluppa, che fiorisce, che raggiunge la maturità [...] .; una morte p.; incanutimento p.; il vecchio cappelluccio stinto ... non arrivava a nascondergli la laida calvizie precoce (Pirandello). In medicina, demenza p., malattia mentale comunem. identificata con la schizofrenia; diagnosi p., la diagnosi di ...
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nottante
s. m. e f. [der. di notte]. – Chi, a pagamento o come opera di volontariato, assiste gli ammalati nelle ore notturne: la n. s’accorse che egli aveva di già cominciato a far con le mani quel [...] verso sulle coperte di chi ormai se ne va (Cicognani); anche in funzione appositiva: un prete n., dall’abito frusto, leggeva con un pajo di rozzi occhiali sul naso, curvo sul moribondo, in un vecchio e unto libricciuolo (Pirandello). ...
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nottolino
s. m. [dim. di nottola, nel sign. 3]. – 1. Piccolo saliscendi di porta rustica, di finestra, e sim.; prov. tosc., fare d’un trave un n., ottenere da grandi mezzi scarsi risultati. 2. Nelle [...] . 3. ant. o letter. La sporgenza sulla linea mediana anteriore del collo, più evidente negli individui di sesso maschile, comunem. nota come pomo d’Adamo (v. pomo): il collo ... con un grosso n. protuberante, che gli andava su e giù (Pirandello). ...
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timorato
agg. [dal lat. tardo timoratus]. – Di solito nella locuz. t. di Dio, che ha timore di Dio e che pertanto opera in modo da non offenderlo (v. timore): è una brava figliola, t. di Dio; anche usato [...] assol., senza sostanziale diversità di sign.: una giovane t.; una coscienza t.; per quanto buona tu possa essere, timorata, rispettosa di tutti i santi comandamenti, ... (Pirandello). ◆ Avv. timorataménte, da persona timorata. ...
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penero
pènero s. m. [lat. *pĕdĭnus, prob. der. di pes pedis «piede»]. – Lembo nell’ordito della tela, non tessuto, che pertanto mostra fili alternati a nodini, in forma di piccola frangia; si può trovare [...] negli scialli, nelle coperte, nei tappeti, negli asciugamani, ecc.: una lunga sciarpa verde che gli pende coi pèneri davanti e dietro (Pirandello). In senso fig. e in usi poetici: Ho visto ... i pioppi a mezz’aria man mano Distendere un p. verde ...
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agro1
agro1 agg. e s. m. [lat. acer acris, affine ad acutus, acetum, ecc.]. – 1. agg. a. Di sapore complesso, per lo più legato a sostanze acide, tipico del limone e delle frutta acerbe in genere: queste [...] rivela malanimo: gli rivolse parole a.; Il mio adversario con a. rampogne Comincia (Petrarca); critica a. e spietata (Pirandello). Anche, sgradito, che riesce molesto: lo sventurato vicario stava ... facendo un chilo a. e stentato (Manzoni); o che ...
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stonatura
s. f. [der. di stonare1]. – 1. L’atto, il fatto di stonare, di uscire di tono; il suono sbagliato emesso invece di quello giusto: le s. di un cantante, di un pianista; una s. di violino. 2. [...] e in quella circostanza; mi sembra, scusate, prima di tutto una bella s.: due quadri moderni qua in mezzo a tutta questa rispettabile antichità (Pirandello); le due donne appaiono come una s., un’offesa alla compostezza dell’ufficio (I. Calvino). ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...