cempennare
v. intr. [forse affine a inciampare] (io cempénno, ecc.; aus. avere), tosc. – 1. Incespicare, inciampare spesso, per debolezza di gambe: s’allontanò, cempennante, reggendosi con una mano al [...] muro (Pirandello). 2. fig. Operare con lentezza, non concludere nulla. ...
Leggi Tutto
tic-tac
(o 'tic tac'; meno com. tictàc) s. m. – Voce onomatopeica con cui si riproduce il rumore cadenzato e apparentemente duplice degli orologi, spec. di quelli da salotto o da comodino: il tic tac [...] della sveglia; quel silenzio di specchio che c’era prima in casa mia, misurato dal tic-tac della pendola nel salotto da pranzo (Pirandello). Meno com. con riferimento ad altri suoni e rumori simili. ...
Leggi Tutto
abbrostire
(e abbrustire) v. tr. [varianti di abbrustiare, per incrocio fonetico e semantico con arrostire], ant. o region. – Abbrustolire, arrostire: Abbrostite le carni ed imbandite, Sedeansi a banchettar [...] (Pindemonte); una frotta di monellacci scalzi, stracciati, alcuni ignudi nati, abbrustiti dal sole (Pirandello). ...
Leggi Tutto
stipetto
stipétto s. m. [dim. di stipo]. – Piccolo stipo per contenere oggetti d’uso varî, o anche, in forme più minute e raffinate, per riporvi oggetti di valore, documenti e sim.: un prezioso s. di [...] mogano intarsiato del Settecento; si recava all’angolo, ov’era uno s. a muro, di lacca verde (Pirandello); s. delle bandiere, dei segnali, in marina. ...
Leggi Tutto
regoletto
regolétto s. m. [dim. di regolo1]. – Piccolo regolo. È termine usato soprattutto in architettura, come sinon. di listello, spec. con riferimento all’architrave di ordine dorico; e nell’uso [...] corrente per indicare i piccoli bastoncini o listelli di legno posti nelle gabbie per gli uccelli: il canarino séguita a guardare, scotendo il capino giallo e saltando irrequieto da un r. all’altro (Pirandello). ...
Leggi Tutto
arcifanfano
arcifànfano s. m. [comp. di arci- e fanfano], letter. – Fanfarone, millantatore; e spec. chi vanta preminenza sugli altri: voi che siete il bottegaio della eloquenza, l’a. delle lingue (Caro); [...] quell’a. dava del tu a lei, apertamente (Pirandello). ...
Leggi Tutto
precarieta
precarietà s. f. [der. di precario1]. – L’essere precario, condizione o stato di ciò che è precario; instabilità, insicurezza, incertezza: la p. del posto di lavoro, della situazione economica; [...] la p. della sua salute mi preoccupa; con quel desolato sentimento di p. lasciava invano passare i suoi tristi giorni (Pirandello). In diritto civile, p. di un possesso, di una concessione. ...
Leggi Tutto
abburattare
v. tr. [der. di buratto]. – 1. Separare la farina dalla crusca col buratto o con altre macchine adatte o, in genere, con lo staccio. 2. fig. a. Setacciare, filtrare: alcuni, novellisti di [...] professione, raccoglievan diligentemente tutte le voci, abburattavan tutte le relazioni, e ne davan poi il fiore agli altri (Manzoni). b. non com. Scuotere, agitare: abburattato, picchiò, non seppe dove, col naso (Pirandello); rifl., agitarsi. ...
Leggi Tutto
pettata
s. f. [der. di petto]. – 1. Colpo dato urtando col petto, o ricevuto sul petto: camminando al buio, batté una forte p. contro l’armadio; più genericam., colpo di petto: quando è in vena dice [...] gran forza col petto: la vecchia asinella s’affannava da un pezzo a superare le ultime p. di quello stradone interminabile (Pirandello); per estens., salita ripida e faticosa, e la fatica stessa che si fa per superarla: sono salito al paese apposta ...
Leggi Tutto
fantasima
fantàṡima s. f. – Forma tosc. per fantasma (da cui deriva per inserzione di i epentetica), ma solo nei sign. di spettro, ombra, incubo, o di oggetto senza realtà, immagine illusoria: egli è [...] la maggior paura che mai s’avesse (Boccaccio); E ti mette ogni volta Il tremacuore, come la f. (D’Annunzio); mi vidi accanto quasi una f. di donna (Pirandello). Raro l’uso al masch.: questo grande e formidabile f. della potenza russa (V. Monti). ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...