tribolazione
tribolazióne (ant. tribulazióne) s. f. [dal lat. tardo tribulatio -onis, der. di tribulare: v. tribolare]. – Grave dolore o patimento, fisico e più spesso morale; dolore, danno, sventura, [...] infirmitate et tribulatione (s. Francesco); le tribolazioni aguzzano il cervello (Manzoni); come poteva più il popolo starsi quieto tra le tante tribolazioni della vita, se più la fede non gliele faceva accettare con rassegnazione ...? (Pirandello). ...
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abbacchiatura
s. f. [der. di abbacchiare]. – L’operazione di abbacchiare, di bacchiare i frutti maturi: da due giorni era cominciata l’a. delle olive (Pirandello); anche il periodo in cui si compie tale [...] operazione. Più com. bacchiatura ...
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abbadare
v. intr. – Variante ant. e pop. (o anche letter.) di badare: io non credo nulla: abbado a far l’oste (Manzoni); qualche cosa fatta durante il giorno, alla luce, senz’abbadarci (Pirandello). ...
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aggiustato
agg. [part. pass. di aggiustare]. – 1. a. Accomodato, riparato: uno strappo a.; una cerniera aggiustata; ben regolato: tiro a.; un colpo ben aggiustato; meno com., una risposta aggiustata, [...] appropriata, conveniente. b. non com. Di persona, ordinato, esatto e sim.: omino lindo, aggiustato (Pirandello). 2. Nel linguaggio giornalistico, processi aggiustati, il cui svolgimento e la cui conclusione sono stati deviati da poteri e interessi ...
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abballinare
v. tr. [der. di balla 1], tosc. – Avvoltolare, nelle espressioni a. i materassi, il letto, avvolgere i materassi a modo di balle (per arieggiarli, rivoltarli o altro): stava col busto ripiegato [...] sulle materasse abballinate e con la testa affondata tra le braccia (Pirandello). In marina, a. o rollare le brande, chiuderle per lasciare sgombri i corridoi. ...
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suppellettile
suppellèttile s. f. [dal lat. supellex -ectĭlis, comp. di super «sopra» e lectus «letto»]. – 1. a. L’insieme degli oggetti d’uso e del mobilio necessarî per l’abitabilità e funzionalità [...] s.; trasferirono in campagna gli arredi e le s.; e specificando: scaffali di libri e vetrine con ricche s. da tavola (Pirandello). b. Per estens., l’insieme di oggetti che costituiscono l’arredamento di un tempio, di una chiesa o di un altro edificio ...
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parlare1
parlare1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. L’atto, il fatto di parlare; in questo sign. conserva sempre un po’ del suo valore verbale: il p. è inutile, bisogna agire; se n’è fatto [...] a quando a quando pause sapienti, anche per dar tempo a chi l’ascoltava d’assaporare quel suo parlar dipinto (Pirandello). Con riguardo al tono: un p. franco, equivoco, ambiguo, mellifluo, caustico, sprezzante. Con riferimento alla forma e insieme al ...
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vanire
v. intr. [der. dell’agg. vano; cfr. lat. vanescĕre (da cui l’ital. vanescente)] (io vanisco, tu vanisci, ecc.; aus. essere), poet. – Svanire, dileguarsi lentamente fino a sparire: cantando vanio [...] Come per acqua cupa cosa grave (Dante); tutto s’inabissa e vanisce in questo vuoto tenebroso (Pirandello). ...
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pestare
v. tr. [lat. tardo pĭstare, frequent. di pinsĕre «pestare, pigiare» (part. pass. pistus, in alternanza con pinsus e pinsĭtus)] (io pésto, ecc.). – 1. a. Battere fortemente e più volte, con uno [...] anche per difendersi dal freddo: pestando i piedi, mordendosi le mani, strappandosi i capelli, s’era messo a gridar giustizia (Pirandello). ◆ Part. pass. pestato, e ant. pésto: Arriguccio aveva detto che tutta l’aveva pesta (Boccaccio); oggi pesto si ...
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vaporare
v. intr. e tr. [dal lat. vaporare, der. di vapor -oris «vapore»] (io vapóro, ecc.), letter. – 1. intr. (aus. avere o essere) Evaporare, svaporare; alzarsi o uscire in forma di vapore; diffondersi [...] , Fuma il letame e grave oggi vapora (Pascoli); tutta la campagna vaporava, quasi un velo di brina vi tremolasse (Pirandello). 2. tr. Esalare; empire di vapori; fig., velare, annebbiare leggermente: veramente io sono stato legno sanza vela e sanza ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...