svergognato
agg. e s. m. (f. -a) [der. di vergogna, col pref. s- (nel sign. 2)]. – Che non prova vergogna per le cose riprovevoli che fa o dice: un uomo s.; una donna s.; dev’essere più svergognato di [...] lei, se ha potuto far questo! (Pirandello); spesso come sost., persona svergognata: è uno s., una s.; quello s. continua a mentire; se le s. fosser certe Di quel che ’l ciel veloce loro ammanna, Già per urlare avrian le bocche aperte (Dante, nell’ ...
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parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito [...] di difesa per far fronte a un pericolo: sospettava subito una insidia e si parava in difesa (Pirandello). Pararsi innanzi o davanti a qualcuno, presentarglisi davanti improvvisamente, o metterglisi davanti per fermarlo, per impedirgli di ...
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perno
pèrno (o pèrnio) s. m. [der. del lat. perna «prosciutto», per la somiglianza della forma]. – 1. a. Asticciola di metallo o di legno che, conficcata in due blocchi contigui di marmo, creta o altra [...] p. della vita di un’azienda, di un ente; dice che non c’entra, mentre è lui quasi il pernio dell’azione! (Pirandello); più genericam., punto centrale, fulcro: l’avarizia del protagonista è il p. su cui è impiantata tutta l’azione della commedia. Fare ...
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schifilta
schifiltà s. f. [der. di schifo1], non com. – L’essere schivo, schifiltoso; avversione eccessiva, o atto che la manifesta: io non la lodo già che, innanzi che la ne sia voluta ire al letto, [...] ell’abbi fatto tante s. (Machiavelli); estens., ritrosia: stimò, sì, ingegnoso il piano ..., ma forse inattuabile per la troppa s. di Roberto (Pirandello). ...
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schifoso
schifóso agg. e s. m. (f. -a) [der. di schifo1]. – Che provoca schifo, disgusto, in senso proprio e fig.: un insetto s.; un odore s.; un individuo, un ambiente s.; una scena s.; con uso iperb., [...] : è uno s., una schifosa; l’inganno di quelle due schifose, madre e figlia, per rovinare quella povera donna! (Pirandello). ◆ Avv. schifosaménte, in modo da far schifo, da suscitare disgusto: un luogo schifosamente sporco; anche iperb.: un uomo ...
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martellare
v. tr. e intr. [der. di martello] (io martèllo, ecc.). – 1. tr. a. Battere col martello, ripetutamente e ritmicamente, la superficie di un oggetto, di una struttura o la massa di un materiale [...] le suole (De Amicis); anche con uso intr. o assol.: macchinisti che martellavano sui telai inchiodando le scene (Pirandello); brilla Il sole sulle membra affaticate Dei curvi spaccapietre che martellano (Montale); e sostantivato: il continuo e ...
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zana
(o żana) s. f. [dal longob. *zaina; v. zaino2], tosc. – 1. a. Cesta di forma leggermente ovale, poco profonda e fatta di sottili stecche d’ontano o d’altro legno intrecciate (poco diversa quindi [...] in cui ristagna o scorre l’acqua: nella z. a destra di quella via di campagna scorreva un’acqua, silenziosa nell’ombra (Pirandello). b. Nell’architettura, e anche nell’oreficeria, cavità a forma di zana, nicchia. ◆ Dim. zanèlla (o żanèlla), anche con ...
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lanternone
lanternóne s. m. [accr. di lanterna]. – Lampione, grossa lanterna caratterizzata dalla ricca ornamentazione e dal fatto di essere, anziché sospesa dall’alto, sorretta dal basso, o mediante [...] religiose e civili, o per mezzo di bracci, per lo più metallici, infissi nel muro, nel caso di lanternoni fissi. In senso fig. e scherz., persona molto alta e magra, spilungone: un l. squallido, biondissimo, con gli occhiali azzurri (Pirandello). ...
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svisare
sviṡare v. tr. [der. di viso2, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. ant. Rompere, sfigurare il viso con percosse o ferite: né ti consiglierei che tu fossi ardito, che tu mano addosso mi ponessi, [...] vero aspetto di una persona, facendolo apparire diverso: la troppa luce, così supino, a pancia all’insù, lo svisava (Pirandello). b. Alterare, fare apparire qualcosa diverso da quello che è (lo stesso che travisare, ma meno com.): una interpretazione ...
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perpetrare
v. tr. [dal lat. perpetrare, comp. di per-1 e patrare «compiere, eseguire»] (io pèrpetro, poet. perpètro, ecc.), letter. – Commettere intenzionalmente, mandare a effetto azioni disoneste, [...] malvagie o illecite: p. un delitto, un misfatto, un tradimento; tutte le ingiustizie e le turpitudini che qua si perpetrano (Pirandello). ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...