dramma1
dramma1 (ant. drama) s. m. [dal lat. tardo drama -ătis, gr. δρᾶμα -ατος, propr. «azione», der. di δράω «agire»] (pl. -i). – 1. In senso lato, e più vicino all’etimologia, qualunque componimento [...] conflitto o contrasto che giunge a un massimo di tensione: il d. borghese dell’800; i d. di Ibsen, di Pirandello; con riferimento alla tecnica e ai mezzi di rappresentazione: d. radiofonico, televisivo. b. fig. Vicenda, situazione triste e dolorosa ...
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svaporare
v. intr. [lat. tardo exvaporare, variante di evaporare (v. evaporare)] (io svapóro, ecc.; aus. essere). – Di aromi, liquori, profumi, ecc., perdere l’odore o anche il grado alcolico caratteristico [...] buttare giù questi quattro versi, prima che l’ispirazione svapori; lasciamo svaporar le smanie e parliamoci chiaro! (Pirandello); anche riferito a immagine che si dissolve, che svanisce progressivamente: il fiume, perdendosi in lontananza, svapora in ...
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specioso
specióso agg. [dal lat. speciosus, der. di species «aspetto, apparenza»], letter. – 1. ant. Molto bello e appariscente: quelle speciosissime larve, principio di tanti beni alle età passate, [...] argomenti che mirano a convincere: ragioni, giustificazioni s.; era il suo discorso una fonte perenne di speciosissimi argomenti (Pirandello). ◆ Avv. speciosaménte, in modo specioso, in modo da ingannare con l’apparenza: prove speciosamente addotte. ...
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appiedare
v. tr. [der. di piede] (io appièdo, ecc.). – 1. Fare smontare da cavallo i soldati di cavalleria per il combattimento o la manovra a piedi. Estens., far scendere da un mezzo di trasporto e [...] 2. Raro, mettere ai piedi, mettere a pied’arm: con un bel fracasso d’armi, levate e appiedate di scatto (Pirandello). ◆ Part. pass. appiedato, anche come agg.: cavalleria appiedata; estens., di chi, essendo privato d’altro mezzo, deve andare a piedi ...
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pipita
s. f. [lat. *pipīta, alteraz. pop. di pituīta «muco, catarro; ascesso» (v. pituita)]. – 1. Malattia degli uccelli (nota spec. nei polli): consiste in una formazione abnorme, simile a una pseudomembrana, [...] epidermici, che talora si sollevano intorno ai bordi inferiori e laterali delle unghie, spec. delle mani. 3. non com. Tenera punta germogliante delle piante, delle foglie e sim.: vide ... dalla terra umida spuntar timide le prime p. (Pirandello). ...
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siderale1
siderale1 agg. [dal lat. sideralis, der. di sidus -dĕris «stella»]. – 1. Delle stelle, degli astri; con sign. specifico in alcune locuz. dell’astronomia (dove si alterna con sidereo): tempo [...] dagli astri; lei lo vedrà [il lenzuolo] ... gonfiarsi come una vela, rischiararsi a volte d’un lume strano, quasi direi s. (Pirandello); le vite intelligenti del mondo s. (G. Cena); anche, ma meno com., freddo s., temperature s., molto al di sotto ...
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schiacciare
(tosc. stiacciare) v. tr. [prob. voce onomatopeica; nel sign. 2 b e nel part. pres. ricalca il fr. écraser, écrasant] (io schiàccio, ecc.). – 1. a. Premere, comprimere fortemente, per lo [...] peso della propria ironia; è stato schiacciato dalla gravità delle accuse; s. uno col peso d’una parola? Ma è niente! (Pirandello). c. S. un pisolino, un sonnellino, fare una breve dormita. 3. In zootecnia, s. la nocciòla, vizio del cavallo che batte ...
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pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del [...] mondo, secondo la quale non è possibile distinguere tra vero e falso, tra la maschera delle convenzioni sociali e l’intima realtà delle cose. Anche, l’influsso esercitato dall’opera pirandelliana sulla ...
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razzare
rażżare v. tr. [der. di rażżo nel senso di «raggio»], non com. – Raggiare; per lo più nel senso partic. di fare disegni, figure, macchie, che abbiano o ricordino figure di raggi: r. un foglio [...] come intr. (aus. avere), col senso di emettere raggi luminosi, oppure riflettere, rimandare i raggi del sole: razzano i vetri delle case variopinte (Pirandello). ◆ Part. pass. rażżato, anche come agg., ricoperto o sparso di disegni in forma di raggi. ...
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inveire
v. intr. [dal lat. invĕhi «scagliarsi contro», passivo di invehĕre «condurre dentro», comp. di in-1 e vehĕre «condurre»] (io inveisco, tu inveisci, ecc.; aus. avere). – Rivolgersi impetuosamente [...] servizî; i tribuni inveivano contro la prepotenza dei patrizî; e con uso assol.: minaccia di chiamar aiuto, inveisce, smania (Pirandello). Non com., infierire con le armi, con atti di violenza. Anticam. anche con la particella pron.: direte ch’io ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...