staderante
s. m. [der. di stadera]. – Chi, spec. in passato, era addetto alle operazioni di pesatura mediante stadera: era figlio d’un povero s. all’imbarco dello zolfo (Pirandello). ...
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scuro2
scuro2 s. m. [voce settentr., soprattutto veneta, dal longob. *skūr «riparo, protezione»]. – 1. Ciascuno dei battenti di legno applicati, soprattutto nel passato, alla parte interna di finestre [...] , chiudere gli scuri; è però usato talvolta anche al sing.: chiuse la finestra: lasciò aperto appena appena uno s. (Pirandello). 2. In dialetti settentr., sinon. di imposta1, come serramento esterno alla finestra a vetri. ◆ Dim. scurétto, usato senza ...
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zoccolare
v. intr. [der. di zoccolo1] (io zòccolo, ecc.; aus. avere). – Fare rumore con gli zoccoli camminando: la vecchia domestica zoccolava per la cucina; quella disse che scendeva. Poco dopo si sentì [...] z. sulla scala interna (Pavese); riferito a quadrupedi muniti di zoccoli: a un certo punto avvertì anche l’affrettato z. della sua asinella (Pirandello). ...
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opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] ); più genericam., di scarso rilievo. ◆ Avv. opacaménte, quasi soltanto in senso fig., senza vivacità o espressività, ottusamente: guardare, fissare opacamente; resta lì, di nuovo assorto, opacamente, in quella sua singolare attesa (Pirandello). ...
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dimora
dimòra s. f. [der. di dimorare]. – 1. a. Il dimorare; sosta, permanenza in un luogo: prenderai Alcun buon frutto di nostra d. (Dante); far d., dimorare o anche fermarsi, sostare in un luogo, e [...] e sim.: tutto il paese ha preso parte al cordoglio di lei e ha voluto dimostrarlo accompagnando all’estrema dimora il cadavere (Pirandello). c. Casa, abitazione in genere: far ritorno alla propria dimora. 2. In agraria, piantare a d., o mettere a d ...
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catorbia
catòrbia s. f. [prob. deformazione gergale dell’ital. merid. catòiu, che è dall’agg. gr. κατώγειος «sotterraneo»], scherz. – Prigione: sai che potrei schiaffarti in c. come niente? (Pirandello). ...
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soprammettere
sopramméttere v. tr. [comp. di sopra- e mettere, sul modello del lat. supermittĕre «mettere sopra, aggiungere»] (coniug. come mettere), non com. – Mettere sopra, sovrapporre: l’abito che [...] ... indossava da tempo immemorabile, nessuno riusciva più a considerarlo come una cosa soprammessa al suo corpo, una cosa che si potesse cambiare (Pirandello). ...
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rimescolio
rimescolìo s. m. [der. di rimescolare]. – 1. Un rimescolare o rimescolarsi intenso o continuato; soprattutto di persone, anche assol.: sulla piazza c’era un gran r.; mi sentivo sperduto tra [...] quel r. di gente (Pirandello). 2. R. del sangue, e assol. rimescolio, turbamento causato da una forte emozione: quelle battute [di musica] gli mettevano nel sangue un r. di gioventù (Quarantotti Gambini); quelle malignità gratuite gli provocavano un ...
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trasognamento
trasognaménto s. m. [der. di trasognare], letter. – Il fatto di trasognare, lo stato di chi (o, fig., di ciò che) è trasognato: il silenzio attorno era così attonito, e così intenso e immemore [...] il t. della terra e di tutte le cose, che a poco a poco se ne sentì attratta e affascinata (Pirandello). ...
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borboglio
borboglìo s. m. [der. di borbogliare]. – Il borbogliare, mormorìo, gorgoglìo: gran b. si sparse per lo parlamento (M. Villani); il b. profondo del mare (Pirandello); b. del ventre, borborigmo. [...] Meno com., brontolìo sordo, rumore cupo; e per estens., ant., sollevazione, tumulto ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...