giunco1
giunco1 s. m. [lat. iuncus] (pl. -chi). – 1. Nome di varie erbe palustri con cauli e foglie rigidi, cilindrici o prismatici, appartenenti ai generi Juncus delle giuncacee, Scirpus e Schoenus [...] giunchi; anche al sing., con valore collettivo: su una sedia di giunco a sdrajo, s’immergeva per alcune ore nella lettura (Pirandello). 3. Per le sue qualità più caratteristiche, il nome della pianta è spesso termine di comparazione e, in usi fig., è ...
Leggi Tutto
bofonchio
bofonchìo s. m. [der. di bofonchiare], raro. – Un bofonchiare continuo e ripetuto: – Senti, senti la pazza! – fece tra sé Antonio Pentàgora, riscotendosi al fitto b. precipitoso della sorella [...] (Pirandello). ...
Leggi Tutto
ranco
agg. [dal longob. rank] (pl. m. -chi), tosc. – Di persona che cammina arrancando: vide un dì una vecchia, povera, vizza, ranca e dispettosa (Boccaccio); anche raddoppiato per maggiore espressività [...] e con funzione avverbiale: la zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo (Pirandello); e nella locuz. spreg. zoppo ranco; talora riferito alle gambe zoppe o paralizzate di chi cammina arrancando: ha una gamba r., le gambe ranche; sostantivato ...
Leggi Tutto
sonagliolo
sonàgliolo s. m. – Variante region. di sonaglio: recò una chitarra, un collaretto da cane con molti sonaglioli (Pirandello). ...
Leggi Tutto
randa
s. f. [dal gotico randa]. – 1. ant. Orlo, margine estremo, spec. di cosa circolare o quasi circolare; per lo più nella locuz. avv. a randa a randa, proprio sull’orlo estremo, e anche randa randa, [...] di un terreno, e sim.: Quivi fermammo i passi a r. a r. (Dante); voltate le spalle, se n’andò r. r., guardingo (Pirandello); corriamo a r. di un fianco boscoso (Pavese); per estens.: Era apparita l’alba a r. a r. (Pulci), appena appena, proprio sull ...
Leggi Tutto
spunto2
spunto2 s. m. [der. di spuntare1]. – 1. a. Nel linguaggio teatrale, le prime parole di una battuta sussurrate dal suggeritore all’attore; anche la prima parola di una frase musicale, sufficiente [...] lo s. per il racconto; cercare spunti per un romanzo; per il suo ultimo film, il regista ha preso s. da una novella di Pirandello; lo s. per il progetto della facciata mi è venuto da una vecchia stampa. c. Nel linguaggio sport., scatto, velocità nell ...
Leggi Tutto
sghignare
v. intr. – Forma intens. di ghignare, usata anche nel sign. di sghignazzare: mia moglie mi sghignò sul muso, e, senza por tempo in mezzo, cominciò a preparar le sue robe (Pirandello). ...
Leggi Tutto
squacquerato
(ant. squaccherato) agg. [der. di squacquera]. – 1. ant. Molliccio, privo di densità e consistenza. 2. non com. Sgraziato, sguaiato: le risa erano prorotte squacquerate (Pirandello). ◆ Avv. [...] squacquerataménte (ant. squaccherataménte), sgangheratamente, a bocca spalancata: il maestro Scimmione rideva sì squaccheratamente, che tutti i denti gli si sarebber potuti trarre (Boccaccio) ...
Leggi Tutto
rantolare
v. intr. [etimo incerto] (io ràntolo, ecc.; aus. avere). – Mandare rantoli: il moribondo rantolava affannosamente, debolmente, pietosamente; lo trovarono per terra che rantolava chi sa da quante [...] ore (Pirandello). ◆ Part. pres. rantolante, anche come agg.: l’investito rimase rantolante sul bordo della strada. ...
Leggi Tutto
atonia
atonìa s. f. [dal gr. ἀτονία; v. atono]. – 1. In linguistica, mancanza di tono, di accento; posizione atona di una vocale o sillaba. 2. In medicina, mancanza o perdita del tono muscolare per effetto [...] (difetti d’innervazione, alterazioni anatomiche o funzionali di organi a struttura muscolare). 3. fig., letter. Fiacchezza; inerzia indolente e apatica: col capo abbandonato sulla spalliera dell’ampia poltrona, ... in un’a. invincibile (Pirandello). ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...