dicembrino
(o decembrino) agg. [der. di dicembre], letter. – Del mese di dicembre: nella tristezza brumosa della sera decembrina (Pirandello). ...
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raggricciare
(meno com. raggricchiare) v. intr. [comp. di r- e aggricciare, aggricchiare] (io raggrìccio o raggrìcchio, ecc.; aus. essere), letter. – Rannicchiarsi, contrarsi, restringersi insieme: la [...] (Bacchelli). Più spesso con la particella pron.: voltò le spalle alla moglie e si raggricchiò anche lui da fianco, per dormire (Pirandello); a ogni sibilo che s’avvicina, ci si rintana, ci si raggriccia e la trincea non sembra mai abbastanza salda e ...
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raggrinchiare
v. tr. [alteraz. di raggricciare, incrociato con granchio] (io raggrìnchio, ecc.), non com. – Restringere in sé, contrarre, e, nell’intr. pron., contrarsi, rattrappirsi. ◆ Part. pass. raggrinchiato, [...] anche come agg.: un braccio era aderente al corpo; l’altro, un po’ sospeso, con la mano raggrinchiata e un dito, l’indice, ancora nell’atto di tirare (Pirandello). ...
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chiurlo
s. m. [voce onomatopeica, dal grido chiù dell’uccello]. – 1. Uccello della famiglia caradridi (Numenius arquata), detto anche ch. maggiore, comune in Italia, lungo anche una settantina di centimetri, [...] maggiore, il mignattaio e l’assiolo; di quest’ultimo anche il grido: il chiurlo lontano d’un assiolo (Pirandello). 3. fig., pop. tosc. Uomo sciocco, grullo: coloro erano ... naturalmente ch. e ignorantissimi (Magalotti). 4. Specie di caccia ...
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raggruzzolare
v. tr. [der. di gruzzolo, col pref. ra-] (io raggrùzzolo, ecc.), non com. – Mettere insieme formando un gruzzolo: ha raggruzzolato un bel po’ di quattrini; quell’appezzamento comperato [...] col denaro ch’era riuscito a r. laggiù (Pirandello). Più genericam., di piccole cose, mettere insieme, raccogliere, raggranellare: basta s’i’ raggruzzolo Sotto la mensa tua qualche minuzzolo (Poliziano). ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] , avversi alle riforme o alle innovazioni: s’è imparentato con una famiglia cattolica n. tra le più nere (Pirandello). b. Appartenente o relativo a organizzazioni fasciste (in quanto caratterizzate dall’adozione della camicia nera): le brigate n ...
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caruso
caruṡo s. m. [propr. carusu, in origine «tosato»: forse lat. cariosus «cariato», poi «liscio, calvo»]. – Voce merid. che significa ragazzo; in Sicilia, il garzone salariato fisso, per lo più ragazzo, [...] occupato specialmente per la custodia di animali, in lavori agricoli, nelle miniere di zolfo, ecc.: i c. buttano giù il carico dalle spalle peste e scorticate (Pirandello). ...
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scacciapensieri
scacciapensièri s. m. [comp. di scacciare e pensiero]. – 1. non com. Tutto ciò che serve di distrazione; passatempo, svago: La caccia è proprio uno s. (Lasca). 2. Specie di strumento [...] in Sicilia (dove è chiamato, con termine dialettale, marranzano); si suona facendo vibrare con un dito la laminetta, mentre la cavità orale fa da cassa di risonanza: cantiamo tutti a coro! Tu Fillicò, suona lo scacciapensieri (Pirandello). ...
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succhioso
succhióso agg. [der. di succhiare], raro. – Che è adatto a succhiare, che è atteggiato al gesto di succhiare: ci sono, di questi giorni, certe buone albicocche ... si spaccano a metà: si premono [...] con due dita, per lungo, come due labbra succhiose (Pirandello). ...
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ragna
s. f. [lat. aranea «ragno, ragnatela»; v. ragno]. – 1. a. ant. Ragno: O folle Aragne, sì vedea io te Già mezza ragna (Dante), già parzialmente trasformata in ragno. b. Ragnatela: Come ragne fra [...] si fa la r. (Dante); la mia foga proveniva anche dal desiderio di sfondare la trista r. ordita da quel laido vecchio (Pirandello). b. Nell’attrezzatura navale del passato, specie di rete disposta a proravia delle coffe per impedire l’usura delle vele ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...