scappellata
s. f. [der. di scappellare]. – Saluto deferente e cerimonioso, fatto levandosi con largo e lento gesto il cappello: come vi vede passare, chi si scosta di qua, chi si scosta di là, sorrisi, [...] scappellate, riverenze (Pirandello). ...
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fragorio
fragorìo s. m. [der. di fragore], non com. – Fragore prolungato: il f. delle onde; ne sentivo per tutta la riviera il f. [del mare] (Pirandello). Con uso fig.: or dov’è il grido De’ nostri avi [...] famosi, e il grande impero Di quella Roma, e l’armi, e il fragorio Che n’andò per la terra e l’oceàno? (Leopardi) ...
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procacita
procacità s. f. [dal lat. procacĭtas -atis, der. di procax -acis «procace»]. – 1. letter. Insolenza, audacia, sfrontatezza: al tutto modera a questa tua lingua e procacità (L. B. Alberti). [...] nell’atteggiamento: p. di forme, di movenze; quel vitino snello da cui si slanciava con irresistibile fascino la voluttuosa p. del seno e dei fianchi (Pirandello); quelle lodi orgiastiche alla p. della futura nipote lo offesero (Tomasi di Lampedusa). ...
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biscottino
s. m. [dim. di biscotto]. – 1. Piccolo biscotto; ma è usato per lo più senza vero valore dim. (nei sign. 2 e 4 della voce): inzuppare un b. nel liquore; correva a dargli schiaffetti su le [...] guancie, biscottini sul naso (Pirandello). 2. estens. Nome di una speciale bielletta che nei veicoli assicura il collegamento a snodo tra l’estremità della foglia maestra e il telaio, per consentire alla molla a balestra di variare la sua lunghezza ...
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rovinio
rovinìo s. m. [der. di rovinare]. – 1. a. Un rovinare continuato, oppure molto violento e rumoroso, di cose che cadono crollando, franando, disfacendosi: il campanile crollò con un gran rovinìo. [...] sentì nella stanza accanto come un r. di piatti; Il rombazzo, il frastuono, il rovinìo (Parini). 2. non com. Rovina, crollo, in senso fig.: qual r. era sopravvenuto in Sicilia di tutte le illusioni ... con cui s’era accesa alla rivolta! (Pirandello). ...
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proclive
agg. [dal lat. proclivis, comp. di pro-1 «in avanti» e clivus «pendìo»], letter. – Che inclina, che è naturalmente disposto a un certo comportamento: esser p. all’indulgenza, a lasciar correre; [...] aveva sperimentato sua moglie ... non molto p. all’amore (Pirandello); anche con riferimento a comportamenti considerati riprovevoli: esser p. al vizio del bere, alla maldicenza, al turpiloquio. ...
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trabacca
s. f. [der. del lat. mediev. trabum «tenda» (di origine germ.), con influenza di baracca; altri suppone una derivazione dall’arabo ṭabaqa «tettoia, tavolato»], letter. – Baracca, tenda, padiglione [...] capitolino, innalzato con trabacche per far scena (Rovani); la scimmia ... se ne stava arrampicata su la t. del letto, ch’era il suo posto preferito (Pirandello); popolo semovente tra ombrelloni, tende, palconi, trabacche, bancarelle (A. Baldini). ...
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sbirciare
v. tr. [etimo incerto] (io sbìrcio, ecc.). – 1. non com. Guardare attentamente, socchiudendo gli occhi per acuire la vista o per concentrarla su un determinato punto o particolare; per estens., [...] guardare minuziosamente, squadrare: s. qualcuno da capo a piedi; strizzava gli occhi, contraeva tutta la faccia per sbirciarmi (Pirandello). 2. fam. Guardare con la coda dell’occhio, per osservare senza farsi notare: s. la traduzione del compagno di ...
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assegnamento
assegnaménto s. m. [der. di assegnare]. – 1. a. Atto di assegnare, assegnazione: a. di un premio, di una pensione; a. di una somma a favore delle opere pie. In senso concr., ant., assegno [...] (di una somma), rendita fissa, entrata, provento: è rimasta povera e senza assegnamenti (Pirandello); non so se le circostanze della famiglia permetteranno a Lei di farmi un piccolo a. di dodici scudi il mese (Leopardi). b. ant. Interesse, fondo o ...
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pollare
v. intr. [lat. pŭllare «germogliare» der. di pullus «piccolo nato d’animale; germoglio»] (io póllo, ecc.; non usato nei tempi comp.), ant. – Rampollare, germogliare; più spesso, scaturire, zampillare, [...] riferito all’acqua o ad altro liquido; sgorgare: fissava con gli occhi socchiusi la fiamma e grosse lagrime allora gli pollavano dalle palpebre (Pirandello). ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...