improperio
impropèrio s. m. [dal lat. tardo improperium, der. di improperare: v. la voce prec.]. – 1. Propr., rimprovero; in questa accezione, è usato soltanto nel linguaggio eccles., al plur., gli improperî [...] villania: coprire, caricare di improperî; una lettera piena di improperî. In qualche uso region., si ha anche un plur. femm.: di’ insomma, a le mie spalle, tutte le improperie, tutte le infamie, tutti i vituperi che ti vengono in bocca (Pirandello). ...
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versione
versióne s. f. [dal lat. mediev. versio-onis, der. di vertĕre «volgere, mutare», part. pass. versus; il sign. 3 è un calco semantico del fr. version]. – 1. Rivolgimento. Con questo sign. etimologico [...] rispetto alla forma d’origine. Raro con riferimento a opere letterarie o artistiche (la v. teatrale di alcune novelle di Pirandello; le due v. del dipinto «La vergine delle rocce» di Leonardo), è com. per indicare l’adattamento di un’opera ...
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guardaspalle
s. m. [comp. di guarda- e spalla], invar. – 1. (anche, raro, s. f.) Guardia del corpo: i g. di un ricco industriale; il ministro con i suoi guardaspalle. 2. region. Scialle: erano venute [...] con gli abiti di seta sgargianti ... e i “guardaspalle” di raso, a pizzo, con la frangia fino a terra (Pirandello). 3. Nome dato un tempo in marina ai cavetti d’acciaio che venivano talvolta tesati tra gli amantigli dei pennoni più alti per dare un ...
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taumaturgo
s. m. (f. -a) [dal gr. ϑαυματουργός, comp. di ϑαῦμα -ατος «prodigio» e ἔργον «opera»] (pl. m. -ghi, meno com. -gi). – Chi opera, o è ritenuto in grado di operare, miracoli: essere, proclamarsi, [...] essere creduto un t.; io non faccio miracoli, perché sono un medico e non un t., io (Pirandello); con funzione appositiva: un santo t.; sant’Antonio taumaturgo. ...
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artigliato
agg. [der. di artiglio]. – Fornito di artigli: zampe a.; disposto a guisa di artigli: due piedi a., come veggiamo che a’ dragoni si dipingono (Boccaccio); serrò le mani a. accanto al volto [...] contratto (Pirandello). ...
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prevenuto
agg. e s. m. [part. pass. di prevenire, che ricalca gli usi del fr. prévenu]. – 1. agg. Di persona (o di una collettività di persone) che è sfavorevolemente orientata, mal disposta verso qualcuno [...] fischi di disapprovazione; il signor colonnello, mal p. contro gli abitanti dell’isola, non avrebbe voluto accondiscendere a quelle nozze (Pirandello). 2. s. m. (f. -a) Nel linguaggio forense del passato, persona imputata o sospettata di un reato: si ...
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necroscopo
necròscopo s. m. [der. di necroscopia], raro. – Il medico che esamina il cadavere, sia per confermare l’avvenuta morte, sia per accertarne, mediante autopsia, le cause; anche in funzione appositiva: [...] c’è dentro il pretore e un medico n. (Pirandello). ...
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acerbita
acerbità s. f. [dal lat. acerbĭtas -atis]. – Qualità e sapore di frutto acerbo. Più frequente in senso fig., asprezza, durezza, ruvidezza: l’a. delle sue parole, l’a. della sorte, della punizione; [...] la raffinata eleganza dell’abito ... accresceva una certa ispida a. campagnuola (Pirandello). ...
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tavano
agg. e s. m. [lat. tabanus: v. tafano]. – Forma merid. (ma anche, localmente, settentr.) per tafano, soprattutto nella locuz. mosca tavana: [la ragazza] s’appiccica, come una mosca t., a una coppia [...] di sposi novelli (Pirandello). ...
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prototipo
protòtipo s. m. [dal gr. πρωτότυπος, comp. di πρωτο- «proto-» e τύπος: v. tipo]. – 1. Primo esemplare, modello originale di una serie di realizzazioni successive (spec. con riferimento a congegni [...] in grado tale da risultare particolarmente rappresentativo di quella categoria: lo considero il p. delle persone oneste; ti presento il p. dei mariti fedeli (Pirandello); ma anche, essere il p. dei distratti, degli imbroglioni, degli imbecilli, ecc. ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...