scoposo
scopóso agg. [der. di scopa], letter. raro. – Setoloso, ruvido, simile a fusti di erica e d’altre piante con cui si fanno le scope: vecchio abito lungo, che ... gli dava l’aspetto d’un pastore [...] evangelico ..., con la zazzera s. sulle spallucce aggobbite (Pirandello). ...
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impostatura
s. f. [der. di impostare1]. – 1. L’atto o il modo d’impostare o d’essere impostato: i. di un arco; nel canto, i. (o impostazione) della voce, la sistemazione dei muscoli della laringe nel [...] ., registrazione di una somma, di un conto nei libri contabili (sinon. di allibramento). 2. non com. Modo di atteggiare la persona: oltre alla bella presenza, alle garbate maniere, a quella sua i. d’elegante signore, non aveva più nulla (Pirandello). ...
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vermicare
v. intr. [der. di verme] (io vèrmico, tu vèrmichi, ecc.; aus. avere), non com. – Brulicare di vermi: quella carne è marcia, guarda come vermica; in senso fig.: occhi chiari, verdastri, impudenti, [...] in cui tutti i vizii pareva vermicassero (Pirandello). ...
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saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di [...] introduzione è popolarmente attribuita ai Saraceni: immaginare un profondo bosco d’olivi saraceni e poi distese di verdissimi vigneti (Pirandello); al carraio che risale Il colle nitido di luna, lento Tra il murmure d’ulivi saraceni (Quasimodo). 3. s ...
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strepere
strèpere v. intr. [dal lat. strepĕre] (io strèpo, ecc.; non usati il part. pass. e i tempi comp.), letter. – Fare strepito, rumoreggiare: quatte quatte nelle placide acque Strepono or qua, le [...] vecchie rane, or là (Pascoli); trombe d’automobili ... streperanno tra la confusione delle vie affollate (Pirandello); sostantivato: tanto frustò che il bestiame si mise in corsa, con quel correre greve e sbandato e sballottato dei bovini, con grande ...
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toffo
tóffo s. m. [lat. tōfus, tōphus, propriam. «tufo» (v. anche tufo)]. – Forma presente in alcuni dialetti merid., anche con varianti (cfr. tófo), sia con il sign. più diffuso di «tufo» sia con altri [...] e toffo «zolla di terra», come nell’esempio che segue: si rizza inferocito, ghermisce un toffo di terra e lo scaglia in faccia a Cinci, che ne resta accecato e con quel senso d’umido in bocca che più gli sa di sfregio e l’imbestialisce (Pirandello). ...
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scordare2
scordare2 v. tr. [tratto da accordare, con sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a a-1] (io scòrdo, ecc.). – 1. Accordare le corde di uno strumento con intonazione diversa dalla normale (v. [...] scordatura). 2. Come intr. pron., perdere l’accordatura: sonando, il pianoforte si scorda (Pirandello). ◆ Part. pass. scordato, anche come agg., che ha perso l’accordatura: un vecchio piano scordato; non senti com’è scordato il tuo violino?; per ...
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ansa
s. f. [dal lat. ansa]. – 1. Manico ricurvo di anfora o d’altro vaso: vaso a una, a due, a quattro anse; a. a presa, semplice sporgenza convessa, orizzontale, in prossimità dell’orlo; a. lunate o [...] o il pretesto: non capisce che, facendo così, dà più ansa a colui da insuperbire e da far peggio il tiranno? (Pirandello); meno com., perdere l’a., perdere l’occasione, e prendere a., cogliere il pretesto e anche prendere ardire. 3. estens. a ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), [...] ; meno com. riferito alla barba, piuttosto corta e bipartita: un bel giovine biondo, coi capelli lunghi e la barbetta alla n. (Pirandello). 2. Come s. m. pl., antico nome dei cristiani in genere (v. nazareo), e anche nome dei membri di alcune sette ...
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bile
s. f. [dal lat. bilis]. – 1. Liquido giallo più o meno scuro, vischioso e filante, di sapore amaro, prodotto dal fegato e costituito da un miscuglio di numerose sostanze, tra le quali gli acidi, [...] ippocratiche degli umori): sentirsi rodere dalla b.; muovere la b., eccitare lo sdegno, l’ira; mangiare b., sputare b., crepare dalla b. (espressioni fam. enfatiche), arrabbiarsi. Raro il plur.: certe bili ci piglio, solo a vederlo! (Pirandello). ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...