rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei [...] detenere, essere la maglia rosa. b. Legni r. (o di r.), quelli forniti dal fusto, dai rami e talora dalle radici di varie piante, i quali per il colore o l’odore ricordano la tinta o il profumo delle rose; i principali legni rosa sono: il legno rosa ...
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legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi [...] . nefritico (v. nefritico); l. porpora (v. porpora); l. quassio (v. quassia); l. rosso, nome di varî legni di piante leguminose, originarie dell’America Merid., che contengono una sostanza colorante rossa (la brasilina), e da cui si ricavano estratti ...
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coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: [...] le radici nell’acqua, anziché nel terreno, con opportuna aggiunta di sali minerali. b. Terreno coltivato, o l’insieme delle piante coltivate: la grandine ha recato notevoli danni alle colture. 2. a. Allevamento di piccoli animali e insetti utili: la ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] di S. Maria del Fiore al suo duomo. b. Di uso com. la locuz. (essere) in fiore, riferita, in senso proprio, alle piante nel tempo della fioritura: i mandorli sono già in f.; un campo di baccelli in f.; in senso fig., (essere) fiorente, prosperoso ...
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vegetare
v. intr. [dal lat. vegetare «rinforzare, incoraggiare, vivificare» (der. di vegĕtus «vegeto»), e nel lat. tardo «crescere»] (io vègeto, ecc.; aus. avere). – Vivere, crescere e svilupparsi, detto [...] di un anno immobilizzato e senza coscienza. ◆ Part. pres. e agg. vegetante, che vegeta; sostantivato al plur. (poet.), i vegetali, le piante: la notte ... suora de la morte Un aspetto indistinto, un sol volto Al suolo, ai vegetanti, a gli animali, Ai ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee [...] g., a ognuno manca qualcosa e spesso la fortuna càpita a chi non sa o non può sfruttarla. 2. Per estens., nome di piante e frutti di altri generi di graminacee: a. Grano turco, o più comunem. granturco (v.). b. Grano saraceno o gran saraceno, nome di ...
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roṡéto s. m. [dal lat. rosetum, der. di rosa «ròsa»]. – Complesso di piante di rose; giardino, luogo dove crescono molte piante di rose: una villa ornata da un bellissimo r.; odoriferi r. (Sannazzaro). ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] latino), complesso di elementi istologici diversi che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori vivi (cellule e tubi cribrosi) insieme con cellule parenchimatiche ...
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promìscuo agg. [dal lat. promiscuus, der. del tema di miscere «mescolare»]. – 1. Misto, indistinto, costituito dalla mescolanza di cose diverse: società p., formata da persone diverse per condizione o [...] sostenere parti sia comiche sia drammatiche. In agraria, coltura p., quella che in un dato appezzamento comprende sia piante legnose sia piante erbacee. 2. In grammatica, nomi di genere p., sostantivi che pur avendo grammaticalmente un solo genere (o ...
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selvaggio
1. MAPPA SELVAGGIO deriva, attraverso il francese, da una parola latina che significava ‘bosco, luogo incolto’, in cui crescono piante non coltivate. A partire dal significato di ‘non coltivato’, [...] la parola, in italiano, è passata dal qualificare le piante spontanee a definire il terreno coperto di bosco e a riferirsi agli animali non domestici che vi dimorano allo stato selvatico e, infine, alle persone che vivono o sono abituate a vivere ...
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MEDICINALI, PIANTE
Fabrizio CORTESI
Con questo nome, e anche con quello di officinali (da officina "farmacia"), s'indicano quei vegetali usati in terapia e che furono anche chiamati col nome di semplici.
L'uso delle piante officinali è antichissimo;...
(o insettivore) Piante in grado di catturare insetti o altri piccoli animali e di ricavarne sostanze organiche azotate. Sono note circa 500 specie, tutte Angiosperme, appartenenti alle famiglie Cefalotacee, Droseracee, Lentibulariacee, Nepentacee...