obliquo
oblìquo (ant. obblìquo, oblico) agg. [dal lat. obliquus]. – 1. a. In matematica, di ente geometrico che non sia né parallelo né perpendicolare a un altro ente geometrico: due rette o. tra loro; [...] non parallela al margine; Videro da man manca i due compagni Tener sentiero o. (Caro); L’oblico cerchio che i pianeti porta (Dante), il cerchio zodiacale, perché obliquo rispetto all’asse della Terra; cuore o., nel linguaggio medico, la posizione del ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] 1. c. In astrologia, termini, le cinque areole in cui si divideva ciascuno dei segni dello zodiaco ospitanti i 5 pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno), dalla cui disposizione e configurazione dipendeva l’oroscopo. 2. a. Con riferimento al ...
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meteorite
s. f. o m. [der. di meteora]. – Nome generico delle meteore che raggiungono la superficie della Terra (o di altri pianeti), costituite prevalentemente da materiali silicatici e leghe ferro-nichel, [...] e classificate, a seconda delle proporzioni in cui tali costituenti compaiono, in aeroliti, sideroliti, sideriti (v. le singole voci). Nelle meteoriti sono inoltre presenti elementi nativi, ossidi, solfuri, ...
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semisestile
s. m. [comp. di semi- e sestile (nel
sign. astrologico)]. – In astrologia, aspetto planetario di due pianeti che presentano una differenza di longitudine di 30°; era considerato benigno nell’oroscopo. ...
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zodiaco
żodìaco (o Żodìaco) s. m. [dal lat. zodiăcus, gr. ζῳδιακός (der. di ζῴδιον «figura, segno celeste», che è propr. il dim. di ζῷον «animale», e poi «immagine, figura»), sottint. κύκλος: propr. [...] da due cerchi paralleli a questa e distanti da essa uno 9° a nord e uno 9° a sud, entro la quale si muovono i pianeti e la Luna, e che il Sole percorre in 12 mesi. Nell’antichità greca la fascia dello zodiaco era divisa in 12 parti di 30° ciascuna ...
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apparenza
apparènza s. f. [dal lat. tardo apparentia, der. di apparere «apparire»]. – 1. Ciò che appare, che si mostra alla vista; quindi aspetto, e anche contegno, comportamento esteriore: giovane di [...] dall’a., direi che si vogliono bene; a. degli astri, in astronomia, l’aspetto che gli astri, e in partic. i pianeti, mostrano all’osservazione telescopica. Non com., appariscenza: stoffa di molta a.; uomini di non molto ingegno, bensì di molta a ...
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fionda
fiónda s. f. [lat. *flŭnda, da fundŭla, dim. di funda «fionda»]. – 1. Arma da lancio o da getto, di larga diffusione tra le popolazioni primitive fin dai tempi antichi (ma ancora usata nel sec. [...] accelerare veicoli spaziali, consistente nel dirigerli verso un pianeta in «caduta controllata» nel campo gravitazionale di esso proposta nel 1966 dal fisico G. Colombo (1920-1984), si è ricorsi spesso per le missioni verso i pianeti solari esterni. ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] di questo strumento; a che u. serve questo macchinario? Quindi, talvolta, scopo, fine: s’immaginavano che le stelle e i pianeti fossero, come dire, moccoli da lanterna piantati lassù nell’alto a uso di far lume alle signorie loro (Leopardi), per far ...
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invano
(non com. 'in vano') avv. [lat. tardo in vanum (dall’agg. vanus «vano, vuoto, inutile»), diffuso soprattutto attraverso il primo comandamento: Non assumes nomen Domini Dei tui in vanum (Esodo [...] Dante), se il cerchio zodiacale non fosse obliquo, rispetto all’equatore, andrebbe perduta gran parte dei benefici influssi che il Sole e i pianeti esercitano sulla Terra. Con uso e sign. simile, le locuz., ormai poco com., riuscire e tornare invano. ...
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opposizione
oppoṡizióne s. f. [dal lat. oppositio -onis, der. di opponĕre «opporre», part. pass. opposĭtus]. – 1. a. non com. L’atto di opporre: l’o. di fronte all’avanzata nemica, di un argine alla [...] diametralmente opposta (per es., i due poli). b. In astronomia, configurazione celeste per cui un astro (Luna, pianeti superiori) e il Sole hanno longitudini celesti geocentriche che differiscono di 180°, ossia hanno posizioni diametralmente opposte ...
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Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente designa un corpo opaco che riceve luce...
PIANETI (πλανητὰ [ἄστρα], πλανώμενοι [ἀστέρες], πλάνητες, πλανῆται, planetae, errantes stellae, ecc.)
H. G. Gundel
Sono corpi celesti che nel loro aspetto esterno sono simili alle stelle fisse e come queste partecipano del moto apparente del...