accusare
accuṡare v. tr. [dal lat. accusare, der. di causa «causa» con il pref. ad- (cfr. scusare)]. – 1. Attribuire una colpa, muovere un’accusa: nelle note informative, il direttore lo accusava di [...] non ha commesso. Poet., inveire contro, maledire: Ivi accusando il fugitivo raggio, A le lagrime triste allargai ’l freno (Petrarca); E l’immonda [upupa] accusar col luttuoso Singulto i rai, di che son pie le stelle Alle obbliate sepolture (Foscolo ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] , e in partic. pietra tombale, sepolcro: Ite, rime dolenti, al duro sasso Che ’l mio caro tesoro in terra asconde (Petrarca); Non sempre i s. sepolcrali a’ templi Fean pavimento (Foscolo); o, anche, monumento marmoreo: non sorgea dentro a tue mura ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] comporta conseguenze negative: Ché ’l furor de lassù, gente ritrosa, Vincerne d’intelletto, Peccato è nostro, e non natural cosa (Petrarca), è colpa nostra e non un fatto naturale che la barbarie nordica superi noi d’intelligenza; acciò che in parte ...
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spesso2
spésso2 avv. [uso avverbiale dell’agg. spesso1, sviluppatosi già alle origini della nostra lingua]. – Frequentemente, ripetutamente, molte volte: Quanto in femmina foco d’amor dura, Se l’occhio [...] o ’l tatto spesso non l’accende (Dante); E spesso tremo e spesso impallidisco (Petrarca); lo incontro s.; ci vediamo molto s.; sono cose che accadono s., molto s., troppo s.; è un controllo che va ripetuto s.; al cinema, a causa della mia vista, ci ...
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tenebroso
tenebróso agg. [dal lat. tenebrosus, der. di tenĕbrae «tenebre»]. – Pieno di tenebre, avvolto nelle tenebre: un antro t.; notte t.; Grandine grossa, acqua tinta e neve Per l’aere tenebroso [...] si riversa (Dante); non so fare schermi Di luoghi t., o d’ore tarde (Petrarca); lo fece porre ... Nel t. fondo d’una torre (Ariosto). In senso fig., che avviene o si svolge nel mistero, nel segreto più assoluto: t. macchinazioni; mi tormenta il ...
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spetrare
v. tr. [der. di pietra, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spètro, ecc.), ant. o letter. – 1. Far perdere la propria durezza; per lo più in senso fig., rendere più comprensivo e mite, intenerire, [...] e di insensibilità in precedenza assunto: Figlio, ti spetri? Il tuo dolore è sciolto? (D’Annunzio); raro e poet., con valore rifl., liberarsi, disincantarsi: E con quanta fatica oggi mi spetro de l’errore, ov’io stesso m’era involto (Petrarca). ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] considerare, stimare; con un predicato dell’oggetto: e vederete come Tien caro altrui che [= chi] tien sé così vile (Petrarca); per vedervi sol ridere un tratto Sarei contento esser tenuto matto (Poliziano); si maravigliassero che i loro doni fossero ...
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scosso
scòsso agg. [part. pass. di scuotere, lat. excŭssus, part. pass. di excŭtĕre «scuotere»]. – 1. Che ha subìto una forte scossa psichica o economica, e ne è rimasto menomato, turbato o danneggiato: [...] ad animali da soma o da tiro privi di carico: cavallo s., senza cavaliere; muli s., senza il carico. Con uso fig., poet.: i nervi e l’ossa Mi volse in dura selce; e così scossa Voce rimasi de l’antiche some (Petrarca), rimasi voce priva del corpo. ...
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tenero
tènero agg. [lat. tĕner -a -um]. – 1. Non duro, o meno duro, meno consistente dell’ordinario: a. Riferito a materiali e a prodotti che si lasciano tagliare, tritare e lavorare facilmente: legno [...] e friabile. c. raro. Che non ha molta coesione: Qualor t. neve per li colli Dal sol percossa veggio di lontano (Petrarca), la neve soffice contrapposta al duro ghiaccio; Come si volgon per t. nube Due archi paralelli e concolori (Dante), qui nel sign ...
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pece
péce s. f. [lat. pix pĭcis]. – 1. Sostanza semisolida appiccicosa o solida che si rammollisce facilmente al calore, ottenuta come residuo della distillazione dei catrami a loro volta ricavati dalla [...] calava tra certi nuvolacci di pece (Carducci); tenace, appiccicaticcio come la pece. Raro e letter. con il sign. di colpa, difetto, vizio morale: Che tutti siàn macchiati d’una pece (Petrarca); restare preso, invischiato nella p. della seduzione. ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.