merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] , per colpa»: Or par, non so per che stelle maligne, Che ’l cielo in odio n’aggia: Vostra m., cui tanto si commise (Petrarca). 3. Dal senso di «grazia» si sviluppano anche i sign. seguenti: a. Fortuna, caso fortunato: fu gran m. se poté aver salva la ...
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mercede
mercéde (ant. merzéde) s. f. [lat. merces -ēdis, der. di merx mercis «merce»]. – 1. a. Ciò che si dà a una persona come compenso per un lavoro o corrispettivo per una prestazione; è vocabolo [...] Dante). 3. ant. Pietà, grazia: quanto più ’l tuo aiuto mi bisogna Per dimandar mercede, allor ti stai Sempre più fredda (Petrarca); domandare, gridare m., invocare pietà. Vostra m., sua m., e sim., per vostra, per sua grazia o bontà: Voi mi chiamaste ...
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quadrello
quadrèllo s. m. [der. di quadro1, con suffisso dim.]. – 1. Piccolo riquadro; più com., piccolo oggetto o elemento di forma più o meno quadrata o quadrangolare. In partic.: a. Mattonella quadrata [...] (Poliziano). In questo sign., il plur. è sempre le quadrella: Amor l’aurate sue quadrella Spenda in me tutte (Petrarca); Di dardi, di saette e di quadrella Non fo menzioni (Boccaccio). 4. Gabbia quadrangolare usata nell’uccellagione per tenervi ...
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algere
àlgere v. intr. [dal lat. algēre] (usato solo nel pass. rem. alsi), poet. ant. – Sentire gran freddo, gelare: L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse (Petrarca). V. anche algente. ...
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ne3
ne3 ‹né› pron. [lat. nos «noi»]. – Ant. o poet. per ci in funzione di compl. ogg. e di compl. di termine: A tutto ciò che potrà dilettarne (Dante); Se da le proprie mani Questo n’avene (Petrarca), [...] ci accade; alle belle contrade Qual ne venne straniero a far guerra? (Manzoni) ...
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turba1
turba1 s. f. [dal lat. turba, propr. «agitazione, disordine», che è prob. dal gr. τύρβη]. – Moltitudine di gente, per lo più accozzata insieme in modo disordinato: una t. di oziosi, d’importuni, [...] Che Tagliamento e Adice richiude (Dante), la popolazione della Marca Trevigiana; quindi, volgo: la t. al vil guadagno intesa (Petrarca). In altri casi invece il senso spreg. manca, spec. al plur. e in riferimenti alla predicazione di Cristo: Gesù ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] mesi; estens., letter., finire, non esservi più, venire a mancare: Lasso, così m’è scorso Lo mio dolce soccorso (Petrarca). e. non com. Sinon. generico di correre, sia nel senso di attraversare uno spazio: i tuoni scoppiati con istrepito repentino ...
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preterizione
preterizióne s. f. [dal lat. tardo praeteritio -onis, der. di praeterire «preterire»]. – L’atto, il fatto di preterire, cioè di omettere, tralasciare qualcosa. Il termine è usato soprattutto [...] nel momento stesso in cui invece la si nomina, dandole così maggiore rilievo: come, per es., nella canzone All’Italia del Petrarca, vv. 49 e segg.: «Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l’erbe sanguigne Di lor vene ...»; e, nel linguaggio com ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] noi; mancò p. che non finisse sotto il treno; al suon de’ detti sì pietosi e casti Poco mancò ch’io non rimasi in cielo (Petrarca); con lo stesso sign. la locuz. ant. poco men che (Orlando si sdegnò con Carlo Magno, E p. men che quivi non l’uccise ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi [...] Settecento e l’Ottocento), presenta tuttavia analogie con alcuni dei suoi caratteri fondamentali: il r. di Virgilio, del Petrarca, di Shakespeare, della favolistica indiana, dei poeti della negritudine. 2. fig. a. Atteggiamento e comportamento di un ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.