virile
agg. [dal lat. virilis, der. di vir «uomo» (in quanto maschio e adulto)]. – 1. Di uomo, dell’uomo: Tanto il loro nome sorgeria, che forse Viril fama a tal grado unqua non sorse (Ariosto). In partic.: [...] uomo che sia nella pienezza delle energie fisiche e morali, forte, sicuro, coraggioso: Vidi Anassarco intrepido e virile (Petrarca); Né poi viril pensiero in voi germoglia (Poliziano); comportamento v., contegno v.; sopportare un dolore con animo v ...
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odorifero
odorìfero agg. [dal lat. odorĭfer -ĕri, comp. di odor -oris «odore» e -fer «-fero»]. – Che contiene sostanze odoranti, che manda odore (è in genere sinon., scient. o letter., di odoroso): balsamo [...] o.; emanazioni o.; l’o. rosa (Iacopone); Ove l’aura si sente D’un fresco et o. laureto (Petrarca); portando nelle mani chi fiori, chi erbe o. (Boccaccio); fosca intorno le crescea la selva D’ontani e d’o. cipressi (Pascoli). In biologia, sostanza o., ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] à Du Périer, 1607); con uso assol.: Né so che s. mi si desse il cielo Quando novellamente io venni in terra (Petrarca). Nell’uso ant., più genericam., tempo: non sapendo fra me stesso stimare quanto stato fusse lo s. ch’io sotterra dimorato era ...
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guaio
guàio s. m. [dal germ. *wai]. – 1. ant. o letter. Acuto lamento: trarre, mettere, emettere guai; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); gli parve udire un [...] è più com. il plur.: ho anch’io i miei g.; sono g. serî, credimi; i miei guai Nel comune dolor s’incominciaro (Petrarca); Ove fortuna il mena aspra di guai (Foscolo); soprattutto frequenti le locuz. essere nei g., in un mare di g., e mettere nei g ...
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mercare1
mercare1 v. intr. e tr. [dal lat. mercari, der. di merx mercis «merce»] (io mèrco, tu mèrchi, ecc.), ant. – 1. intr. (aus. avere) Mercanteggiare, attendere ai traffici: Tal fatto è fiorentino [...] qualche cosa: Ivi menzogne a vil pregio si mercano (Poliziano); fig., procurarsi: Pur lagrime e sospiri e dolor merco (Petrarca). ◆ Part. pass. mercato, anche come agg., nel senso di fatto oggetto di commercio, comprato: un idol vano Van profumando ...
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desire
deṡire (o deṡiro; anche diṡire o diṡiro) s. m. [dal provenz. ant. dezire], poet. ant. – Desiderio: crescer sento ’l mio ardente desiro (Petrarca); con passo vagante, Fra tema e desire, s’avanza [...] e ristà (Manzoni) ...
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paventare
v. intr. e tr. [lat. *paventare, der. di pavens -entis, part. pres. di pavere «temere, aver paura»] (io pavènto, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Aver paura, sentirsi intimorito: come verrò, [...] con passione mia cognata? (Goldoni). c. Come trans., indicando la cosa che si teme: Non come soglio il folgorar pavento (Petrarca), non ho, come son solito avere, timore dei fulmini; s’altri è sì procace Ch’osi rider di te, costui paventi ...
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paventoso
paventóso agg. [der. di pavento], letter. – 1. Pieno di pavento, spaurito, timoroso: d’esto core ardendo [= ardente] Lei paventosa umilmente pascea (Dante); ancora nel vento della corsa Vive [...] l’anima vostra E seco mi trascina paventosa (D’Annunzio). 2. Con valore attivo, che mette paura, spaventoso: Il ciel ribomba al p. suono (Ariosto). ◆ Avv. paventosaménte, con pavento, con timore: paventosamente a dirlo ardisco (Petrarca). ...
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merce
mèrce s. f. [lat. merx mercis]. – 1. a. Ogni bene economico, in genere prodotto del lavoro umano, in quanto oggetto di contrattazione e di scambio: m. buona, pregiata, cattiva, scadente; m. conservabile, [...] raramente, che pochi possiedono. c. In usi poetici: qual segue lui [s. Domenico], com’el comanda, Discerner puoi che buone merce carca (Dante), accumula meriti per la vita eterna; Ella carca di ricca m. onesta (Petrarca), adorna di preziose virtù. ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.