scornare
v. tr. [der. di corno1, col pref. s- che, nelle varie accezioni, assume funzioni diverse] (io scòrno, ecc.). – 1. a. Rompere, recidere le corna o un corno; più com. nel rifl., rompersi le corna: [...] ti metti contro di lui ti scornerai; Sì ch’avendo le reti indarno tese, Il mio duro adversario se ne scorni (Petrarca). 2. assol. Dare cornate; colpire con le corna; cozzare, di animali: sta attento, quella capra scorna. ◆ Part. pass. scornato, anche ...
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mele
mèle s. m. – Variante poet. (e in qualche regione anche pop.) di miele: comandò che ... fosse al sole legato a un palo e unto di mele (Boccaccio); Pò far chiara la notte, oscuro il giorno, E ’l [...] mèl amaro et adolcir l’assenzio (Petrarca); de’ fior d’Alcina Più grazïoso distillava il mele (Foscolo); Né maraviglia fia se pino o quercia Suderà latte e mele (Leopardi). ...
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soggiogare
v. tr. [dal lat. subiugare «mettere sotto il giogo, assoggettare», comp. di sub «sotto» e iugum «giogo»] (io soggiógo, tu soggióghi, ecc.). – 1. Assoggettare, sottomettere; ridurre in potere [...] : Cesare soggiogò la Gallia, ma non riuscì a s. a Roma i Germani; Che vale a soggiogar gli altrui paesi ...? (Petrarca). Fig., dominare, sopraffare: lo soggiogava con la propria autorità, con la potenza del suo sguardo; l’amore decide di tutto il ...
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desiare
deṡïare (o diṡïare) v. tr. [der. di desio] (io desìo, ecc.), poet. – Desiderare: Con quella man che tanto desïai, M’asciuga li occhi (Petrarca). ◆ Part. pass. deṡïato (o disïato), anche come [...] agg.: Quando leggemmo il disïato riso Esser basciato da cotanto amante (Dante) ...
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guadagno
s. m. [der. di guadagnare]. – 1. Il fatto di guadagnare: cercare il g.; curarsi solo del g.; La gente nuova e i sùbiti g. (Dante); la turba al vil g. intesa (Petrarca); ant., dare, mettere a [...] guadagno, a usura; ant., femmina da guadagno, meretrice. 2. In senso concr., ciò che si guadagna; utile, profitto, vantaggio che si trae da un lavoro, da una prestazione, da un’impresa, ecc.: g. lauti, ...
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impressione
impressióne s. f. [dal lat. impressio -onis, der. di imprimĕre «imprimere», part. pass. impressus]. – 1. a. Atto ed effetto dell’imprimere, di lasciare cioè una traccia, un’impronta in un [...] ’altezza. 3. ant. Influsso dannoso esercitato dalle condizioni atmosferiche, e, più genericam., ogni forma di perturbazione atmosferica: i. meteorologiche; le i. dell’aria; Di queste impressïon l’aere disgombra (Petrarca). ◆ Dim. impressioncèlla. ...
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soggiorno
soggiórno s. m. [der. di soggiornare]. – 1. a. Il dimorare per un certo periodo di tempo in un luogo che non sia la propria abituale residenza, e per lo più a scopo turistico, di cura, per [...] ., dimora, residenza e sim.: Tempo verrà ancor forse Ch’a l’usato soggiorno Torni la fera bella e mansüeta (Petrarca); quest’angusta terra, Brevissimo s. de’ mortali (Chiabrera); e fig.: le strade, un indicibile spettacolo, un corso incessante di ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] almeno una volta te ne sia ricordato!; I’ che l’ésca amorosa al petto avea, Qual m. se di subito arsi? (Petrarca). b. Al plur., cose meravigliose: dir meraviglie di qualcuno, di qualche cosa, farne altissime lodi, dirne un gran bene; fare, operare ...
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vago1
vago1 agg. [dal lat. vagus «vagante, instabile; indeterminato»] (pl. m. -ghi). – 1. letter. o poet. Che vaga, che si muove, perché mobile o instabile: v. aurette; v. zefiro; tre fiate in van cinta [...] alzino il dito (Pascoli). Errante, vagante: Or vedi inseme l’un e l’altro polo, Le stelle v. e lor vïaggio torto (Petrarca); pensieri v.; la v. fantasia; anche di persone, o cose personificate, e di animali: Il nobil atto ... non tacque La vaga Fama ...
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verno2
vèrno2 s. m. [accorciamento di inverno], poet. – Inverno: Passa la nave mia colma d’oblio Per aspro mare, a mezza notte, il v. (Petrarca); tra gli antichi amici in caro loco Viver, temprando il [...] v. al proprio foco (T. Tasso); pria che l’erbe inaridisse il v. (Leopardi). Col sign. di freddo, gelo invernale: che sempre riman tra ’l sole e ’l v. (Dante), dell’equatore; esce un’Erinne A gioir delle ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.