bifolco
bifólco s. m. [lat. bubŭlcus, lat. volg. *bufulcus] (pl. m. -chi). – 1. (f. -a) Guardiano di buoi; chi lavora il terreno coi buoi. 2. (f. -a) spreg. Uomo (o, rispettivam., donna) ignorante, zoticone, [...] . 3. In astronomia, Bifolco, altro nome della costellazione di Boote. ◆ Un plurale latineggiante in -ci è documentato nel Canzoniere del Petrarca (CCCXXIII, 41), in rima: Al bel seggio, riposto, ombroso et fosco, Né pastori appressavan né bifolci. ...
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viaggio-studio
(viaggio studio, viaggio di studio), loc. s.le m. Viaggio scolastico o formativo in città d’arte e di cultura; viaggio professionale di approfondimento delle proprie conoscenze specialistiche. [...] benzina, eccetera. (Foglio, 28 dicembre 1999, p. 1, Prima pagina) • [tit.] Scuola, vacanze pasquali a rischio / All’Oberdan e al Petrarca di Trieste in forse i viaggi di studio (Piccolo, 9 gennaio 2002, p. 1, Prima pagina) • [tit.] Viaggio-studio, la ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] all’ordine della natura: Ché ’l furor de lassù, gente ritrosa, Vincerne d’intellecto, Peccato è nostro, e non natural cosa (Petrarca); bisogni, necessità n.; appetiti n.; il corso n. degli avvenimenti; diritto n. (o diritto di natura), l’insieme del ...
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fello
fèllo agg. [lat. mediev. fello (-onis): v. fellone]. – 1. letter. Malvagio, empio, scellerato: gridava: «Or se’ giunta, anima fella!» (Dante); spietato, crudele: uomini e dèi Mi sian contrari, [...] ed essa ognor più fella (Petrarca); il duro e fello Destin ci trasse (Ariosto); e con uso sostantivato, raro: intatto Che lasciaron quei felli? (Leopardi). 2. ant. Irato, corrucciato: [il falcone] da lunge si pone Dal suo maestro, disdegnoso e fello ...
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importare1
importare1 v. tr. e intr. [dal lat. importare «portar dentro, introdurre; arrecare», comp. di in-1 e portare «portare»] (io impòrto, ecc.). – 1. tr. a. letter. Recare con sé, originare, avere [...] di trecento euro; quindi anche non com. ammontare (cfr. importo). c. ant. Denotare, significare: Che voglion importar quelle due frondi? (Petrarca). 2. intr. (aus. essere; ma i tempi comp. sono rari). a. Aver peso, premere, stare a cuore: ciò che più ...
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tarpeo
tarpèo (ant. tarpèio) agg. [dal lat. Tarpeius]. – Denominazione storica (nella locuz. Rupe Tarpea o Monte Tarpeo) della scarpata del lato merid. del Campidoglio, da cui era consuetudine, fino [...] secondo la leggenda si sarebbe offerta di aprire, dietro compenso, la rocca ai Sabini che assediavano la città, e fu invece da essi soffocata con i loro scudi: Sopra ’l monte Tarpeio, canzon, vedrai Un cavalier, ch’Italia tutta onora (Petrarca). ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti [...] p.; Non è questa [l’Italia] la p. in ch’io mi fido, Madre benigna e pia, Che copre l’un e l’altro mio parente? (Petrarca); la partenza dalla p., di chi emigra; essere esule dalla p.; il ritorno in p.; avere nostalgia della p. lontana; la p. è dove si ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] . Fig., poet.: Amor co la man destra il lato manco M’aperse, e piantòvi entro in mezzo ’l core Un lauro verde (Petrarca: qui il lauro è allusivo all’amore per Laura). 2. estens. a. Conficcare qualche cosa nel terreno, nel muro o in altra superficie ...
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spavento
spavènto s. m. [der. di spaventare]. – 1. a. Turbamento psichico forte e improvviso, che insorge nel momento in cui si avverte un pericolo, una minaccia o un danno incombente, e che può provocare [...] spavento. c. poet. Sensazione di forte stupore: Quante volte diss’io Allor pien di spavento: Costei per fermo nacque in paradiso (Petrarca). 2. Con valore concr., nell’uso fam., persona o cosa molto brutta, mal fatta o mal tenuta: quella donna così ...
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gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] a noi: mescolarsi tra la g.; sfuggire la g.; Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger de le g. (Petrarca); la g. mormora, sparla, maligna. Anche gli uomini nella loro totalità, il mondo, l’umanità: gli umori della g. sono mutevoli ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali...
Arquà Petrarca Comune della prov. di Padova (12,5 km2 con 1856 ab. nel 2007).
Petrarca vi si trasferì nel 1369 e, salvo brevi interruzioni, vi dimorò fino alla morte e qui fu sepolto (1374); tuttora ben conservata la casa con lo studio del poeta.