caruso
caruṡo s. m. [propr. carusu, in origine «tosato»: forse lat. cariosus «cariato», poi «liscio, calvo»]. – Voce merid. che significa ragazzo; in Sicilia, il garzone salariato fisso, per lo più ragazzo, [...] occupato specialmente per la custodia di animali, in lavori agricoli, nelle miniere di zolfo, ecc.: i c. buttano giù il carico dalle spalle peste e scorticate (Pirandello). ...
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miserando
miṡerando agg. [dal lat. miserandus, gerundivo di miserari «avere compassione»], letter. – Che desta profonda commiserazione o è tale da meritarla, di solito con riferimento a cosa o a condizione: [...] sorte m., ecc.; toglieano i vivi All’etere maligno ed alle fere I m. avanzi che Natura ... a sensi altri destina (Foscolo); i soldati alleati ... davanti al m. spettacolo della peste di Napoli ... avevano compassione anche di se stessi (Malaparte). ...
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sprazzo
s. m. [deverbale di sprazzare, o voce onomatopeica autonoma]. – 1. Zampillo, schizzo improvviso di acqua o di altro liquido: uno s. di pioggia; gli s. delle onde sugli scogli; Di bere e di mangiar [...] de la novale Sotto gli s. del sol ridea (Carducci). b. In senso fig., manifestazione saltuaria di un fenomeno: la peste, della quale allora nelle truppe alemanne c’era sempre qualche s. (Manzoni). Anche, illuminazione, o intuizione, improvvisa o ...
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untore
untóre s. m. [dal lat. unctor -oris, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – Chi unge, ungitore. In partic. si chiamarono untori coloro che nella peste di Milano del 1630 furono sospettati [...] di diffondere il contagio ungendo persone e cose (per es., le porte delle case, le panche delle chiese) con unguenti malefici; contro di essi si scatenò spesso l’ira popolare, e si dette anche corso a ...
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convenzione
convenzióne s. f. [dal lat. conventio -onis «incontro, riunione; accordo, contratto», der. di convenire: v. convenire]. – 1. Accordo, patto stretto fra due o più persone, fra enti pubblici, [...] la cooperazione fra gli stati per la difesa e la lotta contro le malattie contagiose o pandemiche (colera, peste, AIDS, ecc.) e contro le malattie sociali (tubercolosi, cancro, abuso di sostanze stupefacenti, ecc.). Con riferimento ad accordi ...
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manufatto
(ant. manofatto, manifatto) agg. e s. m. [dal lat. manu factus «fatto a mano»]. – 1. agg. Che è opera della mano dell’uomo, che ha subìto cioè una lavorazione o elaborazione da parte dell’uomo, [...] ); quindi anche (raro) procurato artificialmente: pescavan ne’ libri, e pur troppo ne trovavano in quantità, esempi di peste, come dicevano, manufatta (Manzoni). 2. s. m. a. Denominazione generica di prodotti derivati dalla lavorazione, industriale o ...
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yersinia
yersìnia s. f. [lat. scient. Yersinia, dal nome del batteriologo fr. di origine svizzera A.-J.-E. Yersin (1863-1943)]. – Genere di batterî gram-negativi, in passato compreso nel genere Pasteurella, [...] comprendente specie causa di gravi malattie (tra cui la peste), genericam. denominate yersiniosi. ...
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sgridare
v. tr. [der. di gridare, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. ant. Rivolgere la parola a uno con voce alta e concitata: Piangendo mi sgridò: «Perché mi peste? ...» (Dante); ella in casa se n’entra [...] e serra lui di fuori e sgridandolo il vitupera (Boccaccio). 2. Rimproverare, redarguire con un tono di voce alto e concitato (generalm. riferito, come oggetto, a bambini e a ragazzi): se torno a casa tardi, ...
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fuggire
v. intr. e tr. [lat. fugĕre (della medesima radice del gr. ϕυγή «fuga», ϕεύγω «fuggire»), con mutamento di coniugazione] (pres. indic. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite, fùggono; pres. cong. [...] è meno com. di sfuggire, ma più efficace: f. i cattivi compagni; è fuggito da tutti; f. uno come il demonio, come la peste. b. non com. Allontanarsi velocemente da: fólgore, fuggendo il proprio sito, Non corse come tu ch’ad esso riedi (Dante). ◆ Part ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati [...] ; anche, il complesso delle carte scartate; di qui l’ant. uso fig. di fare monte, fare mucchio: questo non nasceva solo dalla peste che aveva fatto m. di tante cose (Manzoni); e le frasi andare a m., mandare a m. la partita, interrompere la partita ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo e ad alcuni carnivori (come la volpe),...
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Trecento, dopo un periodo di relativo benessere, la vita delle popolazioni di tutta l’Europa viene sconvolta da una catastrofe...