streptomicina
s. f. [der. del nome del genere Streptomyces, comp. di strepto- e -myces «-micete»; ingl. streptomycin]. – Antibiotico elaborato da ceppi di streptomiceti della specie Streptomyces griseus, [...] forma di sali e di derivati, nel trattamento delle forme più gravi di tubercolosi (tubercolosi miliare e meningite tubercolare), nel trattamento di particolari infezioni (tularemia, peste) e in quello della endocardite batterica e della brucellosi. ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] anche a individuo), persona, tipo, spesso in tono scherz. o spreg., e per lo più con riferimento alle qualità morali: questa peste ... ha spazzato via certi s., che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più (Manzoni); lo ritengono tutti un cattivo s ...
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cyberbullo
s. m. Bullo virtuale, che agisce servendosi della rete telematica. ◆ Al bullo, il cyberbullo sta come, nel caso della peste, stavano al virus gli untori. Diffonde, restando incappucciato. [...] S’insinua, ripete, scandisce, ossessiona, pubblicizza, allarga, suggestiona, viola ogni intimità, forza gli sbarramenti, s’infila fin dentro alle case. Non usa coltelli, non dà pugni, né calci, non strappa ...
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fotofobia
fotofobìa s. f. [comp. di foto-1 e -fobia]. – Nel linguaggio medico, fastidio per la luce, in rapporto a stati irritativi spec. delle parti superficiali dell’occhio (palpebre e bulbo): è un [...] fenomeno riflesso al quale prendono parte la retina e il trigemino, frequente anche in certe malattie infettive (morbillo, peste, ecc.). ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] (Ariosto); Vattene, passa il mar, pugna, travaglia, Struggi la fede nostra (T. Tasso). b. Uccidere, far morire: Ché guerra e peste ad un medesmo tempo Ne struggono (V. Monti); mi nascose il suo male, si lasciò s. a poco a poco (Capuana). 2. Liquefare ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla [...] , alimenti, escrezioni, ecc.), ovvero attraverso insetti o animali trasmettitori dei microrganismi infettivi: il c. del tifo, della peste, del colera; pericolo di c.; comunicare, prevenire, evitare il contagio. b. Meno propriam., il morbo stesso che ...
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colera
colèra s. m. (ant. cholèra, còlera e chòlera, f. e m.) [dal lat. cholĕra, gr. χολέρα, femm.], invar. – 1. Malattia infettiva acuta, endemica o epidemica, causata da un vibrione (Vibrio cholerae [...] di alcune infezioni acute prodotte da germi del tutto diversi dal vibrione del colera, quali, per es., il c. o peste dei suini, e il c. dei polli, grave malattia infettiva, provocata da un bacillo (Bacillus bipolaris avisepticus), per ingestione di ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] fr. faire le diable à quatre), far baccano, confusione, fare una tremenda sfuriata, fare gran danno e sim.: là dicono che la peste non faccia il d. come qui (Manzoni); con altro sign., fare il d. a quattro, darsi gran da fare per raggiungere qualche ...
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colmo2
cólmo2 s. m. [lat. cŭlmen «cima, sommità»]. – 1. Il punto più alto d’una prominenza: la casa sorge proprio sul c. del colle; in sul c. della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran [...] c. de la vita mia (Dante), fino al punto più alto dell’arco della vita, cioè intorno ai 35 anni; nel c. della peste (Manzoni); il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il c. (Leopardi). Frequente come esclam. fam. (questo è il c ...
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monatto
s. m. [dal lomb. monàtt, prob. alterazione di monaco, o di una sua variante dial., con svolgimento semantico dal sign. di «sagrestano» a quello di «affossatore, becchino» (con cui è attestata [...] e con attrazione della serie dei nomi di mestiere in -att]. – Nome, reso famoso dal Manzoni nella descrizione della peste del 1630, con cui erano indicati a Milano i «serventi pubblici ... addetti ai servizî più penosi e pericolosi della pestilenza ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo e ad alcuni carnivori (come la volpe),...
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Trecento, dopo un periodo di relativo benessere, la vita delle popolazioni di tutta l’Europa viene sconvolta da una catastrofe...