cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] l’articolo è frequente: il C., del C., al C.); credere in C.; non crede né in C. né nel diavolo, di persona irreligiosa, o priva di scrupoli e di ritegni morali; letter., predicare C., predicarne la fede; e nel linguaggio eccles.: essere fratelli in ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] studî. Talora anche al sing.: allora la volpe se n’andò, e disse: Ogni uomo che sa lettera, non è savio (Novellino); persona non di molta l., ma di buona speranza (B. Davanzati). 7. ant. La lingua latina: parlare, scrivere per lettera, in latino. 8 ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, [...] di pecora; lesso di pecora, fatto con carne di pecora. c. Locuzioni fig.: dare le p. in guardia al lupo, affidare persona o cosa in mani tutt’altro che sicure; conoscere le proprie p., conoscere qualità e difetti dei proprî dipendenti (lo stesso che ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] ’opinione, espressa o sottintesa, intorno ad aspetti del carattere proprio o altrui che farebbero pensare il contrario: è una b. e cara persona, ma di queste cose non capisce nulla; io son b. e caro quanto volete, ma vi prego di lasciarmi in pace. 2 ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] gente; ch. qualcuno in soccorso; ch. il cane; bada che chiamo il lupo; ch. a nome o per nome, pronunciare alto il nome della persona. L’invito può essere fatto, invece che con la voce, con un cenno, con un gesto o con altro mezzo o segnale: lo chiamò ...
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voi
vói (ant. e poet. vui) pron. pers. pl. [lat. vōs]. – È il pronome di seconda persona plurale, usato cioè dalla persona che parla quando si riferisce ad altre persone realmente o idealmente presenti; [...] canaglie, non mi avevate avvertito. ◆ Il pron. voi fu usato frequentemente in passato come forma allocutiva nel rivolgersi a una singola persona con la quale non si avesse tale confidenza da potere usare il tu, sia in segno di deferenza quando questa ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] (locuz. che ha prob. origine francese, un pauvre diable, ed è usata anche al femm.: una povera diavola); con tono ammirativo, di persona che in qualche modo esca dall’ordinario: d. d’un prestigiatore!; è un d. quell’avvocato; quel d. d’una ragazza fa ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] ha nessun pensiero; si è comportato così senza una ragione al m.; non c’è niente al m. di più divertente; non c’è al m. persona più noiosa di lui; per nulla al m., per nessuna cosa al m. e sim., in nessun modo, a nessun patto. c. Con uso iperbolico ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] di b. in b., di notizia che viene riferita dall’uno all’altro; andare per le b. di tutti, essere sulla b. di tutti, di persona di cui si parla molto, in bene o in male: quantunque gli piacesse molto d’andar per le b. degli uomini, [don Rodrigo] n ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] p. un amico, perché è morto, o si è allontanato, o anche perché è cessata l’amicizia; in partic., con riferimento a familiari, persone amate e sim., esserne privato a causa della morte: ha perduto un figlio in guerra; p. i genitori, p. il padre e la ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...
PERSONA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carmelo SCUTO
Giannetto LONGO
Calogero GANGI
Emilio ALBERTARIO
Guido ZANOBINI
. Al pari del corrispondente greco πρόσωπον, il latino persona, indicante in origine la "maschera" che l'attore reca...