tebriz
tèbrīz (o tàbrīz) s. m. [dal nome della città persiana di Tabrīz 〈tabrìi∫〉, nella forma e pronuncia turca Tebrīz 〈tebrìi∫〉]. – Tipo di tappeto dell’Azerbaigian persiano, uno dei più famosi nella [...] produzione antica (fine sec. 15° - seconda metà sec. 17°), che annovera esemplari di eccezionale bellezza, molti dei quali in seta (ugualmente apprezzabile, anche se non dello stesso livello, si rivela ...
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colcodea
colcodèa s. f. [dal lat. mediev. colcodea o colchodea, storpiatura, attraverso l’arabo e il successivo adattam. lat. del 12° sec. alcocoden o alcochoden, della voce astrologica persiana kadkhudah, [...] indicante il pianeta o la stella che domina in una parte della terra al momento della nascita di una persona]. – L’intelletto agente quale è concepito nella filosofia d’Avicenna, cioè come ultima delle ...
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licio1
lìcio1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Lycius, gr. Λύκιος] (pl. f. -cie). – Relativo o appartenente alla Licia, antica regione della Turchia asiatica di sud-ovest, sede di una notevole civiltà, [...] dapprima sotto l’influenza persiana, ellenizzatasi poi completamente dopo la conquista di Alessandro Magno: la civiltà l.; le città l.; la lingua l. (o anche il l., s. m.), antica lingua della Licia appartenente alla famiglia delle lingue ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni [...] di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio amministrativo; in Africa settentr. e in Spagna, aveva anche il significato particolare di ufficio e magazzino della dogana (parola, questa, che risale anch’essa ...
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cassida
s. f. [dall’arabo qaṣīda]. – Componimento poetico nato fra gli Arabi e passato poi anche nelle letterature persiana e turca: consta di un numero variabile di doppî versi, in cui un’unica rima [...] lega i due emistichi del primo verso con l’emistichio finale degli altri, e ha come motivi fissi il ricordo dell’amata, la descrizione del cavallo e del cammello, il vanto delle imprese della propria tribù ...
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talco
s. m. [dall’arabo ṭalaq, voce di origine persiana] (pl., raro, -chi). – 1. Minerale monoclino, fillosilicato di magnesio idrato biancastro, bruno o verdognolo, che non si rinviene mai in cristalli [...] distinti ma in laminette flessibili e facilmente sfaldabili, riunite in aggregati scagliosi o compatti, untuosi al tatto. Di origine secondaria, è presente nelle rocce eruttive e tipico in quelle metamorfiche, ...
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kala-azar
kala-ażàr s. m. [dall’indostano e assamese kālā āzār, comp. di kālā «nero» e āzār (voce persiana) «malattia»]. – Nome di una malattia infettiva, sinon. di leishmaniosi viscerale. ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti [...] o i miti: l’antica t. persiana, indiana; la t. greca (la t. stoica, neoplatonica). In senso più ristretto, nella tradizione religiosa cristiana, speculazione teorica e dottrina sistematica intorno a Dio, al dato rivelato e alla realtà della fede ...
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Serramento esterno per finestre, che serve ad attenuare l’illuminazione e specialmente la luce diretta del sole, permettendo il passaggio dell’aria. Le p. sono usate in prevalenza nei paesi meridionali, dove è più sentita la necessità di difendere...
COLMATA PERSIANA
L. Vlad Borrelli
Fu così denominato lo scarico di materiali risultanti dalla duplice distruzione persiana dell'acropoli di Atene (nel settembre 480 e nell'estate 479 a. C.) che fu incorporato nelle fondamenta delle nuove...