rialesatura
rialeṡatura s. f. [der. di rialesare]. – L’operazione con cui si riportano i cilindri ovalizzati dall’usura a un diametro perfetto, lievemente maggiorato rispetto al precedente: far fare [...] la r. dei cilindri del motore della macchina ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] t., di piatti, posate, bicchieri; comuni i prov. a t. non s’invecchia, e chi canta a t. e fischia a letto, è matto perfetto; mettere a t., dare da mangiare, provvedere al vitto: ha quattro figli, o otto persone, da mettere a t. tutti i giorni; fare ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] di stato PV = nRT, che lega tra loro la pressione P, il volume V e la temperatura T di n moli di un gas perfetto); in chimica R indica, in una formula, un gruppo o un radicale organico generico o, in partic., alchilico (inoltre, acido R, l’acido 2 ...
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insetti
insètti s. m. pl. [lat. scient. Insecta: v. insetto]. – Nella classificazione zoologica, classe di artropodi che comprende il maggior numero di esseri viventi e i più varî per forma; hanno il [...] con varie modalità a seconda della specie. La forma più tipica e completa dello sviluppo è l’olometabolia, in cui l’insetto passa per gli stadî di larva, pupa o ninfa, e immagine o adulto o insetto perfetto, nel quale avviene la riproduzione. ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] a tutto; con riferimento più determinato: ha confessato tutto; hai studiato tutto?; ha portato via tutto; ha trovato tutto in perfetto ordine; è andato tutto bene? Spesso riferito a un pron. dimostrativo: e t. questo, perché?; ha t. ciò che vuole ...
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mobile1
mòbile1 agg. [dal lat. mobĭlis, der. di movēre «muovere»]. – 1. a. Che può essere mosso, spostato, rimosso; si contrappone, oltreché a immobile, a fisso, stabile, e si dice di tutto ciò che si [...] mobile ha come suo ‘luogo’ l’Empireo, è cioè contenuto in esso: e mentre l’Empireo (‘cielo quieto’) è immobile perché perfetto in ogni sua parte, il primo mobile si muove di movimento velocissimo, per il fortissimo desiderio che ogni parte di esso ha ...
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consumato1
consumato1 agg. [part. pass. di consumare2]. – 1. Compiuto, portato a termine: il sacrificio della patria nostra è c.: tutto è perduto (Foscolo); reato c., in cui si è verificato l’evento [...] al quale per sua natura è ordinato il contratto matrimoniale e per il quale i coniugi diventano una carne sola». 2. Perfetto, dotato di lunga e raffinata esperienza: un maestro c. nell’arte sua; un furfante c.; riferito all’esperienza stessa o ad ...
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inappuntabile
inappuntàbile agg. [der. di appuntare2, nel sign. di «biasimare, censurare», col pref. in-2]. – A cui non si può muovere alcun appunto, alcuna critica o censura, quindi perfetto, privo [...] di difetti: un servizio i.; tenere una condotta, un contegno i.; con la negazione (per litote): era vestito in maniera non proprio i.; anche di persona: uno studente, un impiegato inappuntabile. ◆ Avv. ...
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ovale1
ovale1 agg. [der. di uovo]. – 1. Che ha forma ellittica, simile a quella della sezione longitudinale di un uovo: linea o., figura o.; un finestrino, un tavolo, uno specchio, un piatto, un vassoso [...] ., la linea o. del volto (in questo senso, anche assol. come s. m.: l’o. del volto; viso di un o. perfetto). Con accezioni partic.: a. In anatomia, finestra o., foro dell’osso temporale in corrispondenza della lamina ossea che divide l’orecchio medio ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] non c’è da l. una virgola, non c’è nulla da aggiungere né da l. (di scritto o di altro lavoro che sia perfetto, compiuto nel suo genere); levarsi la giacca, i calzoni, le scarpe, i guanti; levarsi il cappello (anche fig., v. cappello); l. la maschera ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...