pieno1
pièno1 agg. [lat. plēnus (della stessa radice di implere, complere, che è anche nel gr. πλέως «pieno», πίμπλημι «riempire», ecc.)]. – 1. a. Che contiene tutto quello che può contenere: un sacco [...] . nascente, breve porzione di lettera che s’inizia con un filetto e che a poco a poco raggiunge la massima grossezza calligrafica; p. perfetto, la grossezza massima di un elemento rettilineo o curvilineo; p. morente, parte della lettera che dal pieno ...
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finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] altro drammatico (Sandro Veronesi). Con altro senso (oggi meno com., per l’ambiguità cui può dar luogo) artista, artigiano, operaio f., perfetto nella sua arte o mestiere, di cui conosce tutti i segreti; e così galantuomo f., e iron. un birbante f. e ...
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entelechia
entelechìa (o entelècheia) s. f. [dal lat. tardo entelechīa, gr. ἐντελέχεια, da ἐν τέλει ἔχειν «essere compiuto, essere in atto», o da ἐντελὲς ἔχειν «essere in modo compiuto, perfetto»]. – [...] in contrapp. a «potenza» (δύναμις); nella filosofia di Leibniz, la sostanza individuale o monade, in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo. Il termine è stato poi ripreso nelle scienze biologiche, e in partic. nel vitalismo, per ...
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completo
complèto agg. e s. m. [dal lat. completus, part. pass. di complere «compiere»; in alcune locuz. del n. 1, dal fr. complet]. – 1. Che ha tutte le sue parti, compiuto, perfetto, intero: elenco [...] Abito maschile formato da pantaloni e giacca dello stesso tessuto: un c. da uomo; indossava un c. grigio di taglio perfetto. Nel vestiario femminile, giacca e gonna o giacca e pantaloni dello stesso tessuto; vestito e soprabito di tessuto uguale o di ...
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cavalleresco
cavallerésco agg. [der. di cavaliere] (pl. m. -chi). – 1. a. Della cavalleria, che riguarda la cavalleria (come istituzione medievale): imprese c.; insegne c.; materia c., ecc. Codice c., [...] nel medioevo, l’insieme delle norme di fedeltà, virtù, pietà, cortesia, lealtà, ecc., che costituivano l’ideale del perfetto cavaliere (con altro senso, nell’uso moderno, l’insieme di norme consuetudinarie con cui si regolano le questioni d’onore). b ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] itinerario salvifico. Si chiama s. di perfezione la condizione dell’uomo che tende in tutta la sua vita a un amore perfetto di Dio e del prossimo, soprattutto attraverso i voti religiosi. Con uso fig., nel linguaggio com., essere, sentirsi in s. di ...
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sillogismo
(ant. silogismo) s. m. [dal lat. syllogismus, gr. συλλογισμός, propr. «connessione di idee, ragionamento» (comp. di σύν «con» e λογισμός «calcolo», da λόγος «discorso, ragionamento»)]. – 1. [...] occupata dal termine medio nelle premesse (v. figura, n. 8); per i modi del s., v. sillogistica. Dal s. perfetto si distinguono: il s. dialettico (o retorico), fondato su premesse solo probabili, il s. eristico (o sofistico), fondato su premesse ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] ancora un giorno di t. prima di ...; hai t. tre giorni per cambiare idea; datemi otto giorni di t. e vi consegnerò un lavoro perfetto; prese t. prima di rispondere (o a rispondere); ora pensa a guarire, per il lavoro c’è sempre t. (o sei sempre in t ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] essenzialmente sullo studio del latino e del greco (in opposizione a lettere moderne). 2. a. Per estens. (spesso sostantivato), perfetto, eccellente, tale da poter servire come modello di un genere, di un gusto, di una maniera artistica, che forma ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] , 5, 7, 11, ecc.; n. primi tra loro, due numeri naturali che non hanno alcun divisore comune eccettuato il numero 1; n. perfetti, quei numeri naturali che sono uguali alla somma dei loro divisori (eccettuato il numero stesso): per es., 6 (= 1 + 2 + 3 ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...