drittofilo
(o dritto-filo) s. m., invar. – Il filo della trama d’un tessuto. Si usa per lo più come locuz. avv. o aggettivale, nelle espressioni: tagliare d. o in d., tagliare il tessuto seguendo il [...] filo della trama; confezione d. (contrapp. a sbieco), quella in cui la verticale del modello segue il drittofilo della stoffa, in modo che raggiunga il perfetto appiombo. ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., [...] Grado e dignità di cavaliere: onorevolmente e cittadinescamente portò sua c. (G. Villani). 4. Insieme dei doveri imposti a un perfetto cavaliere: le leggi della c.; nobiltà di modi, generosità, cortesia: comportarsi con c.; ci vuole c. con le signore ...
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explicit
〈èkspličit〉 v. lat. [«finisce»; forma tarda d’indicativo del v. explicare, rifatta sulle forme explicui, explicĭtum del perfetto e del supino, per influenza di incipit, a cui nel linguaggio [...] bibliografico si contrappone direttamente; secondo altre interpretazioni, sarebbe invece un’abbrev. di explicitus (est), cioè «(il libro) è stato tutto svolto», intendendosi in ogni caso per libro l’antico ...
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travestimento
travestiménto s. m. [der. di travestire]. – L’azione e il fatto di travestire e, più spesso, di travestirsi; il modo e i mezzi con cui si è travestiti: un abile t.; un t. perfetto; mettersi, [...] togliersi, completare il proprio travestimento. Anche in senso fig., alterazione dell’aspetto di qualche cosa, così da renderla difficilmente riconoscibile: t. eufemistico di una imprecazione; t. parodistico ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] ideale, presentando questa una situazione limite: per es., si parla di gas r., in contrapp. a gas ideale o perfetto, quando nell’equazione di stato del gas si introducono termini corrispondenti al volume finito delle molecole (che nel gas ideale ...
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affisso
agg. e s. m. [dal lat. affixus e affixum, der. di affigĕre «affiggere»]. – 1. agg. Attaccato, fissato: la spongia e alcune conchiglie che stanno a. a gli scogli (T. Tasso); oggi detto spec. di [...] affissi si distinguono in prefissi, infissi e suffissi secondo che compaiono dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es. s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perfetto liqui); -sc- in pulisco (infinito pulire); -mente in allegramente. ...
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aureo1
àureo1 agg. [dal lat. aureus]. – 1. a. D’oro: un’a. collana; una corona a.; La perduta tra ’l gioco aurea moneta (Parini). Nel linguaggio economico-finanz.: divisa a., o più comunem. divise a., [...] un ideale di perfezione estetica: secondo tale concetto, il rapporto tra un segmento e la sua sezione aurea sarebbe il rapporto perfetto di proporzionalità per gli oggetti naturali, e per lo stesso corpo umano, e se ne auspicava perciò l’impiego nell ...
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tre
〈tré〉 agg. num. card. [lat. trēs], invar. (radd. sint.). – 1. a. Il numero intero che, nella successione dei numeri naturali, segue immediatamente al due, e il segno che lo rappresenta (in cifre [...] non c’è due senza tre. b. Sostantivato al masch., il numero tre e il segno che lo rappresenta: il tre è ritenuto un numero perfetto e un numero sacro; scrivi un tre; è uscito il tre, al gioco del lotto e della tombola; all’interesse del tre per cento ...
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reattore
reattóre s. m. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-attore]. – 1. Nella tecnica, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche per lo più a [...] , in r. catalitici e non catalitici; a seconda del grado di mescolamento del sistema reagente, in r. a mescolamento perfetto (nei quali a ogni punto competono gli stessi valori di temperatura e composizione), r. con flusso a pistone (dove invece ...
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non-denaro
s. m. Denaro virtuale, mezzo utilizzato per l’acquisto di merci, erogato da istituti o società di credito, sulla base di un corrispettivo in una determinata valuta. ◆ Una storia, quella del [...] spiccioli, che ha portato all’invenzione di certi miniassegni a cui Hans Magnus Enzesberger dedicò un reportage semplicemente perfetto. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 4 luglio 2002, p. 25, Cronaca).
Derivato dal s. m. denaro con l’aggiunta del ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...