terminazione
terminazióne s. f. [dal lat. terminatio -onis, der. di terminare «terminare»]. – 1. L’azione e il fatto di terminare, in alcune accezioni: a. non com. Ultimazione, completamento: fino alla [...] tematici, e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1a coniugazione, ecc.). d. In tipografia, per lo più al plur., terminazioni, sinon. meno usato di grazie ...
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eureka1
èureka1 interiez. – Voce greca (εὕρηκα, perfetto del v. εὑρίσκω «trovare») che significa «ho trovato» e si usa talvolta come esclamazione di gioiosa soddisfazione per la risoluzione di qualche [...] problema difficile; secondo la leggenda, sarebbe stata pronunciata da Archimede quando scoprì la legge fisica che va sotto il nome di «principio di Archimede», relativa alla spinta verso l’alto (spinta ...
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atterrare
v. tr. e intr. [der. di terra; nei sign. 2 a e c, calco del fr. atterrer] (io attèrro, ecc.). – 1. tr. a. Gettare a terra persone o cose: a. l’avversario; atterrò con un pugno il suo assalitore; [...] sulle gambe, a conclusione di un salto in alto o con l’asta o con gli sci: il ginnasta è atterrato in modo perfetto. c. Di nave proveniente dal largo, dirigersi a terra, e compiere tutte le manovre necessarie per entrare in porto o per raggiungere l ...
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stabilizzazione
stabiliżżazióne s. f. [der. di stabilizzare; cfr. fr. stabilisation]. – 1. L’operazione di stabilizzare, il fatto di stabilizzarsi o di venire stabilizzato, con riferimento a strutture, [...] . Nella tecnica metallurgica, s. di un metallo lavorato, trattamento termico inteso a ristabilirne un equilibrio molecolare perfetto. f. Nell’industria petrolifera, operazione, consistente in riscaldamento sotto pressione seguito da espansione in una ...
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multinfartuale
agg. Provocato da ripetuti episodi di ischemia. ◆ In alcuni casi, si può arrivare a una forma di demenza, detta, appunto, «multinfartuale» commenta Carlo Vergani, professore di gerontologia [...] pensiero intelligente ma non troppo, magari con tumulti romantici sottolineati dalle note della Bohème, c’era un film perfetto, «Atonement», «Espiazione»: tratto dal romanzo di Ian McEwan, che comincia con una tredicenne bugiarda che scrive commedie ...
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paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] , audire per le quattro coniugazioni); anche, l’enunciazione delle forme fondamentali di un verbo, cioè dei temi del presente, perfetto, supino, infinito, da cui derivano tutti gli altri tempi del verbo stesso (così, per es., il paradigma del verbo ...
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fino1
fino1 agg. – 1. Variante di fine1. Le due forme si possono scambiare in molti casi, mentre in altri i loro sign. divergono, per cui si può contrapporre, per es., seta fina, sottile, leggera, a [...] . che appare elegante, raffinato; e nell’espressione fino amore, termine tecnico che nella poesia occitanica (fin amor) indicava l’amore spirituale e perfetto. 2. Con uso di s. m.: a. La quantità d’oro o d’argento puro contenuta in una moneta d’oro o ...
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pialletto
piallétto s. m. [dim. di pialla]. – 1. a. Piccola pialla con ceppo di legno, o limitata alla suola metallica, che serve a spianare superfici limitate, a rifinire angoli, a togliere asperità [...] con facilità grazie a un pomello che determina la profondità di taglio e a una levetta di inclinazione laterale che garantisce il perfetto allineamento della lama rispetto alla suola (v. fig. a p. 4). b. Pialla con ceppo ricurvo, usata dai bottai per ...
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portentoso
portentóso agg. [dal lat. portentosus, der. di portentum «portento»]. – 1. a. Che ha natura o carattere di portento, che costituisce un portento (anche nel senso lat. originario, di presagio [...] , in modo portentoso, miracoloso, o che ha comunque carattere straordinario: cade dal terzo piano e rimane portentosamente incolume; e in giudizî di enfatica ammirazione: è portentosamente ingegnoso; una ragazza dal corpo portentosamente perfetto. ...
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eutanasia
eutanaṡìa s. f. [dal gr. εὐϑανασία, comp. di εὖ «bene1» e tema di ϑάνατος «morte»]. – 1. Nel pensiero filosofico antico, la morte bella, tranquilla e naturale, accettata con spirito sereno [...] e intesa come il perfetto compimento della vita. 2. Morte non dolorosa, ossia il porre deliberatamente termine alla vita di un paziente al fine di evitare, in caso di malattie incurabili, sofferenze prolungate nel tempo o una lunga agonia; può essere ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...