assetto
assètto s. m. [der. di assettare]. – 1. L’atto e il modo di assettare e di assettarsi o di essere assettato; quindi, in genere, ordine (nella sistemazione e disposizione degli oggetti, nel modo [...] a casa (Boccaccio); essere bene, male in a., essere bene o male in arnese; essere in pieno a., in perfetto a., essere perfettamente equipaggiato; essere in a. di guerra, di reparti armati dotati di tutto il necessario per il combattimento. 2. Modo ...
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momordica
momòrdica s. f. [lat. scient. Momordica, forse der. del lat. class. mordēre «mordere» (perfetto momordi) per i semi a margine eroso]. – Genere di piante cucurbitacee con una cinquantina di [...] specie dell’Africa e Asia tropicali: sono erbe rampicanti annue o perenni con cirri semplici, frutto allungato o quasi sferico, piccolo, spesso deiscente; due specie (Momordica charantia e M. balsamina) ...
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splendiente
splendïènte agg. – Forma ant. per splendente, documentata soprattutto nei poeti siciliani e toscani delle origini: fantin ... Che crede fermamente Pigliar lo sol ne l’agua s. (Mazzeo di Ricco [...] ); La s. luce, quando apare, In ogne scura parte dà chiarore (Ch. Davanzati); anche nel sign. fig. di generoso: larghezza [=generosità nel donare e nello spendere] ... è vertude ne la quale è perfetto bene e la quale fa li uomini s. e amati (Dante). ...
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vidimus
vìdimus s. m. [uso sostantivato del lat. vidĭmus, prima persona pl. del perfetto di videre «vedere»]. – Nome dato, in diplomatica, alle copie di documenti convalidate da autorità pubbliche (sovrani, [...] vescovi, Comuni, ecc.), perché spesso la formula di convalida contiene appunto tale espressione («abbiamo visto») ...
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meson
mèṡon s. m. [traslitt. del gr. μέσον, neutro sostantivato dell’agg. μέσος «medio»]. – Nel sistema musicale degli antichi Greci, che ha il suo elemento fondamentale nel tetracordo, nome col quale [...] si indicava il tetracordo delle corde medie del cosiddetto «gran sistema perfetto». ...
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contrizione
contrizióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., contritio -onis, der. di contritus: v. contrito]. – Sentimento di vivo dolore e di sincero pentimento per colpe commesse, soprattutto in trasgressione [...] di norma si recita dopo la confessione dei peccati nel sacramento della penitenza. In teologia, la contrizione è considerata pentimento perfetto, e contrapposta all’attrizione che è invece pentimento imperfetto perché determinato da paura della pena. ...
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umorale
agg. [der. di umore]. – 1. Relativo agli umori come costituenti del corpo. In partic., nel linguaggio medico, con riferimento alla parte liquida del sangue (plasma) o, più raramente, al liquor, [...] . Nella storia della medicina, dottrina u., quella che, secondo la concezione ippocratica, attribuiva lo stato di salute a un perfetto equilibrio (crasi) dei quattro umori fondamentali del corpo (sangue, flemma, bile gialla e bile nera o atrabile). 2 ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] storia del pensiero; in partic., nella filosofia greca, ciò che, sottratto alle vicende del divenire, è per sé stesso compiuto e perfetto. Con sign. analoghi, anche come agg.: la verità a.; la sostanza infinita e a.; lo spirito a. nella speculazione ...
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uncinula
uncìnula s. f. [lat. scient. Uncinula, der. (con suffisso dim.), del lat. class. uncinus «uncino», con riferimento alle appendici del peritecio avvolte a uncino]. – Genere di funghi parassiti [...] obbligati e cosmopoliti appartenenti alla famiglia erisifacee; comprende una ventina di specie tra cui Uncinula necator, stadio perfetto o forma ascofora di un fungo che nello stadio imperfetto o conidiale determina il mal bianco della vite (v. mal ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...