perfettoperfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] dispari); quadrato p., ogni numero intero che sia la seconda potenza di un altro numero intero (per es., 9 è quadrato perfetto), e più in generale ogni numero razionale che sia il quadrato di un altro numero razionale; in topologia, insieme p., un ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà [...] i. e personaggi storici di un romanzo; l’ippogrifo e la chimera sono esseri ideali. c. Che appartiene all’idea, come perfetto modello verso cui si tende nell’azione o nella conoscenza: i supremi valori i.; essere spinto da motivi i.; quindi, più ...
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perfettamenteperfettaménte avv. [der. di perfetto]. – In modo perfetto, eccellente, nel migliore dei modi: conosce p. tre lingue; l’operazione è p. riuscita; non si è ancora p. ristabilito; l’apparecchio [...] varie, a certamente, benissimo, e sim.: «Siamo intesi?» «P.!»; «Allora, ci siamo capiti?» «P.!». Con analoga funzione, per esprimere approvazione, compiacimento, è talora usato l’agg. perfetto (per influenza del fr. parfait): «Ho pensato io a tutto ...
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perfezione
perfezióne s. f. [dal lat. perfectio -onis, der. di perficĕre «compiere», part. pass. perfectus]. – 1. L’esser perfetto, qualità di ciò che è perfetto. In partic.: a. Stato, condizione di [...] tutti gli elementi e le condizioni richieste dalla legge per l’esistenza giuridica del medesimo (al contr., il negozio ancora non perfetto in tutti i suoi requisiti si dice in stato di pendenza). b. Stato, qualità di ciò che è eccellente, esente da ...
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perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro [...] altri casi, pur con il sign. di compiuto, concluso, portato a compimento, ha funzione di vero e proprio aggettivo (per il quale v. perfetto, nel sign. 1): se li ’ntelletti Che muovon queste stelle non son manchi, E manco il primo [Dio] che non li ha ...
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amore
amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore [...] , romanzi, canzoni d’a.; le lettere d’a. del Foscolo. Locuzioni: accendersi, ardere, bruciare d’a.; languir d’a.; filare il perfetto a. (v. filare3, n. 2 e); patire di mal d’a., essere fortemente innamorato, soffrire per un amore ostacolato o non ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] due note ad essa sovrapposte verticalmente alla distanza rispettivam. di una terza maggiore e di una quinta giusta: per es., l’accordo perfetto maggiore costruito su do è costituito dalle note do, mi, sol e prende il nome di accordo di do maggiore. c ...
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quadrato2
quadrato2 s. m. [lat. quadratum, neutro sostantivato dell’agg. quadratus (v. la voce prec.)]. – 1. In geometria, figura piana, quadrilatero avente i quattro lati, e così pure i quattro angoli, [...] un numero, il numero che si ottiene moltiplicando il numero dato per sé stesso (a· a = a2): elevare, innalzare al q.; il q. di 8 è 64. Si dice q. perfetto un numero intero che sia la seconda potenza di un altro numero intero: per es., 9 è un quadrato ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] a «in modo certo», severamente a «in modo severo», ecc.); in molti casi tuttavia le due espressioni non sono perfettamente equivalenti (così in m. evidente, in m. generico, in singolar m., ecc. hanno accezione diversa da evidentemente, genericamente ...
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vortice
vòrtice s. m. [dal lat. vortex -tĭcis, der. di vertĕre (arc. vortĕre) «volgere, girare»]. – 1. a. In fluidodinamica, in generale, configurazione di moto di un fluido nella quale la corrente fluida [...] natura degli atomi, avanzata nel sec. 19°, in base alla quale gli atomi stessi sarebbero consistiti in vortici anulari in fluido perfetto (v. atomo). Per la teoria dei v., v. vorticità. b. Nell’uso corrente, con valore concr., massa di acqua, o di ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; è contrapposta alla forma imperfetta,...
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva il valore verbale del participio perfectus...