ronzio
ronżìo s. m. [der. di ronzare]. – Il rumore sordo, continuo e vibrante, che si produce ronzando: il r. delle vespe, dei calabroni, ecc.; il fastidioso r. delle zanzare gli impediva di dormire; [...] movimento, gli sarebbe parso d’entrare in una città disabitata (Manzoni); ho, sento un fastidioso r. negli orecchi (percezione soggettiva che, in otoiatria, può avere importanza diagnostica, in quanto sintomo di alcune malattie, come l’otosclerosi). ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] v.; non è cieco nato, ha perduto la v. in guerra; riacquistare la v.; che Dio gli conservi la v.!; essere di v. corta, acuta, acutissima; Chiara alma, pronta v., occhio cerviero (Petrarca); avere la v. ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili [...] nervosa, da comportamenti inconsueti riconducibili a sofferenza psicofisica (nel caso specifico dell’uomo si considera la mutata percezione dello stato del proprio corpo, o cenestesi, che può assumere l’intensità dell’allarme da pericolo per ...
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spia
s. f. [dal got. *spaíha; v. spiare]. – 1. a. Chi con l’inganno o la dissimulazione cerca di venire in possesso di notizie riguardanti altre persone allo scopo di riferirle, per malevolenza o per [...] 3. fig. Apparato, dispositivo o altro mezzo che rivela e segnala fatti, situazioni e condizioni che altrimenti sfuggirebbero alla normale percezione e osservazione. In partic.: a. Apertura praticata in una porta o in una parete, detta anche spioncino ...
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cardiopalmo
(o cardiopalma) s. m. [comp. di cardio- e del gr. παλμός «palpitazione»]. – Nel linguaggio medico, lo stesso che palpitazione (di cuore), ossia percezione soggettiva del battito cardiaco, [...] di solito accelerato: fenomeno che occorre nelle più varie condizioni fisiologiche (emozioni) e patologiche (nevrosi, intossicazioni, cardiopatie vere e proprie), e in genere quando vi è tachicardia. Di ...
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tensore1
tensóre1 agg. e s. m. [der. del lat. tensus, part. pass. di tendĕre «tendere»]. – In anatomia, di muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica [...] palato, che contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, che comprime i punti lacrimali delle palpebre e la ghiandola lacrimale; t. del timpano, nell’orecchio, che distende la membrana del timpano, migliorando la percezione dei suoni acuti. ...
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anticipazione
anticipazióne s. f. [dal lat. anticipatio -onis]. – 1. a. L’anticipare, l’essere anticipato, come spostamento a un tempo anteriore a quello normale o precedentemente fissato: decidere l’a. [...] soggettiva, un’ipotesi gratuita nell’interpretazione della natura, non confermata dall’esperienza. b. In Kant, anticipazioni della percezione, gruppo di principî dell’intelletto puro mediante i quali è possibile conoscere e stabilire «a priori» ciò ...
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insight
〈ìnsait〉 s. ingl. [comp. della prep. in «in» e sight «vista, visione»], usato in ital. al masch. – In psicologia, la capacità di vedere dentro una situazione, o dentro sé stessi, quindi, in genere, [...] percezione chiara, intuizione netta e immediata di fatti esterni o interni; questo sign. generico (espresso anche con la corrispondente forma ted. Einsicht) ha acquistato accezioni specifiche in psichiatria e in psicanalisi, per indicare l’intuizione ...
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ESP
〈e-esseppì〉 s. f. – Sigla dell’ingl. Extra-Sensory Perception con cui viene spesso indicata dai cultori di parapsicologia la percezione extrasensoriale (v. extrasensoriale). ...
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male1
male1 avv. [lat. male, avv., der. di malus «cattivo»] (in posizione proclitica si tronca comunem. in mal). – 1. a. In modo non buono, non retto, non giusto; in modo non conveniente, non opportuno, [...] per litote, non esser m., in funzione predicativa: quella ragazza non è m., è abbastanza carina. Con verbi di percezione (sentire, capire, intendere, ecc.) significa ora imperfettamente, non pienamente (ho inteso m. perché ero distante), ora in modo ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva....
percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale...