giusto¹ [lat. iūstus, der. di ius iuris "diritto"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che osserva i principi della giustizia e della moralità: uomo g.] ≈ buono, corretto, equilibrato, morale, onesto, (lett.) [...] all’arte però non era partigiano, e ammirava ugualmente tutti i generi (G. Verga). Tendenzioso è colui che (o un pensiero, un discorso, e sim., il quale), talora anche subdolamente, mira a sbilanciare l’equità del giudizio altrui: le tue allusioni ...
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modo /'mɔdo/ [lat. mŏdus "misura", e quindi anche "norma, regola"]. - ■ s. m. 1. [forma particolare di essere, di presentarsi, di operare e sim.: m. di camminare] ≈ maniera, modalità. ● Espressioni: modo [...] di fare ≈ atteggiamento, comportamento, condotta, contegno, modus operandi; modo di vedere ≈ avviso, concezione, opinione, parere, pensiero, punto di vista, Ⓣ (filos.) Weltanschauung. 2. [maniera personale di comportarsi, di vedere le cose, ecc.: ...
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anticamera /anti'kamera/ s. f. [comp. di anti-¹ e camera]. - 1. (archit.) [ambiente di attesa che precede le stanze destinate all'abitazione o al lavoro] ≈ antisala, atrio, ingresso, sala d'aspetto (o [...] : fig., fare anticamera [aspettare di essere ricevuti] ≈ ↓ aspettare, attendere; fam., passare per l'anticamera del cervello [di pensiero e sim., affacciarsi alla mente, solo in espressioni negative] ≈ passare per la mente. 2. (fig.) [elemento che ...
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antidogmatico /antidog'matiko/ agg. [comp. di anti-¹ e dogma, secondo l'agg. dogmatico] (pl. m. -ci). - (filos.) [che si oppone al dogmatismo o in genere all'accettazione acritica di verità indimostrabili: [...] pensiero a.] ≈ aperto, critico. ↔ angusto, chiuso, dogmatico, dottrinario, ristretto, settario. ...
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convinzione /konvin'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo convictio -onis, rifatto sul part. pass. convinto]. - 1. [il convincere: fare opera di c.] ≈ convincimento, persuasione. ↔ dissuasione. 2. [fermo atteggiamento [...] , indecisione, titubanza. 3. a. [concetto che si ritiene giusto] ≈ convincimento, idea, opinione. b. [spec. al plur., insieme di idee e di valori in cui si crede: c. morali, politiche, religiose] ≈ credo, dottrina, fede, ideologia, pensiero. ...
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molto /'molto/ [lat. multus agg., multum avv.]. - ■ agg. 1. [con sost. sing., riferito a cose non numerabili, in quantità o in numero notevole: c'è m. pane; è caduta m. neve] ≈ parecchio, (fam.) tanto. [...] il significato di un verbo, in grande misura: mi piace m.; sono stato m. in pensiero] ≈ abbondantemente, ampiamente, assai, considerevolmente, fortemente, grandemente, notevolmente, oltremodo, parecchio, tanto, (gerg.) una cifra, (pop.) un ...
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Fabio Rossi
Fiutare. Finestra di approfondimento
Avvertire un odore - Il concetto di «aspirare per sentire gli odori» è espresso principalmente dai verbi annusare e odorare, il primo leggermente più fam. [...] dall’apparente aggressività; percepisco la tua insicurezza; intuiva, sentiva che in quel momento egli risaliva angosciosamente col pensiero agli anni passati (L. Pirandello). Decisamente più raro e lett., in quest’accezione, è odorare: ma il ...
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mondo² s. m. [lat. mundus (voce d'incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti]. - 1. [la totalità di tutte le cose create [...] a. (filos.) [ambito ideale nel quale sono comprese entità omogenee: il m. fisico, metafisico, fenomenico] ≈ essere, realtà. b. [il pensiero e la fantasia di un individuo (spec. di un artista): il m. poetico dell'Ariosto] ≈ realtà, universo. 7. (gio ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...