spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] il perché di tanta fretta. 3. Nella forma rifl., spiegarsi (cioè «spiegare sé stesso»), farsi capire, esprimere il proprio pensiero: non ti sei spiegato bene; spiègati meglio!; in inglese mi spiego con qualche difficoltà; benché sia muto, riesce a ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] vuole: e. di un sentimento; l’e. della volontà; l’e. delle proprie idee; sei stato poco felice nell’e. del tuo pensiero. Per estens., manifestazione, estrinsecazione: le leggi sono e. de’ costumi d’un popolo (Tommaseo). 2. a. La parola, la frase, con ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] allo stato l., brado. Di cosa, lasciar l., non frenare, sprigionare: lasciare l. un gas; fig., lasciare l. corso ai proprî pensieri, alla fantasia, alla parola, alle passioni. 2. a. Che è padrone dei proprî atti e sentimenti, che ha piena facoltà di ...
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vichiano
agg. – 1. Relativo allo storico e filosofo napoletano G. B. Vico (1668-1744), alle sue dottrine e ai suoi principî: la storiografia v.; la teoria v. dei corsi e ricorsi storici. 2. Che è fautore, [...] o seguace e continuatore del pensiero di Vico: un filosofo v., e, sostantivato, un vichiano. ◆ Avv. vichianaménte, secondo il pensiero vichiano. ...
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continuita
continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. – 1. Qualità d’esser continuo, estensione non interrotta nel tempo, o anche nello spazio: c. d’un moto; impiego che ha carattere di c.; c. di [...] , successione ininterrotta di una tradizione di pensiero da un periodo storico all’altro; discorso, scritto che manca di c., di connessione logica fra le varie parti. Soluzione di c., nel linguaggio medico, discontinuità in un tessuto organico ...
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volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] , come notizie, opinioni, ecc., dirigersi e arrivare, o diffondersi, con grande celerità: il suo pensiero volava spesso alla patria lontana, egli riandava col pensiero ...; in un baleno la notizia volò per il paese; la fama vola (talora con iniziale ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] con soggetto di prima persona; quando il soggetto è di terza persona, ci si riferisce a quello che è il pensiero, la volontà della persona stessa (si riportano cioè indirettamente le sue stesse parole): il direttore non intende essere disturbato per ...
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estrinsecare
v. tr. [der. di estrinseco] (io estrìnseco, tu estrìnsechi, ecc.). – 1. Manifestare con segni esteriori, significare, esprimere: e. il proprio pensiero; e. la volontà; anche intr. pron.: [...] il pensiero si estrinseca con la parola. 2. In chirurgia, liberare un organo dalle naturali connessioni con i tessuti circostanti (capsule fibrose, involucri, ecc.) allo scopo di procedere all’asportazione o alle altre eventuali manovre richieste ...
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fideismo
s. m. [dal fr. fidéisme, der. del lat. fides «fede»]. – 1. Sistema o orientamento filosofico o teologico, che considera la fede come forma di conoscenza anteriore e superiore alla ragione, ritenuta [...] incapace di attingere le più alte verità; un’inclinazione al fideismo si riscontra già in alcune correnti del pensiero patristico e medievale, spec. in quelle influenzate dal platonismo, o dal neoplatonismo, e generalmente nei mistici; ma esso è più ...
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monarchianismo
s. m. [der. di monarchiano]. – Denominazione un tempo usata per indicare correnti del pensiero cristiano antico assai diverse tra loro, aventi come elemento comune l’intento di salvaguardare [...] l’unità di Dio, a scapito della distinzione reale delle persone. In senso più stretto, corrente di pensiero teologico che accentuava l’unità di Dio e del suo governo sul mondo, fino a sostenere con il suo primo rappresentante, Noeto (2° sec. d. C.) ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...