soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] scolastica fino a Cartesio, è la realtà sostanziale, l’esistenza reale delle cose (in contrapp. alla loro sussistenza nel pensiero, designata dal termine oggetto). Nella filosofia kantiana si afferma il sign. opposto del termine, per cui indica, in ...
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controberlusconizzare
v. tr. Contrastare l’influenza esercitata da Silvio Berlusconi. ◆ Non è vero che sia un’esclusiva italiana l’ossessione maniacale di parlare sempre e comunque di [Silvio] Berlusconi [...] […] fino a essere dominati da una unica e divorante fissazione, un crampo del pensiero che berlusconizza e controberlusconizza ogni atomo del pensiero e della materia, colonizzando ogni frammento della discussione pubblica e talvolta, all’acme della ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] però un peso maggiore alla zona centrale). c. L. del pensiero, forma di cognizione extrasensoriale, ammessa dalla metapsichica, che permetterebbe di leggere il pensiero altrui (per telepatia, mediante il contatto della mano, attraverso un medium ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] ’azione, un’attività, un comportamento, o alla quale è rivolto un sentimento: quell’opera fu per molto tempo l’o. dei suoi pensieri; il lavoro è l’o. delle mie preoccupazioni; qual è l’o. dei tuoi studî, delle tue ricerche?; essere o. di venerazione ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] fondamentale di aspetto formale e concretamente determinato di una data realtà, assume valori diversi nelle varie correnti di pensiero e nei varî pensatori, fino a perdere rilievo nelle correnti contemporanee. Così nella filosofia aristotelica e poi ...
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memore
mèmore agg. [dal lat. memor -ŏris, affine al gr. μέρμηρα «sollecitudine», μέριμνα «pensiero», e al sanscr. smàrati «egli si ricorda»]. – Che conserva il ricordo di un fatto non solo nella mente [...] della gratitudine: essere m. dei benefìci ricevuti. Estens.: con m. affetto, con m. pensiero, e sim.; Dona i pensier che il memore Ultimo dì non muta (Manzoni), cioè pensieri santi, di cui non ci si deve pentire nel giorno estremo della vita, quando ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] il perché di tanta fretta. 3. Nella forma rifl., spiegarsi (cioè «spiegare sé stesso»), farsi capire, esprimere il proprio pensiero: non ti sei spiegato bene; spiègati meglio!; in inglese mi spiego con qualche difficoltà; benché sia muto, riesce a ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] vuole: e. di un sentimento; l’e. della volontà; l’e. delle proprie idee; sei stato poco felice nell’e. del tuo pensiero. Per estens., manifestazione, estrinsecazione: le leggi sono e. de’ costumi d’un popolo (Tommaseo). 2. a. La parola, la frase, con ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] allo stato l., brado. Di cosa, lasciar l., non frenare, sprigionare: lasciare l. un gas; fig., lasciare l. corso ai proprî pensieri, alla fantasia, alla parola, alle passioni. 2. a. Che è padrone dei proprî atti e sentimenti, che ha piena facoltà di ...
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vichiano
agg. – 1. Relativo allo storico e filosofo napoletano G. B. Vico (1668-1744), alle sue dottrine e ai suoi principî: la storiografia v.; la teoria v. dei corsi e ricorsi storici. 2. Che è fautore, [...] o seguace e continuatore del pensiero di Vico: un filosofo v., e, sostantivato, un vichiano. ◆ Avv. vichianaménte, secondo il pensiero vichiano. ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi cognitivi e di attività psichiche superiori:...
Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione...